“Dobbiamo cambiare la narrativa dell’Africa vista sempre in termini negativi. L’Africa non è immigrazione. L’Africa è una grande risorsa strategica che l’Italia ha ben visto, tanto da voler lanciare prima il cosiddetto piano Marshall, poi il piano Mattei. L’obiettivo è creare le condizioni per far sì che l’Africa diventi una grande potenza, così da garantire un equilibrio globale, nonché un soggetto strategico dal punto di vista energetico, demografico e produttivo. L’Europa oggi è pachidermica rispetto ad altri player mondiali molto più resilienti e reattivi. Abbiamo una capacità decisionale troppo lenta, anche a causa di quel principio dell’unanimità su cui Forza Italia si è espressa all’interno di una proposta di riforma dei trattati, chiedendo che tutto possa passare con la maggioranza qualificata. Ma abbiamo anche il tema delle risorse, perché la nostra capacità finanziaria è molto limitata rispetto all’ambiziosità delle sfide che dobbiamo affrontare, a cominciare dalla transizione verde e digitale. Sfide di cui il continente africano deve essere uno dei protagonisti perché si possa raggiungere un risultato globale. In tutto questo, grazie al nostro governo l’Italia può essere non solo un hub energetico, ma anche un ponte con l’Africa a livello globale. In questo senso, Forza Italia ha un’idea ben chiara che il nostro segretario Tajani sta portando avanti nelle sue attività diplomatiche”. Così Salvatore De Meo, presidente della delegazione Ue-Nato al Parlamento europeo e responsabile del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia, intervenendo al convegno “L’Africa grembo del mondo: l’Italia alla guida dei rapporti con l’UE” organizzato dai dipartimenti Esteri e Cooperazione Internazionale di Forza Italia e dalla delegazione italiana del PPE al Parlamento Europeo, che si sta svolgendo alla Sala delle Bandiere del Parlamento europeo in Italia.