QATARGATE, I PRINCIPI E I VALORI DEL PARLAMENTO EUROPEO NON SIANO MESSI IN DISCUSSIONE
Inutile negare che il Qatargate sia il più grave scandalo nella storia dell’Unione europea proprio perché ha colpito al cuore l’integrità di una delle sue massime istituzioni.
Se non si trattasse di una vergognosa realtà, ci sarebbero tutti gli ingredienti per la trama di un film giallo: corruzione, interessi privati, accordi economici e potere. Tutte cose che vanno nella direzione opposta rispetto agli ideali e ai principi dell’Unione europea e del suo Parlamento.
In questi giorni si è aperta una ferita troppo grande e profonda che rischia non solo di macchiare in maniera indelebile la reputazione di una istituzione, ma anche di comprometterne in futuro l’immagine e l’operato. La faccenda non ha bisogno di ulteriori commenti rispetto a quelli già fatti dalla presidente Metsola, ma ciò che ho trovato ancora più discutibile è stato l’atteggiamento di tanti nel voler fare di tutta l’erba un fascio.
Alcune delle persone indagate sono italiane, ma ciò non vuol dire che rappresentino l’Italia. Condannare un partito o, peggio, una nazione per le colpe dei singoli è ingiusto e irrispettoso dell’integrità di chi, invece, pur con ideali e valori diversi, svolge il suo lavoro con professionalità e rettitudine.
Durante il proprio discorso all’emiciclo del Parlamento, la Presidente Metsola ha spiegato che tutte le istituzioni di Bruxelles collaboreranno con la magistratura e la polizia del Belgio per fare chiarezza, ma è necessario e fondamentale rendere maggiormente sicuro il sistema di controllo parlamentare.
Come Presidente della Commissione Affari Costituzionali, infatti, e su invito proprio della Presidente Metsola, lavoreremo per implementare nuove regole di trasparenza e controllo apportando le dovute modifiche al Regolamento del Parlamento europeo. Abbiamo già avviato un lavoro di revisione che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi affinché Paesi o soggetti malintenzionati non abbiano più lo spazio per agire, rafforzando le norme interne sulla trasparenza delle lobby e delle situazioni patrimoniali dei parlamentari o di chiunque operi nelle Istituzioni europee.
Nel frattempo, ci auguriamo che la magistratura faccia subito chiarezza per evitare facili strumentalizzazioni e generalizzazioni, ma, soprattutto, per scongiurare una pericolosa azione di delegittimazione dell’UE la cui credibilità è frutto di anni di impegno, sacrificio e non può essere compromessa da fatti gravi, ma circoscritti e circostanziati.
La battuta d’arresto che, inevitabilmente, ha subito il Parlamento europeo non deve fermare quelli che sono stati da sempre i suoi principi, la sua etica, la sua morale, ma, anzi, deve essere uno stimolo a reagire.
In un periodo storico in cui la pandemia e i conflitti bellici stanno mettendo a dura prova tutte le economie, in un contesto globale in cui la crisi climatica rischia di compromettere il nostro futuro, il Parlamento europeo ha saputo stimolare l’Europa in modo costruttivo e risolutivo dando grande prova di competenza e di affidabilità ai cittadini.
Le sfide che stiamo affrontando e che affronteremo sono troppo grandi per permetterci di non rinnovare la fiducia e la stima a tutte le istituzioni europee, soprattutto all’unica che concretamente rappresenta in maniera democratica la vera voce di ogni cittadino.
ELEZIONI REGIONALI, FORZA ITALIA E IL CENTRODESTRA: DOPO DIECI ANNI DI IMMOBILISMO NEL LAZIO, INVERTIAMO LA ROTTA
In una sala gremita e con moltissime bandiere a sventolare, Forza Italia ha aperto, il 16 dicembre a Roma, la sua campagna elettorale per il Lazio. La manifestazione ha visto anche l’intervento telefonico del presidente Berlusconi e la presenza del vice presidente del Consiglio Antonio Tajani insieme a Claudio Fazzone, Alessandro Battilocchio, Maurizio Gasparri e altri esponenti del partito.
Chiara e diretta la linea tracciata da Forza Italia: "Il Lazio ha bisogno di una svolta, merita un governo all'altezza di una regione che ospita la Capitale e tante bellezze naturali e artistiche, tante realtà di ricerca tecnologica e produttiva, agricoltura di qualità. Noi daremo il nostro contributo con un programma concreto e incisivo: la politica del fare che ci ha sempre caratterizzato" – questo l’intervento del presidente Berlusconi che ha aggiunto: "I nostri militanti, i nostri giovani, le nostre azzurre, i nostri seniores saranno fortemente impegnati in questa prova elettorale. La classe dirigente di Forza Italia potrà dare un contributo fondamentale per il buon governo della Regione Lazio perché abbiamo all'interno del nostro movimento individualità di assoluto valore".
Ho particolarmente apprezzato l’intervento del senatore Fazzone che ha sottolineato come, in questi ultimi anni, la sanità nel Lazio sia stata fortemente distrutta e mal gestita così come non è stata affrontata l’emergenza rifiuti né la carenza di infrastrutture che sta compromettendo soprattutto le potenzialità dei territori delle province che, invece, vanno messi in grado di essere perfettamente integrati con la capitale.
Veniamo da dieci anni di assoluto immobilismo, ora è necessario invertire la rotta, agire e riportare la nostra Regione dove merita. Certamente governare il Lazio rappresenta una sfida di complessità enorme, ma è anche una sfida che dobbiamo vincere per i nostri cittadini e per i nostri territori da troppi anni privi di risposte concrete e di soluzioni adeguate.
Il centrodestra è una alleanza plurale, ma unita, nella quale Forza Italia continua a rappresentare il centro liberale e cristiano, garantista, europeista e occidentale. Nel Lazio, come a livello nazionale, infatti, FI costituisce una parte essenziale dell'alleanza di centrodestra, un'alleanza alla quale gli elettori hanno affidato il compito di guidare il Paese e molte delle più importanti regioni italiane, tra le quali confido si aggiungerà presto anche la mia regione.
Il Lazio ha davvero bisogno di una svolta e Forza Italia, con la sua classe dirigente capace e motivata, saprà dare il suo contributo prezioso per la vittoria del centro destra e per la crescita della Regione dopo anni di approssimazione.
INTERVISTE E RASSEGNA STAMPA
Qui potrai guardare tutte le mie interviste, i miei interventi al Parlamento europeo a Bruxelles, in plenaria a Strasburgo e nelle varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Potrai, inoltre, ascoltare i miei podcast e leggere la rassegna stampa con gli articoli di giornale che mi riguardano.
INTERVISTE
WEB
GIORNALI
L’IMPORTANZA DEL VOTO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO, RAPPRESENTANTI DEL NOSTRO PAESE NEL MONDO
Ciò che è successo nelle scorse elezioni di settembre ha davvero del vergognoso: tanti nostri connazionali residenti all’estero e iscritti all’AIRE sono stati privati del loro diritto al voto a causa di problematiche ancora da chiarire. Avendo seguito con grande attenzione le dinamiche elettorali in qualità di responsabile del Dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia, ho avuto modo di riscontrare, tramite le mie interlocuzioni con candidati e cittadini italiani iscritti all’AIRE, che, purtroppo, a ridosso della scadenza per il voto all’estero, molti di questi hanno lamentato la mancata ricezione a domicilio del plico elettorale, necessario alla votazione per corrispondenza, e difficoltà ad avere un tempestivo riscontro dalle competenti sedi consolari che, verosimilmente, hanno registrato oggettive difficoltà nell’espletamento dei tanti adempimenti propedeutici al voto in ragione sia dell’anticipazione della data delle elezioni, ma anche per un loro depotenziamento avuto negli anni. La consegna tardiva o addirittura mancata del plico elettorale ha ovviamente e comprensibilmente generato un sentimento di sfiducia dei nostri connazionali e, soprattutto, alimentato il dubbio sul possibile rischio dei brogli elettorali da più parti denunciato. A tal proposito, prima della data delle elezioni, svoltesi il 25 settembre, ho scritto all’allora ministro degli Esteri Di Maio affinché si adoperasse per garantire il tempestivo invio del plico e permettesse così ai nostri connazionali di poter esercitare, in tempo utile, il loro diritto al voto. A quella lettera non ho mai avuto risposta mentre è stato tempestivo il neo Ministro degli Esteri e Vice Premier, on. Antonio Tajani, che, a poche ore dalla sua nomina, ha accolto il mio invito ad un confronto con i responsabili di Forza Italia nel mondo per raccogliere le loro testimonianze sulle suddette difficoltà ed iniziare da subito a valutare quali possibili cambiamenti adottare per migliorare l’esercizio del diritto al voto all’estero ed evitare ogni possibile forma di broglio. Nella riunione, a cui hanno partecipato Fucsia Nissoli Fitzgerald (Nord e Centro America), Antonio Cenini (Europa), Andrea Dorini (America Sud), Rocco Papapietro -Verdevita (Asia, Africa, Oceania, Antartide) e Luigi Billé (membro del CGIE), sono state presentate al ministro Tajani alcune proposte programmatiche, elaborate dal Dipartimento di Forza Italia, tra cui la riforma del sistema di rappresentanza degli italiani all’estero, il rafforzamento della rete consolare, la valorizzazione del turismo delle radici, la promozione del Made in Italy, la diffusione della lingua e della cultura italiane ed il potenziamento degli strumenti di assistenza e sostegno alle fasce più deboli dei nostri connazionali residenti all’estero.
