IMBALLAGGI, APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO
Il 24 aprile scorso, durante gli ultimi lavori nella plenaria di Strasburgo, è stato approvato il nuovo Regolamento sugli imballaggi che in Italia ha fatto molto discutere per le tante proposte su cui Forza Italia, fin da subito, ha espresso la sua contrarietà: dal divieto totale di imballaggi monouso per frutta e verdura, sotto 1,5 kg, fino alla promozione generale di un sistema di riuso degli imballaggi, potenzialmente dannosa per i consumatori, a discapito dell’ottimo sistema di riciclo implementato dall’Italia anche grazie ai fondi europei.
Il lavoro costante di Forza Italia e di tutto il Gruppo del Partito Popolare europeo è stato determinante nella modifica della proposta originale della Commissione, definendo un testo che protegge l’ambiente limitando tante pratiche scorrette nell’utilizzo degli imballaggi senza però danneggiare il sistema industriale e creare problemi di salute pubblica. Questo nuovo Regolamento rappresenta una grande vittoria per il sistema Italia le cui eccellenze Made in Italy, in particolare quelle del settore vitivinicolo, erano state inizialmente imposti irrealistici obiettivi di riuso.
Per quanto riguarda, invece, le restrizioni all’utilizzo di imballaggi monouso nell’ortofrutta e nell’HO.RE.CA., esse si applicheranno a partire dal 2030 e riguarderanno esclusivamente gli imballaggi in plastica non compostabile. La discussione e l’approvazione di questo Regolamento confermano come in Europa solo facendo parte del Partito Popolare Europeo, il gruppo politico più importante in Europa, sia possibile interagire con credibilità e contribuire a definire ed indirizzare le scelte strategiche che inevitabilmente impattano sui nostri cittadini e sulle nostre imprese.
Forza Italia è una delle delegazioni più importanti ed attive del PPE e questo ci ha permesso di poter rappresentare e vedere riconosciute le esigenze e le aspettative del nostro Paese che proprio nell’avanzato sistema di riciclo esprime la sua sensibilità e condivisione per una sostenibilità ambientale che permetta al nostro sistema produttivo di essere ancora più competitivo. È importante sottolineare ulteriormente come queste nuove norme siano importanti nell'affrontare il problema degli imballaggi, ma anche come sia necessario il coinvolgimento di tutti i settori industriali, dei paesi dell'UE e dei consumatori rispondendo alle richieste dei cittadini europei di creare un'economia circolare e ridurre l'uso di imballaggi non sostenibili.
NUOVO PATTO SULLA MIGRAZIONE: UNA PRIMA RISPOSTA DELL’EUROPA
Lo scorso 10 aprile il Parlamento Europeo ha approvato un pacchetto di dieci testi legislativi che costituiscono il nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo. Tra le principali novità c’è l’istituzione di un meccanismo di solidarietà obbligatoria che prevede la creazione di un "pool di solidarietà" con il quale i Paesi membri dovranno sostenere quelli sotto pressione migratoria attraverso la redistribuzione delle persone o con un contributo finanziario proporzionale alla dimensione della popolazione e al PIL nazionale. Il principio di Dublino del primo paese di accoglienza rimane invariato, con l'obiettivo di prevenire richieste di asilo multiple in diversi Stati membri.
È stato introdotto, inoltre, un nuovo regolamento sugli screening che prevede una procedura pre-ingresso per le persone che non soddisfano le condizioni per entrare nell'UE. Questa procedura comprende l'identificazione, la raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza per un massimo di sette giorni. Il regolamento Eurodac aggiunge le immagini del volto alle impronte digitali per l'identificazione di chi arriva nell'UE. Ci saranno procedure comuni in tutta l'UE per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale con tempi più rapidi per la gestione delle domande di asilo.
I testi sono stati votati con un accordo di massima tra diversi gruppi politici, sebbene ci siano state posizioni divergenti su alcuni punti. Questo Patto è un importante passo avanti nel quale l’Italia è stata protagonista mettendo al centro dell’agenda europea una questione che troppi anni era finita nel dimenticatoio. Con il nuovo Patto per la migrazione e l'asilo l'Europa può iniziare una nuova fase contrastando l'immigrazione illegale e garantendo condizioni ad avere una visione complessiva del fenomeno. L'Italia ha avuto un ruolo importante come lo ha avuto la nostra famiglia politica, quella di Forza Italia e PPE.
