Bruxelles, 15 giugno 2022. Sono intervenuto in Commissione IMCO per sottolineare come, il centro AccessibleEU, rappresenti un passo importante verso la realizzazione di un miglior coordinamento delle politiche di accessibilità e disabilità a livello europeo. Ho ribadito quindi il mio pieno appoggio al lavoro della relatrice e di tutta la Commissione. Ho inoltre evidenziato come gli emendamenti di compromesso raggiunti vanno nella giusta direzione che è quella poi di un vasto sostegno. In particolare ci sono due punti su cui mi sono soffermato: la menzione alle autorità locali, molto importante se consideriamo che per l’implementazione delle politiche di accessibilità a livello nazionale sono proprio le autorità locali a svolgere un ruolo essenziale sia nell’analisi del fabbisogno sia nell’attuazione delle stesse e, in secondo luogo, ho posto l’attenzione su un punto essenziale per l’intero Gruppo del PPE, cioè quello relativo ai possibili scenari di sviluppo del Centro AccessibleEU. Seppur sia fondamentale che il Centro venga monitorato e raggiunga gli obiettivi per cui verrà creato, ritengo prematuro nonché inappropriato decidere in questo contesto che tipo di configurazione o evoluzione dovrà avere in futuro. Non possiamo infatti oggi, prima ancora della sua creazione e prima ancora di aver visto i frutti del suo lavoro, decidere che questo dovrà trasformarsi automaticamente in un’agenzia europea. La Commissione europea stessa ha immaginato questo Centro all’interno della sua struttura, senza alcun riferimento alla possibilità di trasformarla in un’ulteriore agenzia. Ho invitato quindi tutti i colleghi al buon senso e all’applicazione del principio del sound financial management, ossia della buona gestione finanziaria e non affrettare la creazione di un’ulteriore agenzia europea, il cui costo ricadrebbe sulle spalle dei cittadini.