L’IMPEGNO DI FORZA ITALIA AL GOVERNO E PER I TERRITORI
L’emergenza per il nostro Paese è sicuramente quella relativa alle questioni economiche. Le famiglie e le imprese non possono essere lasciate da sole e devono essere aiutate in maniera concreta. Forza Italia sta lavorando in concerto con l’esecutivo del Governo per dare agli italiani risposte vere su bollette, lavoro, pensioni e fisco. La Legge di bilancio punta proprio a rafforzare la crescita economica, a supportare famiglie e imprese, a stimolare il mercato del lavoro, ad aiutare quindi concretamente tutti gli italiani. Forza Italia ha contribuito in maniera determinante a costruire questa Legge di bilancio che prevede 35 miliardi per le misure volte a sostenere cittadini e imprese in difficoltà per il caro energia, ma anche nell’incentivo per l'assunzione di donne, di under 36 e nell'applicazione della flat tax o la “tregua fiscale”. Una manovra obbligata e adatta con misure specifiche e concrete per tutti, ma anche l’inizio di un percorso che, per i prossimi 5 anni, porterà Forza Italia a rispondere, insieme al nuovo Governo, a tutte le criticità che stanno penalizzando e rallentando la crescita economica e sociale del nostro Paese. Sono soddisfatto per l'introduzione nella Legge di Bilancio dell'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro, una misura fortemente voluta da Forza Italia per dare un reale sostegno a tutti quegli anziani che purtroppo si trovano in grave difficoltà. Allo stesso modo, sono contento per quanto previsto in merito al reddito di cittadinanza: un taglio graduale per consentire un inserimento progressivo nel mondo del lavoro con l'introduzione di sgravi per chi assume i percettori di reddito. Sono misure che Forza Italia ha sempre sostenuto e su cui si è sempre espressa in maniera chiara andando a tutelare la necessità ed il diritto di tutti di lavorare ed essere utili per la società. Il nuovo Governo, con la spinta di Forza Italia, unico partito di centro destra che fa perno sui valori cristiani, liberali, europeisti ed atlantisti, può e sta dando la giusta spinta al nostro Paese. Tra queste, è stata per me ulteriore soddisfazione personale la nomina del senatore Claudio Fazzone alla presidenza della Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni e innovazione tecnologica. Sono certo che saprà dimostrare le capacità che in questi anni, anche grazie ad una fervida abnegazione, lo hanno sempre contraddistinto presso le Istituzioni politiche del nostro Paese. La sua determinazione, concretezza e il riconosciuto pragmatismo saranno senza ombra di dubbio un valore aggiunto nella guida di una Commissione strategica per il futuro dell’Italia, ma, soprattutto, per quello dei nostri territori a cui ha sempre dato autorevole voce ed a cui non ha mai mancato di fornire il suo sostegno mettendosi sempre in prima linea. Questa nomina, inoltre, è un segno di come il territorio del sud pontino continui a rappresentare un punto fermo per Forza Italia nello scenario politico nazionale e la dimostrazione ulteriore di come sia costante la vicinanza ed il lavoro degli esponenti di Forza Italia con le amministrazioni e, soprattutto, con i cittadini. Sono certo che tutte le figure del nostro partito, soprattutto quelle che occupano incarichi di vertice, siano valide ed autorevoli e sicuro che, da ora ai prossimi 5 anni, sapranno dare quel giusto supporto al Governo per andare tutti verso l’unica strada percorribile: quella della ripresa e del rilancio del nostro Paese non solo a livello europeo, ma anche nello scenario internazionale.
I MERCATI ALL’INGROSSO, SOGGETTI STRATEGICI FONDAMENTALI DA TUTELARE
Il Parlamento ed il Consiglio europeo, nello scorso giugno, hanno raggiunto l’accordo per l’approvazione di nuove norme che hanno lo scopo di rafforzare il livello di preparazione delle infrastrutture critiche e strategiche di fronte a una serie di minacce, tra cui i rischi naturali, gli attacchi terroristici, il sabotaggio o le emergenze sanitarie come la recente pandemia di Covid-19. In Europa, le infrastrutture critiche sono ormai oggetto di una serie di sollecitazioni che rendono necessario un continuo rafforzamento delle stesse oltre a una serie di innovazioni proiettate ad una migliore prevenzione e mitigazione dei possibili rischi. Era necessario quindi porre un nuovo approccio nei confronti delle infrastrutture critiche, più ampio ed inclusivo, che potesse consentire agli Stati membri di affrontare abilmente le interdipendenze transfrontaliere e i potenziali effetti di una qualsiasi minaccia. Il 22 novembre scorso, il Parlamento europeo ha approvato l’intesa con il co-legislatore del Consiglio dell’Ue sulla direttiva sulla resilienza delle infrastrutture critiche (direttiva Cer), salvaguardando l’esposizione di tutti gli Stati membri alle minacce e agli attacchi ibridi e informatici. Viviamo in un contesto storico molto delicato, con una situazione geopolitica in Europa decisamente critica e, di conseguenza, rafforzare la nostra resilienza è di fondamentale importanza. Dopo un intenso lavoro di confronto con i colleghi, è con grande soddisfazione che ho preso atto che anche il settore agroalimentare è stato inserito nell’ambito di applicazione della direttiva, ma, soprattutto, che la mia proposta di emendamento è stata accolta riconoscendo i mercati all’ingrosso tra le infrastrutture strategiche da rafforzare e tutelare per garantire la continuità e la sicurezza alimentare. L’estensione di questa direttiva al settore agroalimentare è fondamentale poiché il funzionamento della catena alimentare rappresenta un servizio essenziale per il benessere della nostra società ed i mercati all’ingrosso, in quanto strutture di pubblico interesse, sono indispensabili. Basti pensare che durante la pandemia, proprio grazie ad essi si è evitato in molti Paesi un blocco del sistema e si è garantito l’approvvigionamento e la fornitura dei prodotti alimentari.
I MIGRANTI NON SONO UNA QUESTIONE SOLO DELL’ITALIA, SONO UNA QUESTIONE DELL’EUROPA
Come Forza Italia, e come più volte sottolineato dal presidente Berlusconi, abbiamo costantemente evidenziato quanto il problema dell’immigrazione debba essere gestito puntando anche ad un piano straordinario di investimenti europei per una stabilizzazione economica, ma anche politica, dei Paesi dell'Africa e del Vicino Oriente. Il presidente Berlusconi ha spesso e giustamente sottolineato come sia fondamentale superare il trattato di Dublino, nato in un'epoca completamente diversa e con situazioni diverse: tutta l'Europa, infatti, deve farsi carico dell'accoglienza ed anche della gestione delle domande di protezione. Per ottenere ciò è necessaria la massima collaborazione da parte di tutti. L'Europa non può dividersi ed è per questo che l'atteggiamento della Francia nelle scorse settimane è stato davvero incomprensibile. Durante i lavori della plenaria a Strasburgo sono intervenuto nel dibattito inerente la necessità e l’urgenza di una soluzione europea in materia di asilo e migrazione. Ciò che ho fortemente sottolineato davanti all’emiciclo è stato l’importanza della difesa dei confini dell’Ue, ma, soprattutto, la necessità di presentare e condividere una proposta che impedisca l’immigrazione illegale ed il traffico di essere umani attivando i corridoi umanitari e intervenendo nei Paesi di origine dei migranti affinché diventino un posto in cui vivere e non da cui scappare. Ciò che ho voluto evidenziare maggiormente è che si può essere fraintesi quando si parla di migrazione poiché si è ormai diffusa una percezione distorta che vede da una parte i buoni, quelli che accolgono e salvano vite, e dall’altra i cattivi quelli che chiedono di governare i processi migratori. Ritengo che non può esserci una visione così semplicistica e categorica, ma deve esserci un approccio e una risposta comune dell’Ue. Tutti rivendichiamo e siamo fieri dei valori europei, prima tra tutti la solidarietà, ma, a quanto pare, la interpretiamo solo verso l’esterno e non tra di noi. Il problema immigrazione, sul versante mediterraneo, tocca principalmente l’Italia che vi sta facendo fronte con un rilevante impegno e tante difficoltà. Proprio per questo, deve essere chiaro a tutti che non esiste una questione migranti solo per l’Italia, ma esiste una questione migranti per l’intera Europa: le coste italiane sono una parte dei confini dell’Unione europea. L’Italia non può farcela da sola, serve una strategia europea che coinvolga tutti e in cui ognuno faccia la sua parte. E’ importante ricordare che le migliaia di morti nel Mediterraneo sono una sconfitta e un fardello di tutti noi, nessuno escluso. Non possiamo tornare indietro, ma possiamo andare avanti facendo di tutto per non appesantirlo ulteriormente.