FORZA ITALIA: “CON NOI AL CENTRO DELL’EUROPA”
L'Unione Europea sta affrontando sfide cruciali a livello globale, ma la sua forza e credibilità sono ancora deboli. Nel “Manifesto”, approvato nel Congresso di Bucarest, il Partito Popolare Europeo ha proposto un programma per garantire che l'Europa sia preparata ad affrontare il futuro concentrandosi sulla crescita economica, su una sostenibilità pragmatica, su una politica estera e di difesa comune, ma, soprattutto, per ristabilire un rapporto di fiducia tra l’Ue e i suoi cittadini.
Forza Italia è l’unico partito italiano a far parte della grande famiglia del PPE e la nostra visione dell’Europa si esprime nelle parole chiare del nostro segretario nazionale e vicepremier Antonio Tajani che ha ribadito come abbiamo bisogno di una Europa più efficace ed efficiente, in grado di centrare gli obiettivi utili per suoi cittadini. In questo scenario, Forza Italia, alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno, è l’unico voto utile per dare all’Italia più forza e credibilità in Europa.
È importante ricordare che Forza Italia è l'unico partito percepito dagli elettori moderati come un movimento responsabile e capace, che può ricevere fiducia anche dai disaffezionati alla politica, da chi si è rifugiato nell'astensionismo in attesa di una proposta che lo possa rappresentare. Siamo una forza che sa aggregare, concreta, rassicurante. Una forza che porta avanti idee e progetti per un’Italia protagonista.
Link per leggere il programma PPE-Forza Italia “CON NOI AL CENTRO DELL’EUROPA”: https://www.salvatoredemeo.eu/pdf-con-noi-al-centro-dell-europa
Link per leggere il “MANIFESTO” del PPE approvato al Congresso di Bucarest: https://www.epp2024.eu/_files/ugd/8e086a_1f2f80e365d34cd386bd2343fa427c99.pdf
DIRETTIVA BOLKESTEIN: PER UNA CORRETTA APPLICAZIONE RICORDIAMO I SUOI OBIETTIVI
Negli ultimi anni si è tanto parlato della direttiva Bolkestein, cosiddetta direttiva servizi, e l’acceso dibattito politico, spesso caratterizzato da toni populistici, ci ha fatto perdere di vista gli obiettivi ed i principi ispiratori della direttiva stessa. La discussione è sempre stata fagocitata dal tema della “concorrenza”, tradotto esclusivamente nella necessità di mettere a bando le concessioni esistenti e alimentando nell’opinione pubblica una percezione negativa degli imprenditori balneari.
Tralasciando la definizione di “servizi”, nel cui ambito, a mio avviso, non rientrerebbero le concessioni demaniali in quanto consistenti nel solo affidamento di una porzione del demanio, credo sia necessario, soprattutto in questa fase di interlocuzione tra il governo italiano e la Commissione europea, ritornare ad evidenziare i principi e gli obiettivi di questa direttiva.
Questo è stato il motivo dell'incontro, tenutosi a Bruxelles ed in contemporanea a Roma, organizzato da Forza Italia in collaborazione con Assobalneari Italia e Base Balneare, mettendo in evidenza come l’UE, con tale provvedimento, ha inteso promuovere e favorire una maggiore competitività delle imprese, la creazione di un maggior numero di posti di lavoro, una maggiore sostenibilità ambientale, un miglioramento della qualità della vita, una riduzione del prezzo a favore del consumatore.
In realtà il tema della “concorrenza” nella direttiva viene richiamato solo nel caso in cui ci sia la “scarsità” della risorsa. Oggi purtroppo, a causa del mancato recepimento della direttiva da parte dell’Italia, c’è un vuoto normativo che ha generato non solo una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, ma un enorme contenzioso nazionale ed europeo che ha messo in evidente difficoltà gli Enti locali, preposti alla definizione delle procedure di affidamento delle concessioni, e ha determinato una complessiva situazione di incertezza e confusione che non sta giovando a nessuno, ma, soprattutto, sta incidendo negativamente sulla nostra offerta turistica a causa dello scarso interesse degli imprenditori balneari ad investire.