L’IMPORTANZA DEL PROGETTO DI INTEGRAZIONE EUROPEA: IL MIO INTERVENTO DURANTE LA CONFERENZA A PRAGA
Come presidente della Commissione per gli affari costituzionali (AFCO) ho partecipato alla 38^ Conferenza degli organi specializzati in affari comunitari (COSAC), tenutasi a Praga dal 13 al 15 novembre, che ha visto intervenire tutti i rappresentati dei parlamenti nazionali competenti per gli affari costituzionali. Molte sono state le tematiche rilevanti su cui si è dibattuto, in particolare le conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa e l’impatto dell’aggressione russa sul processo di integrazione europea dell’Ucraina e di altri Paesi Balcani. A riguardo, nel mio intervento, ho voluto sottolineare come la guerra in Ucraina abbia rafforzato il progetto europeo. Quando la Russia ha dichiarato guerra e invaso il suo territorio, infatti, l’Ucraina ha presentato ufficialmente la domanda di adesione all’Unione europea. Siamo tutti consapevoli delle ragioni geopolitiche di questa decisione. Si tratta, infatti, del più grosso messaggio di speranza che il Governo ucraino abbia deciso di dare al suo popolo. Questo ci deve far riflettere rendendoci, orgogliosamente, consapevoli che l’UE rappresenti la speranza, la pace, il futuro. Il progetto di integrazione europea continua a essere la migliore garanzia per la pace, la democrazia e la prosperità nel nostro continente, ma dobbiamo prendere atto che questo progetto deve essere rilanciato e rafforzato, poiché rischia di perdere la sua credibilità. La guerra della Russia in Ucraina rappresenta un campanello d'allarme per l'UE, una necessità geopolitica ancora più strategica e urgente, vista la minaccia di insicurezza che grava sull'intera regione balcanica e sull’Europa orientale. In questo contesto di insicurezza, ora più che mai, l’UE deve accelerare il processo di integrazione nei Paesi dei Balcani occidentali e mantenere vivo lo spirito pro-Europa, sostenendo le loro aspirazioni ad aderire. È chiaro che la credibilità della politica di allargamento si basa fermamente sia sull'impegno dei Paesi candidati a rispettare i valori europei sia sull’impegno dell’UE a recepire i passi avanti di questi Paesi in maniera positiva, dando concretezza alla prospettiva di adesione e mantenendo le promesse date. La fase di stallo in cui ci troviamo oggi, infatti, è dovuta alla mancanza di una reale volontà politica da parte di alcuni leader dei Paesi candidati di portare avanti le riforme fondamentali, ma anche da una carenza dell’UE di dare maggiore concretezza alle prospettive di adesione. È evidente che c’è uno scetticismo ed una certa resistenza all’idea di allargare la nostra famiglia ulteriormente, principalmente a cause delle criticità interne e delle divisioni che si sono generate dopo gli ultimi allargamenti e che hanno aumentato il divario economico e sociale tra i Paesi UE. In questo processo, ognuno di noi può e deve fare di più perché il ruolo dei parlamenti nazionali e del Parlamento europeo è quello di vigilare su questo processo e di dare un nuovo impeto ai nostri governi affinché si sviluppi una vera volontà di allargare l’Unione e, di conseguenza, di renderla più forte e credibile nello scenario mondiale. Ho concluso il mio intervento evidenziando che, se non saremo in grado di agire, lasceremo aperto un pericoloso vuoto geopolitico che aprirebbe la strada ad altri Paesi interessati ad aumentare la loro influenza in questa area del nostro continente e che ciò potrebbe seriamente danneggiare il processo di pace e democrazia che abbiamo intrapreso, con tanto sacrificio, tanti anni fa.
L’EUROPA E LE SUE OPPORTUNITA’: LA MIA PIATTAFORMA “INSIEME IN EUROPA”
Da quando sono stato eletto al Parlamento europeo, il mio obiettivo è sempre stato quello di avvicinare i cittadini alle molteplici possibilità che l’Europa mette a disposizione dando la possibilità di creare soluzioni per realizzare i progetti che servono al Paese, ma anche ai nostri territori. Ciò che ho sempre voluto evidenziare anche con la nascita del sito “Insieme in Europa” è proprio il fatto che ci sono infinite opportunità, ma sta a noi saperle coglierle e la mia piattaforma offre in questo un supporto reale e concreto, ma è necessario che ci sia da parte di tutti la volontà di fare qualcosa che possa essere utile a tanti e significativo per il nostro futuro. Quando ho lanciato la mia piattaforma “Insieme in Europa” avevo l’obiettivo di avvicinare i cittadini alle molteplici opportunità offerte dall'Unione europea con fondi e bandi specifici per imprese, Enti pubblici e cittadini. Con il tempo ho visto crescere non solo l’interesse verso la piattaforma, ma anche la consapevolezza di tanti sul ruolo concreto dell’Europa nell’incentivare, finanziare e migliorare tante attività e non solo. Proprio per questo motivo e con l’intenzione di rilanciare la mia piattaforma riaffermando la vicinanza che l’Europa ha nei riguardi di tutti noi, ho voluto organizzare a Latina, lo scorso 25 novembre, un convegno che ha visto la partecipazione di esperti del settore come Marco Romano Baffoni, Valerio Valla e Sandro Middei. L’enorme successo palesato dal notevole numero di partecipanti intervenuti ha messo in evidenza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto i cittadini vogliono essere parte integrante e attiva del progetto europeo e quanto essi abbiano bisogno dell’Europa come l’Europa di essi. I relatori, attraverso i loro interventi, hanno saputo chiarire alla platea a cosa serve il portale, come si sviluppa un'idea di impresa, le tecniche di europrogettazione e la formazione professionale, approfondendo il tema della finanza agevolata sostenuta dalle importanti risorse provenienti dall’Europa e gestite, in gran parte, dai Ministeri e dalle regioni. Grazie all’intervento dell’avvocato Daniela Guglielmi, referente per la piattaforma dell’area nord della provincia di Latina, sono stati esposti tutti i servizi che la piattaforma offre, spiegando nel dettaglio le modalità di iscrizione, di ricerca dei bandi di interesse e le numerose attività informative che attraverso la piattaforma vengono inviate a tutti gli iscritti e agli amministratori locali attraverso le mie newsletter mensili. All’interno dell’evento, ho avuto anche il piacere di consegnare gli attestati di merito ai tanti partecipanti al secondo Corso di Europrogettazione che ho organizzato lo scorso settembre, al quale ne seguiranno altri nei prossimi mesi, proprio per dare, soprattutto ai nostri giovani, un concreto stimolo sull’importanza di acquisire determinate e specifiche competenze. Durante le lezioni online, infatti, i partecipanti sono stati al centro di un percorso di formazione sulle numerose opportunità di finanziamento, dirette e indirette, offerte dall’Ue al fine di formare figure professionali, preparate ed efficienti, che abbiano le basi per iniziare una carriera nel mondo dell’Europrogettazione. Ha concluso l’evento il senatore Claudio Fazzone, neo presidente della commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica del Senato, che ha concentrato il suo intervento proprio sulla necessità del nostro Paese di utilizzare al meglio non solo le risorse straordinarie del PNRR ma anche tutte quelle del bilancio 2021/2027 dell’Unione, soprattutto per le infrastrutture strategiche per rendere il Paese più agile e moderno.
INTERVISTE E RASSEGNA STAMPA
Qui potrai guardare tutte le mie interviste, i miei interventi al Parlamento europeo a Bruxelles, in plenaria a Strasburgo e nelle varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Potrai, inoltre, ascoltare i miei podcast e leggere la rassegna stampa con gli articoli di giornale che mi riguardano.
INTERVISTE
WEB
GIORNALI
VIA LIBERA DELL’UE AI FONDI FESR LAZIO PER 1,8 MILIARDI
La decisione della Commissione europea di approvare il programma operativo regionale del Lazio per l’impiego del Fondo europeo per lo sviluppo regionale, per un importo complessivo di 1,8 miliardi di euro nel periodo 2021/2027, rappresenta un’ottima notizia e palesa quanto il nostro Paese stia dimostrando all’Europa in termini di credibilità ed efficienza. Il Programma Regionale (PR) cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) sostiene gli investimenti per la crescita e l’occupazione in coerenza con lo scenario delineato dall’Agenda 2030, dal Green New Deal, da Next Generation EU e dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). In quest’ottica, la strategia alla base del Programma FESR Lazio punta a proseguire e potenziare le attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico e le misure per la competitività del sistema imprenditoriale regionale. Gli obiettivi strategici europei si realizzano nell’ambito di cinque priorità di intervento: Europa più competitiva e intelligente, più verde, più sociale, più vicina ai cittadini e una mobilità urbana e sostenibile. Si tratta di un’importante boccata d’ossigeno per gli Enti locali e le piccole e medie imprese del Lazio che in questi mesi stanno subendo pesanti colpi dalla crisi energetica in aggiunta alle ripercussioni economiche derivanti dalla pandemia. Gli investimenti possibili con l’utilizzo di questi fondi saranno, infatti, impegnati in ricerca e innovazione nel supporto alla competitività delle PMI oltre che nell’ambito della transizione verde, garantendo quindi efficientemente energetico, sviluppo dell’economia circolare e mobilità sostenibile.
EUROPA E FERTILIZZANTI: UN CANE CHE SI MORDE LA CODA
Un cane che si morde la coda: questo sembra essere l’Europa in merito alla proposta di ridurre e vietare l’uso dei fertilizzanti dimenticando di essere leader mondiale nella produzione degli stessi. Ho ribadito questo giudizio durante il dibattito in aula a Strasburgo, sollecitando il Commissario europeo all’agricoltura, Wojciechowski, a rivedere la strategia sui fitofarmaci in quanto potrebbe rivelarsi un boomerang per l’intero comparto agroalimentare europeo. La proposta di strategia europea sui fitofarmaci di cui stiamo discutendo in questi mesi, nonostante in Europa siano già stati raggiunti obiettivi importanti, prevede, infatti, una ulteriore riduzione del loro utilizzo di almeno il 20% entro il 2030. Purtroppo questa ipotesi non considera adeguatamente le conseguenze di un forte ed oggettivo impatto negativo sulla produzione agricola europea. A mio avviso, in assenza di soluzioni alternative ed immediate, la nostra produzione agricola andrà in difficoltà e saremo costretti ad aumentare le importazioni per garantire la nostra sicurezza alimentare e, di conseguenza, ci ritroveremo comunque nel piatto prodotti coltivati con fertilizzanti non ammessi in Europa ma prodotti in Europa e utilizzati nel resto del mondo. Siamo davanti ad una vera e propria contraddizione perché l’Europa è tra i principali produttori al mondo di fertilizzanti e continuerà a produrne per l’export. Se vogliamo evitare questo dobbiamo garantire il principio di reciprocità, attualmente non previsto, ossia che anche i prodotti importati dovranno assicurare gli stessi standard qualitativi di produzione altrimenti significherà che i consumatori europei più ricchi potranno permettersi di acquistare prodotti europei più cari, per i relativi costi di produzione, mentre quelli meno abbienti saranno dirottati ad acquisti di prodotti importati meno cari, ma anche meno sicuri e meno sostenibili. L’agricoltura europea è già in grande difficoltà a causa dell’aumento delle materie prime e del prezzo di gas e elettricità e questa ulteriore ipotesi di strategia rischia di mandare al collasso il sistema. La delegazione di Forza Italia e tutto il PPE continuerà ad insistere nel rappresentare la piena disponibilità di tutto il comparto agricolo a condividere questa e altre strategie sulla sostenibilità ambientale purché siano pragmatiche e l'ambiente possa essere difeso senza compromettere la competitività delle nostre aziende la cui forza economica resta l’unica condizione per poter raggiungere obiettivi di sostenibilità cosi ambiziosi.
REVISIONE DEI TRATTATI: IL PARLAMENTO EUROPEO VOCE DI TUTTI I CITTADINI
Durante la plenaria di giugno, il Parlamento europeo ha tenuto un animato dibattito sulla necessità di vedersi riconosciuto il diritto di iniziativa legislativa in quanto unica istituzione europea democraticamente e direttamente eletta dai cittadini. Nel mio intervento ho voluto porre l’attenzione sul controsenso che l’unico organo istituzionale, chiamato ufficialmente a rappresentare la voce dei cittadini, non ha il potere di iniziativa legislativa, evidenziando come negli anni questa anomalia abbia contribuito ad alimentare il sentimento antieuropeo. Le conclusioni della Conferenza sul Futuro dell’Europa hanno messo in evidenza la necessità di una modifica dei Trattati e, a mio avviso, essendo il Parlamento la base democratica dell’Unione, va da sé come il riconoscimento del diritto di iniziativa sia il primo passo da compiere per conferire all’Ue una maggiore e più forte legittimità democratica, necessaria a renderla credibile agli occhi dei cittadini e dare seguito alle loro richieste. Il futuro dell’Europa è nelle mani dei cittadini ed è a noi parlamentari europei che hanno delegato il compito di rappresentarli affinché queste richieste non restino progetti indeterminati, ma si traducano in soluzioni e provvedimenti concreti. Sarà certamente un processo complesso che dovrà vedere, a mio avviso, “un’azione costituente” nella quale il Partito popolare intende essere protagonista perché è necessario per rimodellare l’Unione sulla base delle esperienze e criticità registrate negli anni e, soprattutto, secondo le raccomandazioni e le aspettative dei suoi cittadini che, senza mezzi termini, hanno reclamato un’Europa più democratica, sicura, equa, capace di agire concretamente e più influente nel mondo.
I GIOVANI E L’AGRICOLTURA, UN CONNUBIO CHE GUARDA AL FUTURO
L’Ue è uno dei principali produttori ed esportatori mondiali di prodotti agricoli, ma la crisi pandemica, la guerra, l’emergenza energetica e climatica stanno avendo pesanti effetti sull’agricoltura causando una forte diminuzione delle produzioni e mettendo in discussione l’intera filiera agroalimentare. La riforma della PAC è stata pensata, prima della pandemia e della guerra, per dare agli agricoltori la spinta necessaria verso un modello di produzione sostenibile, ma oggi possiamo affermare che la consistente inflazione ne riduce la portata economica e la sua forte impostazione “green”, unitamente ad altre strategie europee, rischiando di aggravare gli effetti della crisi con conseguenze su produzione e consumatori. Purtroppo la legittima e condivisibile “voglia di ambiente” spesso fa dimenticare che la sostenibilità non può essere solo ambientale, ma deve trovare concreta attuazione anche in termini economici e sociali. A fronte di ciò, è forte l’esigenza di sostenere tutto il settore agricolo e, soprattutto, di avvicinare i giovani all'agricoltura non solo perché questi hanno una maggiore sensibilità per le tematiche di sostenibilità, ma perché possono essere l’elemento importante per la transizione verde e fautori di una digitalizzazione dell’agricoltura. Avvicinare i giovani all’imprenditoria rurale significa cambiare in maniera resiliente il modo di concepire e realizzare il mondo agricolo aumentando la necessità di nuove competenze che spesso appartengono proprio alle nuove generazioni. Si andrebbero, infatti, a creare posizioni aperte con la possibilità per altri giovani di investire e lavorare producendo opportunità non solo per la nostra economia, ma anche per la nostra società ragionando anche su attività agricole multifunzionali come agriturismi, fattorie didattiche, attività agro-sportive o agro-asili. Sono tanti i giovani che stanno virando verso l’agricoltura anche grazie ai sussidi europei. Bisogna lasciarsi alle spalle una retrograda concezione che delineava il contadino come un manovale con la vanga perché oggi questo ruolo è cambiato in un contesto sociale che guarda all’imprenditore agricolo che gestisce e organizza il suo lavoro con tecnologie digitali, dati spaziali e competenze che prima non c’erano. Quello che forse non è cambiato è ciò che l’imprenditore agricolo rappresenta: un baluardo che continua ad avere valore non solo a livello economico, ma anche a livello sociale e culturale in tutta l’Europa rappresentandone un forte elemento identitario che va sostenuto e salvaguardato.
C’É BISOGNO DI PIÙ FRUTTA, VERDURA E LATTE FRESCO NELLA NOSTRA ALIMENTAZIONE
Il 16 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, una ricorrenza istituita per ricordare l'anniversario della data di fondazione della FAO, condivisa da 150 Paesi del mondo, ma anche un monito per un futuro alimentare sostenibile e migliore per tutti, soprattutto per le nuove generazioni. In questo momento storico di grande cambiamento sociale, economico e ambientale questa giornata acquista un valore ancora più importante per apportare cambiamenti reali e concreti. Attualmente 828 milioni di persone soffrono la fame e quasi il 40% della popolazione mondiale non può permettersi una dieta sana. L’emergenza climatica, i conflitti, l’aumento dei prezzi, il degrado ambientale e gli effetti a catena della pandemia hanno avuto tutti un impatto sull’accesso al cibo e sulla sicurezza alimentare. È fondamentale quindi puntare su una solidarietà globale per trasformare i sistemi agroalimentari in modo da promuovere una crescita economica inclusiva, affrontare le disuguaglianze, aumentare la resilienza e raggiungere lo sviluppo sostenibile. Un pensiero particolare lo dobbiamo rivolgere soprattutto ai giovani ai quali bisogna far capire l'importanza dell'alimentazione e del grande lavoro che c'è dietro la catena alimentare. È proprio ad essi che l'Europa pone l’attenzione con il “Programma di educazione alimentare nelle scuole” affinché possano essere educati e sensibilizzati ad una dieta alimentare sana ed equilibrata, diventando consumatori attenti e responsabili in grado di fare scelte prive di condizionamento e di pregiudizio. Questo Programma ogni anno investe molte risorse economiche, alle quali si aggiungono anche quelle dei singoli Stati membri, per coinvolgere le scuole affiche i ragazzi comprendano l’importanza di consumare frutta, verdura e latte fresco, alimenti indispensabili nella nostra alimentazione. La priorità, infatti, è proprio quella di educare i bambini ad una dieta sana ed equilibrata tramite il maggior consumo di frutta, verdura e latte fresco al fine di contrastare la tendenza di consumo di alimenti trasformati con alti contenuti di zuccheri, sale, grassi e additivi che sono tra le principali cause di patologie importanti come l’obesità. In questi mesi in Commissione agricoltura stiamo discutendo la proposta di modifica del suddetto Programma per aumentarne maggiormente la sua potenzialità. In molti crediamo nella necessità di dotare il Programma di più risorse per raggiungere un maggior numero di ragazzi e di escludere categoricamente prodotti processati o bevande che qualcuno intende promuovere in sostituzione del latte fresco. Come relatore PPE, infatti, ho espresso la mia netta contrarietà alla proposta di alcuni colleghi di voler includere nel programma di educazione alimentare anche le bevande a base di soia o di altri vegetali che si pensa possano sostituire il latte fresco, le cui proprietà e caratteristiche, invece, non sono minimamente paragonabili. La mia contrarietà è anche motivata dal fatto che qualcuno crede che il latte debba essere sostituito da bevande vegetali, di produzione industriale, in quanto maggiormente sostenibili e salutari. Io credo che questa motivazione sia completamente assurda perché il latte è un alimento naturale dietro il quale ci sono intere filiere produttive che non solo vanno salvaguardate per quello che rappresentano in termini economici e sociali, ma rappresentano un forte elemento identitario dei territori europei ai quali non possiamo minimante rinunciare.