Allo stato attuale dobbiamo prendere atto che il Governo, dopo a anni di immobilismo, ha presentato alla Commissione europea uno studio attestante la scarsità della risorsa, condizione che nella corretta applicazione della direttiva smentisce una lettura della direttiva limitata solo al tema della concorrenza e quindi alla messa a bando delle concessioni esistenti. È chiaro che la semplice dimostrazione della scarsità della risorsa non è sufficiente ad ottemperare al recepimento della direttiva in questione, ma è necessario definire un complessivo quadro normativo nazionale in coerenza con la direttiva stessa.
A riguardo, rilevata la procedura di infrazione in corso, credo che il nostro Governo, con determinazione, stia ben operando sia nel rispondere all’eccezione “qualitativa” sollevata dalla Commissione europea sulla nostra mappatura della risorsa sia nel definire un quadro normativo nazionale che ponga fine ad una querelle nella quale è in gioco il destino di oltre 10 mila aziende operanti, in piena legittimità, su circa 8000 km di coste italiane, con migliaia di posti lavoro.
Alla luce dei principi e degli obiettivi della Bolkestein, volendo considerare anche la concorrenza e rilevata la scarsità della risorsa, mi chiedo se la corretta applicazione della direttiva si raggiunga semplicemente mettendo a gara le attuali concessioni, sostituendo quindi un operatore balneare con un altro o lasciando lo stesso in caso di aggiudicazione, oppure definendo un quadro normativo certo con cui mettere a bando, ove possibile, nuove porzioni del demanio e dando la possibilità a chi è già concessionario di fare investimenti per migliorare il demanio e dare un valore aggiunto all’offerta turistica.
Forza Italia, in Italia e in Europa, continuerà a sostenere l’azione del governo affinché si proceda all’applicazione della direttiva nel rispetto di tutti i suoi principi e obiettivi.
IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA IN EUROPA: LA VISIONE DEL PPE
Con l’obiettivo di presentare e condividere insieme agli agricoltori la risposta del Partito Popolare Europeo alle sfide che attendono l'agricoltura europea, il PPE e Forza Italia hanno organizzato, lo scorso 15 aprile a Roma, la conferenza dal titolo: "Il futuro dell'agricoltura In Europa: la visione del PPE" invitando esponenti illustri del mondo imprenditoriale agricolo e relatori di eccellenza. L’impegno del Partito Popolare Europeo nei confronti di tutto il comparto agricolo è sempre stato costante e volto ad una politica agricola più forte, concreta e resiliente.
Il nostro scopo principale è, e continuerà ad essere, la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza e l'autonomia alimentare, ma sempre ragionando al fianco degli agricoltori, agevolando una politica agricola innovativa, sostenuta da finanziamenti adeguati, soprattutto per le piccole e medie imprese, giovani ed a conduzione familiare. In questo momento delicato per tutto il settore, è necessario rafforzare il legame con gli agricoltori rinnovando l’alleanza tra agricoltura e ambiente.
La visione di Forza Italia e del PPE sul futuro dell'agricoltura è chiara: dobbiamo affrontare queste sfide insieme ai nostri agricoltori, promuovendo modelli di produzione sostenibili da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, economico e produttivo. L’agricoltura in Europa, così come ogni settore della nostra economia, ha bisogno di modernizzarsi e riformarsi, ma Forza Italia afferma chiaramente che c’è la necessità di modernizzare l’agricoltura con gli agricoltori non contro gli agricoltori perché essi sono alleati dell’ambiente e non avversari.
In questo contesto, crediamo anche che nuovi investimenti e, in particolare, investimenti nelle tecnologie di adattamento climatico siano un fattore chiave per il futuro del settore agricolo in tutti gli Stati Membri. L’agricoltura è un settore di importanza strategica e ogni singolo agricoltore contribuisce a rendere l’UE più forte. Secondo i recenti dati Eurostat, ci sono attualmente 9,1 milioni di aziende agricole che impiegano una forza lavoro di circa 17 milioni di persone. Nonostante questi dati, siamo consapevoli dell’allarmante fenomeno del debole ricambio generazionale in agricoltura. Per questo motivo è necessario rendere le zone rurali più attraenti per i giovani perché senza di loro la professione agricola, il settore e la vita nelle zone rurali sono destinati a scomparire. L’Ue deve impegnarsi a lavorare correggendo questa tendenza e garantendo la coerenza tra le misure locali, nazionali ed europee per i giovani agricoltori. Ritengo fondamentale, inoltre, tutelare le eccellenze europee, soprattutto quelle Made in Italy.