ETICHETTATURA ALIMENTI: SALVIAMO IL MADE IN ITALY!
La presentazione della proposta di Regolamento riguardante il sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco degli alimenti è stata rinviata al secondo trimestre del 2023. Questo slittamento rappresenta una piccola vittoria mia e dei colleghi della delegazione di Forza Italia poiché, prima con una nota scritta e poi direttamente, insieme al gruppo PPE, in occasione dell'incontro avuto a Strasburgo durante la plenaria, ci siamo confrontati con la Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides evidenziandole la forte preoccupazione sulla possibile adozione del Nutriscore, il sistema di etichettatura alimenti c.d. a semaforo. La Commissaria ci aveva anticipato questa decisione in ragione di ulteriori e necessari approfondimenti su quale sistema di etichettatura scegliere. È una notizia importante che rimette in discussione il Nutriscore e, allo stesso tempo, rafforza la salvaguardia del sistema agroalimentare, ma, soprattutto, le eccellenze del nostro Made in Italy che rischierebbe altrimenti di essere ingiustamente penalizzato da un sistema fuorviante per i consumatori e discriminatorio per alcuni prodotti europei della dieta mediterranea. Non possiamo assolutamente accettare l’idea che il Nutriscore voglia prevedere l’apposizione di un bollino nero e di un’etichetta di avvertimento visivo, come quella delle sigarette, anche sulle bottiglie di vino nonostante il Parlamento europeo, nella sua risoluzione sul rafforzamento dell’Europa nella lotta contro il cancro, abbia scongiurato questa possibilità e si sia espresso in modo completamente diverso sottolineando la differenza tra “uso” e “abuso” così come l’importanza di un consumo moderato e responsabile insieme alla necessità di aumentare le azioni di educazione alimentare. È evidente che lo slittamento della decisione segni un chiaro ripensamento su un sistema di etichettatura che, da subito, ha mostrato le sue criticità trascurando l’impatto su un settore agroalimentare, fatto principalmente da piccole e medie imprese, che, invece, andrebbe sostenuto soprattutto dopo la crisi post pandemica e gli affanni causati dal conflitto bellico.
ACCESSIBILITÀ E PARTECIPAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: IL CENTRO ACCESSIBLE EU
Durante i lavori della plenaria di ottobre, in quanto relatore ombra del PPE, sono intervenuto per esprimere la piena condivisione in merito alla realizzazione del Centro AccessibleEu, proposto dalla Commissione nell’ambito della sua strategia per i diritti delle persone con disabilità con cui l’Europa intende garantire alle persone con una diversa abilità una reale partecipazione attiva alla società e rimuovere ogni forma di ostacolo e discriminazione. Il Parlamento europeo ha votato favorevolmente tale proposta ritenendo che il Centro AccessibleEu sia necessario per supportare la Commissione nel monitoraggio ed implementazione della strategia, ma anche per coordinare tutti gli Stati membri nei quali, purtroppo, si registrano molte differenze e ritardi nell’attuazione delle varie direttive europee in materia di disabilità. Il Centro AccessibleEU riunirà le autorità nazionali responsabili dell'attuazione e dell'applicazione delle norme in materia di accessibilità come pure gli esperti e i professionisti di tutti i settori dell'accessibilità, ma si propone principalmente per la promozione di una reale cultura delle pari opportunità e della piena partecipazione delle persone disabili in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Sono soddisfatto di come, proprio durante la plenaria a Strasburgo, sia stata sottolineata anche l’importanza di aumentare i livelli occupazionali delle persone con disabilità tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e la necessaria cooperazione, non solo con le organizzazioni non governative, ma anche e soprattutto con il mondo delle imprese che va sensibilizzato a prendere atto delle grandi potenzialità derivanti dall’impiego di persone diversamente abili, oggi spesso escluse anche a causa di pregiudizi ormai smentiti dalle tante storie lavorative di successo delle stesse. In questo contesto ho voluto sottolineare l’importanza del ruolo degli Enti locali sia nella fase di analisi del fabbisogno dei territori sia nella fase di attuazione delle politiche sociali. Sono convinto che questo Centro, costituito non solo da esperti, ma anche da rappresentanti con diversa abilità, sarà lo strumento operativo con cui la Commissione e i singoli Stati, con approccio coordinato e armonizzato, potranno dare concretamente a tutte le persone con disabilità e alle loro famiglie, concrete condizioni di accessibilità e partecipazione alla vita reale, con la rimozione di ogni forma di ostacolo fisico e culturale.
LA MIA NOMINA A PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI AL PARLAMENTO UE
La mia elezione a presidente della Commissione Affari Costituzionali al Parlamento europeo, in sostituzione di Antonio Tajani, oltre ad essere un attestato di stima e fiducia nei miei confronti e di tutta la delegazione italiana, è la testimonianza della convinta partecipazione dell’Italia in Europa e di quanto Forza Italia sia determinante nel rafforzare tutto il progetto europeo. Ringrazio Antonio Tajani, il capogruppo Manfred Weber e tutti i colleghi del PPE per avermi proposto e sostenuto in un incarico prestigioso e impegnativo ma, ne sono sicuro, pieno di soddisfazioni per il lavoro che mi aspetta. Allo stesso modo, voglio ringraziare tutti coloro che, in questi giorni, mi hanno fatto arrivare il loro affetto e i loro attestati di stima vedendo in me un punto di incontro con un’Europa spesso percepita lontana e che, invece, oggi è più vicina e presente. Negli ultimi anni, infatti, il Parlamento europeo ha saputo lavorare in modo concreto per avvicinare i cittadini alle istituzioni comunitarie garantendo il funzionamento democratico e rappresentando i loro interessi nel processo legislativo europeo anche in un periodo storico particolarmente delicato, sia a livello politico che a livello economico, come quello che stiamo vivendo. Proprio per questo, è importante proseguire in questo percorso. La Commissione AFCO si occuperà del processo di preparazione, avvio e svolgimento delle procedure di revisione dei Trattati, del rafforzamento dei poteri del Parlamento, della difesa e promozione dei valori europei, ma, soprattutto, avrà la grande responsabilità di valutare e concretizzare le tante proposte che i nostri cittadini hanno espresso nella Conferenza sul Futuro dell’Europa. Sono consapevole dell’importanza di questo ruolo in passato ricoperto da italiani illustri come Altiero Spinelli, Giorgio Napolitano, fino ad Antonio Tajani di cui raccolgo una grande eredità per essere stato un autorevole punto di riferimento in Europa. Nei miei 20 anni di esperienza politica e amministrativa in Italia e in quelli dove sono stato membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles ho coltivato e rafforzato il mio sentimento europeista che esprimo quotidianamente nel mio ruolo di eurodeputato. Tale sentimento mi accompagnerà anche alla presidenza di questa Commissione in modo imparziale e attento alle opinioni di tutti. È mia intenzione guidare la Commissione AFCO per dare continuità all’ottimo lavoro svolto finora e rilanciarlo ulteriormente intensificando soprattutto i legami con i Parlamenti nazionali e comunicando di più ai cittadini il nostro importante lavoro. Lavoreremo sulla riforma dei Trattati per preparare al meglio le prossime elezioni europee dotando l’UE degli strumenti necessari che la possano rendere più forte e credibile. Mi aspettano impegni gravosi che mi accingo ad intraprendere con professionalità, entusiasmo e determinazione, cercando di mettere a frutto l’esperienza maturata in questi anni nelle sedi parlamentari di Bruxelles e Strasburgo, ponendomi all’ascolto e al confronto di tutti i membri della Commissione che ritengo debba essere inclusiva di tutte le posizioni con l’unico scopo di preservare e rafforzare il concetto di Unione Europea.
GOVERNO, FORZA ITALIA: “SIAMO DETERMINATI A CAMBIARE IN MEGLIO IL VOLTO DEL PAESE E CI RIUSCIREMO!”
Sabato 22 ottobre, dopo che la Meloni è stata nominata presidente del Consiglio dei ministri dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, diventando così la prima donna italiana a ricoprire questa carica, è partito ufficialmente l’esecutivo italiano per i prossimi 5 anni. La lista dei suoi ministri conta 24 nomi: 9 ministri sono stati assegnati a Fdi, 5 alla Lega e 5 a Forza Italia. Cinque sono i ministri “tecnici”, sei le donne. Una squadra forte e coesa nella quale Forza Italia saprà far valere i propri principi con Antonio Tajani, vicepresidente e ministro degli Esteri, Maria Elisabetta Alberti Casellati ministro delle Riforme, Anna Maria Bernini ministro dell'Università, Gilberto Pichetto Fratin ministro per l'Ambiente e la sicurezza ecologica e Paolo Zangrillo ministro per la Pubblica amministrazione. A questi autorevoli nomi, si sono aggiunti anche i viceministri Francesco Paolo Sisto per la Giustizia e Valentino Valentini per il MISE e i sottosegretari: agli Esteri Maria Tripodi, alla Giustizia Matteo Perego, all’Economia Sandra Savino, all’Editoria Alberto Barachini, alle Infrastrutture Tullio Ferrante e ai Rapporti con il Parlamento è stata nominata Matilde Siracusano. “Si tratta di figure di grande spessore e dalle indubbie capacità che svolgeranno al meglio i delicati e prestigiosi incarichi che sono stati chiamati a ricoprire. La squadra di governo è adesso finalmente al completo e pronta a mettersi al lavoro per rispondere alle sfide e alle emergenze che il Paese si trova ad affrontare, nel solco degli impegni presi con gli italiani in campagna elettorale" – è stato il commento dei presidenti dei gruppi di Forza Italia al Senato e alla Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo che hanno sottolineato come ci sia “molto da fare per rilanciare l’Italia e imporre una nuova stagione di crescita e sviluppo”. “Questa responsabilità, di cui sentiamo certamente il peso” – hanno commentato – “non ci fa paura, siamo determinati a cambiare in meglio il volto del Paese e ci riusciremo”. Il presidente Silvio Berlusconi, nella dichiarazione di voto in Aula per la fiducia al Governo, ha fortemente messo in chiaro che "Forza Italia darà un contributo qualificato, serio e leale, con tutte le sue idee e le sue migliori energie perché il nuovo governo di centrodestra abbia la forza di affrontare i grandi problemi del Paese e disegnare l’Italia del futuro. Lo faremo da liberali, da cristiani, da garantisti, lo faremo da europeisti e da atlantici”. Come ha più volte evidenziato il Presidente Berlusconi, ribadendo come sia stato lui stesso a fondare, 28 anni fa, una coalizione plurale di centrodestra: “Questo centrodestra vede nella libertà la stella polare del suo agire”. Sono convinto che questo governo rappresenti quello che l’Italia si augurava e di cui aveva bisogno: un esecutivo di alto profilo che lavorerà per rispondere fattivamente alle urgenze del Paese e dei suoi cittadini. Il contributo di Forza Italia sarà significativo anche per portare l’Italia ad essere sempre più protagonista a livello europeo e globale.
INTERVISTE E RASSEGNA STAMPA
Qui potrai guardare tutte le mie interviste, i miei interventi al Parlamento europeo a Bruxelles, in plenaria a Strasburgo e nelle varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Potrai, inoltre, ascoltare i miei podcast e leggere la rassegna stampa con gli articoli di giornale che mi riguardano.
INTERVISTE
WEB
GIORNALI
L’IMPORTANZA DI CONOSCERE E SFRUTTARE LE OPPORTUNITA’ DELL’UE: IL CORSO DI EUROPROGETTAZIONE
Troppo spesso non riusciamo a utilizzare le tante opportunità che l’Europa ci offre, sotto forma di finanziamenti, per la difficoltà di riuscire a verificare la fattibilità di un progetto e la possibile candidatura ad un determinato bando. Il secondo Corso di Europrogettazione che ho organizzato per i giovani che intendessero affacciarsi a questa nuova professione ha avuto, unitamente al primo, un enorme successo con una grande ed attiva partecipazione di tanti ragazzi e ragazze. Oggi siamo tutti più consapevoli che l’impegno concreto con il quale l’Europa interviene per l’attuazione delle sue politiche è attraverso i programmi comunitari con un investimento di ingenti risorse per azioni mirate e obiettivi da raggiungere. I fondi dell’UE vengono distribuiti attraverso finanziamenti diretti e indiretti e questo Corso di Europrogettazione, supportato anche dalla partecipazione di molti relatori esperti, è stata un’opportunità per capire concretamente come accedere ai vari bandi offrendo una formazione qualificata e aggiornata con esercizi di pratica sulla progettazione europea. I partecipanti, infatti, hanno potuto avere un approccio teorico e pratico ai programmi come Horizon Europe (ricerca e innovazione), il Fondo InvestEU (sostenibilità, PMI e innovazione), LIFE (in risposta alle sfide in campo ambientale e climatico) ed Erasmus Plus (studio, tirocini, scambi di giovani, formazione e sport). Sono rimasto positivamente sorpreso dalla determinazione dei ragazzi in un campo che fino a qualche anno fa era per tanti completamente nuovo. La loro curiosità, la loro voglia di conoscenza e di essere partecipanti effettivi ed attivi dell’Europa mi ha fatto capire quanto sia sempre importante dare loro i mezzi per poter essere costantemente protagonisti di oggi e del loro futuro che è anche il nostro. Durante il corso i partecipanti hanno potuto anche conoscere e consultare la mia piattaforma www.insiemeineuropa.it, realizzata in collaborazione con il Gruppo del Partito Popolare Europeo, proprio per favorire a tutti la conoscenza delle varie opportunità dei tanti bandi europei, nazionali e regionali. La piattaforma viene costantemente aggiornata e, una volta effettuata la registrazione, l’accesso consente di ricevere, automaticamente e gratuitamente, le notifiche di tutti i bandi relativi alle diverse aree tematiche, come l’agricoltura, il turismo, lo sport o la cultura, indicate in fase di registrazione. A tutti i ragazzi che hanno partecipato a questo secondo Corso di Europrogettazione rinnovo i miei complimenti e, a chi volesse partecipare in futuro al prossimo, ribadisco l’invito a tenere costantemente d’occhio la piattaforma Insieme in Europa per essere sempre aggiornati su tutto.
LA MINACCIA DEL NUTRISCORE PER TUTTI I PRODOTTI EUROPEI
Più volte e in più occasioni Forza Italia ha ribadito il suo NO al Nutriscore perché rappresenta un sistema di etichettatura alimenti a semaforo fuorviante e discriminatorio per molti prodotti europei appartenenti alla dieta mediterranea, soprattutto per quelli provenienti dall'agroalimentare italiano che, adottando questo sistema di etichettatura, ne verrebbe fortemente danneggiato. Il Nutriscore, infatti, è un sistema che non informa, ma condiziona il consumatore. Non si basa su criteri scientifici unanimi ed è per questo che va scongiurata la possibilità che esso diventi il modello europeo di etichettatura. A tal proposito, con Antonio Tajani e Herbert Dorfmann, nelle scorse settimane, ho scritto una lettera alla Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, manifestando la forte preoccupazione sulla possibilità che l'Ue possa adottare questo modello di etichettatura alimentare. Il Parlamento europeo ha già espresso la sua posizione alla Commissione ovvero quella di garantire un'etichettatura basata su dati scientifici validi, indipendenti e su una comprovata comprensione da parte dei consumatori. Alla Commissaria Kyriakides, inoltre, abbiamo rappresentato la necessità di un sistema come ad esempio il Nutrinform Battery, sostenuto fortemente dalla delegazione di Forza Italia e da tutti i settori del Made in Italy, in quanto esso garantisce più informazioni per aiutare i consumatori a comprendere meglio i valori nutrizionali guidandoli verso scelte alimentari consapevoli. In ogni caso, voglio sottolineare che qualsiasi sistema venga adottato non potrà prescindere da una più forte ed incisiva azione di educazione alimentare soprattutto tra i giovani che vanno indirizzati ad una alimentazione sana privilegiando i prodotti della dieta mediterranea che l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce tra i migliori modelli nutrizionali per la nostra salute.
EMERGENZA SICCITÀ, CONSEGUENZE ALL’AGRICOLTURA E ALL’APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO: L’UE AGISCA SUBITO
L’emergenza siccità in Europa sta portando gravissime conseguenze all’agricoltura e all’approvvigionamento energetico. L’Europa intera ha risentito, fino a pochi giorni fa, di una straordinaria situazione meteo. Gli ultimi mesi non sono solo stati i più caldi di sempre, ma sono stati tra i più secchi mai registrati con il 47% dell’Europa, ad agosto, in condizioni critiche, il 17% di essa in condizioni di estrema allerta e con un aumento del rischio di siccità in 13 Stati. La siccità non è un problema solo di alcuni Stati e non dobbiamo compiere lo stesso errore fatto di fronte ai primi casi Covid quando si pensava che la pandemia interessasse esclusivamente l’Italia. La siccità e la crisi alimentare sono una sfida comune che va affrontata tutti insieme con un approccio strutturato da parte di tutta l’Unione europea. La delegazione Italiana del PPE e Forza Italia, promotrice anche di un dibattito avvenuto lo scorso luglio in occasione della sessione plenaria, tramite l’intenso lavoro del Presidente Tajani, ha nuovamente posto l’attenzione su questa situazione drammatica chiedendo alla Commissione Ue di agire tempestivamente e dotarsi di un piano a medio e lungo termine per la gestione delle risorse idriche. Giovedì 15 settembre abbiamo votato al Parlamento europeo una risoluzione sulla siccità e gli incendi che rispecchia gli obiettivi indicati dalla nostra Delegazione quali alzare l’attenzione sul fenomeno siccità e sulla drammaticità delle sue conseguenze. “L’Europa non può affrontare il problema delle ricorrenti siccità solo con interventi d’emergenza” - ha sottolineato il coordinatore nazionale di Forza Italia ed eurodeputato del PPE, Antonio Tajani, aggiungendo: “Chiediamo che la Commissione Europea presenti un piano a lungo termine perché l’attuale crisi idrica sta danneggiando in maniera molto seria la produzione agricola in Europa”. La nostra Delegazione ha chiesto alla Commissione europea di adottare un piano invasi che garantisca le forniture idriche durante la stagione della siccità, sia ai cittadini che alle attività agricole, e che, allo stesso tempo, andrebbe a creare un grande progetto di energia pulita e rinnovabile attraverso il sistema dei pompaggi e dei pannelli solari galleggianti. Inoltre, ha chiesto di aumentare gli investimenti nelle nuove tecnologie da applicare all'agricoltura come quelle satellitari per il monitoraggio e lo steering delle risorse idriche che porterebbero a ridurre anche gli sprechi determinando il fabbisogno idrico delle diverse tipologie di coltivazioni e terreni. Forza Italia ritiene anche necessario ed urgente che la Commissione acceleri le nuove tecniche genomiche (TEA), diverse dagli OGM, aumentando quindi la resilienza delle colture europee ai sempre più purtroppo frequenti fenomeni climatici estremi e ai nuovi agenti patogeni.
STATO DELL’UNIONE, VON DER LEYEN: “VIVA L’EUROPA!”
“Questo è il momento di mostrare determinazione, non remissività” – è l’incitazione della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’emiciclo di Strasburgo sullo stato dell’Europa. Un’esortazione decisa e forte. Con la presenza in aula di Olena Zalenska, moglie del Presidente Zelensky, le parole della Presidente von der Leyen hanno puntato a rafforzare il concetto di Europa guardando con audacia al futuro di tutti gli Stati membri. Il suo discorso ha fatto il punto sui risultati conseguiti nell’ultimo anno e presentato le priorità per il successivo, le sfide più urgenti per l’Unione europea e le idee per plasmare il futuro dell’UE: la guerra in Ucraina e la crisi del gas, l’inflazione, le difficoltà economiche e il rischio di una nuova recessione. È quasi scontato dire che viviamo un periodo storico economicamente e politicamente delicato e difficile, ma le parole della Presidente hanno dato un’ulteriore conferma di come l’Europa sia pronta a puntare sul proprio futuro in modo determinato, ambizioso e lungimirante con l’intenzione di vincere le sfide attuali e future in modo coeso e concreto. La Presidente von der Leyen ha parlato di un’Europa che deve continuare ad ottenere la fiducia dei cittadini, lottare per la democrazia e proteggere lo stato di diritto, ma questo sarà possibile solo con un ampio pacchetto, già preventivato dalla Commissione, di nuove iniziative finalizzate a creare strumenti con cui affrontare le crisi in atto e traghettare l'Ue verso la transizione energetica, accelerando così, in primis, la sua autonomia. Per liberare l'Ue dalla sua dipendenza dai combustibili russi, infatti, come affermato dalla stessa Presidente von der Leyen, bisognerà concordare lo stoccaggio congiunto di gas per cui la Commissione ha lavorato in questi mesi al fine di diversificare dalla Russia a fornitori affidabili come Stati Uniti, Norvegia, Algeria. Si è parlato anche di un pacchetto di aiuti per le PMI, necessario per quelle aziende messe in ginocchio sia dalla pandemia che dal rincaro dei prezzi. Questo pacchetto comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali rendendo più facile fare affari nella nostra Unione prevedendo meno burocrazia quindi migliore accesso al mercato continentale per milioni di aziende anche familiari. Ciò che il discorso della Presidente von der Leyen ha messo in evidenza è però questo: l’Europa è forte solo se unita. La coesione e l’unione di intenti che hanno permesso all’Europa di gestire la crisi pandemica e che, con le sanzioni alla Russia ed una presa di posizione netta ed atlantista, le stanno permettendo di avere credibilità a livello globale, non devono venire meno perché significherebbe mettere in discussione l’intero progetto europeo. Ho apprezzato l’incitamento incoraggiante della Presidente che ha concluso il suo discorso sullo stato dell’Unione con un eloquente e deciso: “Viva l’Europa!”.
FORZA ITALIA: UNICO PARTITO DI CENTRO ATLANTISTA ED EUROPEISTA
Durante queste elezioni, è stato importante evidenziare, e gli elettori lo hanno coscientemente capito, le radici cristiane e, soprattutto, i valori che sono alla base proprio della politica di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo. L’Italia è a pieno titolo parte dell'Europa, dell'Alleanza Atlantica e dell'Occidente. Forza Italia è, da sempre, sostenitrice e promotrice di questi valori e di quelli fondanti dell’Unione Europea, ma, soprattutto di quei principi che caratterizzano il Partito Popolare Europeo che, non a caso, è stato inserito anche nel logo del partito. Come sempre ribadito anche dal Presidente Berlusconi, sarà ora più che mai costante l’impegno di far valere nel centro destra di governo i principi liberali, cristiani, garantisti ed europeisti che sono alla base della nostra azione politica. È arrivato il momento di rendere fattivamente l’Italia protagonista nell’Unione europea rimuovendo qualsiasi perplessità sul suo posizionamento europeista, come qualcuno aveva incoscientemente provato a fare in campagna elettorale, promuovendo, invece, ogni azione necessaria per rendere l’Europa più solidale, vicina agli Stati membri ed ai cittadini, ma, soprattutto, più forte e credibile nei confronti di tutti i partner mondiali. Forza Italia continuerà ad essere uno dei perni del PPE e del governo italiano poiché rappresenta per il nostro Paese la forza maggiore nelle istituzioni comunitarie, ai vertici della Commissione europea e del Parlamento Ue, nonché la forza di maggioranza relativa all'assemblea di Strasburgo con l’obiettivo costante di garantire, anche a nome della coalizione di centro destra, l'appartenenza all'Europa, alla Nato, all'Occidente.
ELEZIONI 2022: LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA, LA CONFERMA DI FORZA ITALIA
Le ultime elezioni in Italia hanno delineato un quadro preciso di quella che è la volontà degli italiani con la vittoria del centrodestra e la conferma di Forza Italia come partito determinante per il nuovo esecutivo. Forza Italia ha presentato liste forti e competitive, privilegiando la qualità, proponendo agli elettori nomi di alto profilo, donne e uomini che hanno dimostrato competenza e coerenza, onestà e impegno, ed un programma di governo che prevede meno tasse, meno burocrazia, meno processi, più sicurezza, l’importanza e la tutela dei giovani, la rilevanza degli anziani e dei bisognosi, l’ambiente e la politica estera. I cittadini italiani hanno saputo scegliere la credibilità, la serietà, l’efficienza, la coerenza e la concretezza. Forza Italia, infatti, con il grande impegno profuso dal nostro Presidente Silvio Berlusconi e dal coordinatore nazionale Antonio Tajani, nonché con il lavoro sul territorio di tutti i candidati, gli eletti ed i dirigenti di ogni livello, ha saputo spiegare e motivare le ragioni di un voto utile non solo per vincere le elezioni, ma per iniziare un’esperienza di governo stabile del Paese sulla base di scelte politiche responsabili e proposte pragmatiche che sappiano dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini. È necessario adesso sostenere imprese e famiglie per affrontare il caro bollette ed aumentare la capacità di spesa dei lavoratori, ma anche lavorare su una riforma fiscale e del lavoro che permetta alle nostre aziende di essere sempre più competitive anche in previsione delle sfide europee della transizione verde e digitale. Forza Italia, nella coalizione, ha portato i suoi principi fondanti rappresentando i valori liberali, cristiani, europeisti, atlantisti e garantisti dimostrando di essere la parte moderata e liberale che potrà garantire un autorevole interlocuzione del prossimo governo con l’Europa e con l’alleanza atlantica. La fiducia ottenuta da Forza Italia da tantissimi italiani va interpretata, a mio avviso, proprio come mandato per garantire che la coalizione del centro destra resti compatta, moderata e, soprattutto, non perda mai il suo chiaro posizionamento in Europa.
FORZA ITALIA RAPPRESENTA IL PARTITO POPOLARE EUROPEO
L’Italia è a pieno titolo parte dell'Europa, dell'Alleanza Atlantica e dell'Occidente. Forza Italia è da sempre sostenitrice e promotrice di questi valori e di quelli fondanti dell’Unione Europea, ma, soprattutto di quei principi che caratterizzano il Partito Popolare Europeo. La scelta di inserire nel logo di Forza Italia il riferimento al PPE dimostra proprio il legame tra i valori del Partito Popolare Europeo, che in tutt’Europa rappresenta il centro, e quelli di Forza Italia che, come lo stesso Presidente Berlusconi ha più volte sottolineato, è, ad oggi, testimone della tradizione liberale, cristiana e atlantista quindi la vera alternativa alla sinistra anche in Europa.
Forza Italia è uno di quei partiti che ha spinto l'Ue a passare da una visione meno rigorosa ad una più solidale senza la quale non si sarebbe arrivato al Recovery plan, alla sospensione del patto di stabilità, ma, soprattutto, ad una maggiore fiducia nelle stesse Istituzioni europee. Per questo motivo, Forza Italia può e deve continuare ad essere uno dei perni nel PPE e nel governo italiano poiché rappresenta per il nostro Paese la forza maggiore nelle istituzioni comunitarie, ai vertici della Commissione europea e del Parlamento Ue, nonché la forza di maggioranza relativa all'assemblea di Strasburgo con l’obiettivo costante di garantire, anche a nome della coalizione di centro destra, l'appartenenza all'Europa, alla Nato, all'Occidente.
Il 25 settembre sarà importante quindi rimarcare le nostre radici cristiane e, soprattutto, i valori che sono alla base proprio della politica di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo.
Bisognerà lavorare affinché l’Europa diventi protagonista nello scacchiere mondiale con i suoi valori liberali e cristiani che si identificano con la cultura di Forza Italia.
Non possiamo farci trovare impreparati e senza una visione europea concreta, coesa e lungimirante. Proprio per questo motivo, è necessario che queste elezioni diano uno slancio maggiore all’Italia, sia in ottica europea che in ottica globale, e questo può essere garantito solo scegliendo e votando Forza Italia, unico partito davvero atlantista ed europeista.
L’IMPORTANZA DEL VOTO ANCHE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO, AMBASCIATORI DEL MADE IN ITALY
Sono circa 6 milioni gli italiani nel mondo che saranno chiamati a votare per eleggere i loro rappresentanti nel Parlamento italiano. Forza Italia avrà propri candidati anche nella circoscrizione estera nella lista unitaria del centro destra “Salvini, Berlusconi, Meloni”.
Crediamo fortemente nel rapporto con i nostri connazionali nel mondo che, con le loro esperienze umane e professionali, rappresentano i veri ambasciatori del “Made in Italy”, messaggeri e promotori anche dei nostri valori, dei nostri principi e della storia culturale e sociale del nostro Paese. Il Presidente Berlusconi è stato il primo a riconoscerne l’importanza tanto da istituire uno specifico Ministero, poi soppresso, che lo stesso Berlusconi ha proposto di nominare nuovamente in caso di vittoria.
Abbiamo scelto candidati radicati nelle comunità italiane nel mondo, con la necessaria esperienza per poter rappresentare e far crescere Forza Italia anche all’estero.
I CANDIDATI DI FORZA ITALIA ALL’ESTERO SONO:
- ANTONIO CENINI - Europa (Camera);
- LUIGI BILLE’ - Europa (Senato);
- FUCSIA NISSOLI FITZGERALD - America Nord e Centro (Camera);
- ANDREA DORINI - America meridionale (Camera);
- ROCCO PAPAPIETRO - Asia, Antartide, Oceania e Africa (Camera).
Per sostenere i nostri candidati è necessario scrivere il loro cognome vicino al simbolo “Salvini, Berlusconi, Meloni”.
Gli italiani all'estero iscritti AIRE e quelli momentaneamente residenti all’estero che hanno fatto richiesta all’ufficio elettorale del proprio comune, voteranno per corrispondenza tramite un plico contenente la scheda elettorale che arriverà loro nella prima decade di settembre e che, tramite posta, dovrà poi pervenire alla sede consolare competente entro il 22 settembre.
L’Italia ha bisogno di validi rappresentanti all’estero e i candidati di Forza Italia hanno tutte le caratteristiche per essere validi ambasciatori del nostro Paese.
FORZA ITALIA: PARTITO GARANTE DEI VALORI LIBERALI, CRISTIANI ED EUROPEISTI NEL SISTEMA POLITICO ITALIANO
Il prossimo 25 settembre gli italiani saranno chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento che dovrà sostenere il nuovo Governo. È un appuntamento che anticipa la prevista data della primavera 2023 a causa di una crisi di Governo che, non posso non ricordare, è stata determinata dal comportamento irresponsabile del Movimento 5 Stelle. Tutti ricorderanno, infatti, che sul voto di fiducia, posto dal Governo Draghi sul c.d. “Decreto aiuti bis”, nato per dare un concreto aiuto alle imprese e famiglie italiane in difficoltà per la crisi in atto, i parlamentari pentastellati hanno abbandonato l’aula venendo meno all’impegno assunto con le altre forze politiche a sostegno del Governo di unità nazionale. Conseguentemente il presidente Draghi, pur avendo ottenuto la fiducia sul citato “Decreto aiuti bis”, ha presentato le sue dimissioni al Capo dello Stato Mattarella il quale ha rimesso al Parlamento per la verifica della relativa e necessaria maggioranza politica. A fronte di ciò, Forza Italia e Lega che, è importante sottolineare, non hanno mai fatto mancare la fiducia a Draghi votandola per ben 55 volte, hanno semplicemente ribadito la loro disponibilità a sostenere un Governo Draghi bis senza i 5 Stelle. Tale condizione non è stata gradita dal Partito Democratico che ha, invece, chiesto di proseguire tutti insieme, compresi i 5 Stelle, come se nulla fosse successo.
Andare al voto è stata l’unica decisione democratica e liberale per i cittadini italiani che adesso potranno scegliere chi avrà l’onore e l’onere di rappresentarli al Governo tramite le prime elezioni politiche dopo il taglio dei parlamentari.
In questa competizione Forza Italia, ancora una volta, sarà il perno di una coalizione di centrodestra che comprende anche Lega, Fratelli d’Italia e una lista centrista.
Forza Italia, nella coalizione, porta i suoi principi fondanti rappresentando i valori liberali, cristiani, europeisti, atlantisti e garantisti. La coalizione è denominata di centro destra perchè c’è Forza Italia che rappresenta il centro, la parte moderata e liberale, e sarà determinante non solo per vincere, ma, soprattutto, per garantire un autorevole interlocuzione del prossimo Governo con l’Europa e con l’alleanza atlantica.
Il programma di Governo che Forza Italia ha presentato per le prossime elezioni è ambizioso e, come lo ha definito lo stesso Berlusconi, “avveniristico”. Si baserà su otto punti chiave: meno tasse, meno burocrazia, meno processi, più sicurezza, l’importanza e la tutela dei giovani, la rilevanza degli anziani e dei bisognosi, l’ambiente e la politica estera. Per questo motivo, Forza Italia ha presentato liste forti e competitive, privilegiando la qualità, proponendo agli elettori nomi di alto profilo, donne e uomini che hanno dimostrato competenza e coerenza, onestà e impegno. Vogliamo essere protagonisti anche in questa campagna elettorale con le idee, la professionalità e la concretezza che ci hanno sempre contraddistinto. Purtroppo, quello che forse preoccupa maggiormente è il possibile assenteismo.
In un momento storico, politico e sociale, così difficile e delicato, io spero che ogni cittadino voglia, invece, fare la sua parte. Agli indecisi ed a coloro che pensano di non andare a votare rivolgo un appello a scendere in campo per prendere decisioni coscienziose che riguarderanno anche e soprattutto il loro futuro, quello delle loro famiglie e del lavoro in generale. A loro rivolgo l’invito a scegliere e sostenere Forza Italia per realizzare programmi concreti per l’Italia con meno tasse, più pensioni, meno burocrazia, più opportunità per i giovani, giustizia più equa, europeismo e atlantismo.
Siamo pronti alla sfida decisiva per tornare alla guida del Paese.
Il centrodestra deve e può vincere queste elezioni solo con il ruolo determinante di Forza Italia!
DI SEGUITO I LINK PER VEDERE I PROGRAMMI POLITICI ED I CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI:
PROGRAMMA POLITICO DI FORZA ITALIA: https://bit.ly/3cf9E0U
PROGRAMMA CENTRODESTRA (MELONI, BERLUSCONI, SALVINI): https://bit.ly/3KgfPyh
LISTA CANDIDATI ELEZIONI POLITICHE: https://bit.ly/3AFeLRm
INTERVISTE E RASSEGNA STAMPA
Qui potrai guardare tutte le mie interviste, i miei interventi al Parlamento europeo a Bruxelles, in plenaria a Strasburgo e nelle varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Potrai, inoltre, ascoltare i miei podcast e leggere la rassegna stampa con gli articoli di giornale che mi riguardano.
INTERVISTE
WEB
GIORNALI