INSIEME IN EUROPA 2024: RIPARTE LA MIA CORSA AL PARLAMENTO EUROPEO
La scelta di candidarmi nuovamente al Parlamento europeo, nelle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno, nasce dalla volontà di dare seguito a quanto fatto finora, ma anche dalla ferma convinzione che non possiamo fare a meno dell’Europa e che dobbiamo avere la forza di migliorarla e renderla più vicina e concreta. È stato importante e significativo per me iniziare e lanciare ufficialmente la mia campagna elettorale da Fondi, mia città natale dove sono stato consigliere, assessore e sindaco per 20 anni fino al 2019, quando sono stato eletto europarlamentare.
L’incontro tenutosi sabato 27 aprile, in un Palazzetto dello Sport con la presenza di oltre duemila sostenitori, ha dato il via ufficiale alla mia campagna elettorale, ma è stata anche l’occasione per presentare la visione di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo di un’Europa di cui sempre più c’è bisogno, pur nella consapevolezza di dover rivedere alcuni suoi approcci ideologici. Insieme a me, ad alternarsi sul palco, il sen. Claudio Fazzone, promotore e animatore dell’evento, il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Segretario Nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, l’onorevole Deborah Bergamini ed il sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto.
La sfida delle prossime elezioni europee deve vederci tutti coinvolti, me per primo, nel sostenere i principi ed i valori di Forza Italia per essere ancora più forti nel Partito Popolare Europeo e poter rappresentare maggiormente l’Italia in Europa. È importante rivendicare la nostra identità politica quale partito ispirato ai valori della tradizione liberale, cristiana, garantista, europeista e atlantista. Gli obiettivi di Forza Italia e PPE sono i miei obiettivi e sono gli obiettivi di tanti cittadini. Per questo sono certo che ci aspetterà una campagna elettorale importante ed impegnativa, ma, insieme, possiamo costruire un'Europa più giusta, inclusiva e sostenibile per tutti noi.
Possiamo fare la differenza: INSIEME IN EUROPA 2024.
INTERVISTE E RASSEGNA STAMPA
Qui potrai guardare tutte le mie interviste, i miei interventi al Parlamento europeo a Bruxelles, in plenaria a Strasburgo e nelle varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Potrai, inoltre, ascoltare i miei podcast e leggere la rassegna stampa con gli articoli di giornale che mi riguardano.
INTERVENTI / INTERVISTE
WEB
GIORNALI
DIRETTIVA “CASE GREEN”
Il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sulle case green per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, con 343 voti favorevoli, 216 contrari e 78 astenuti. Il testo stabilisce che gli edifici raggiungano almeno la classe energetica “E” entro il 2030, la calsse “D” entro il 2033 e puntino alla neutralità energetica entro il 2050.
La delegazione di Forza Italia, nonostante il testo sia stato emendato e migliorato rispetto alla proposta inziale della Commisione europea, ha votato contro perché continua ad essere eccessivamente ambizioso rispetto alle peculiarità del patrimonio edilizio italiano, completamente diverso rispetto a quello di altri Paesi europei. Gran parte del nostro patrimonio edilizio, infatti, è rappresentato da edifici di una vetustà di gran lunga superiore ad altri Stati membri e spesso concentrata nei centri storici dove la rigorosa vincolistica e tutela richiede procedure lunghe, complesse e costose per poter realizzare gli interventi di efficientamento.
In questo siamo fiduciosi che il Governo italiano nella proposta di piano da presentare a Bruxelles, tenga conto di questa specificità e riesca a negoziare una tempistica adeguata e non stringente. La proposta approvata risulta poco pragmatica e soprattutto non prevede risorse economiche che consentano agli stati membri di accompagnare questo processo di efficinetamento energetico. Dando il via libera alla Direttiva sul rendimento energetico degli edifici, il Parlamento europeo ha posto obiettivi sicuramente condivisibili in tema ambientale, ma, allo stesso tempo, è evidente che mette in difficoltà i tanti proprietari che, in questa straordinaria fase di congiuntura economica e sociale, per insufficienza delle risorse finanziarie e di sostegni pubblici, non riusciranno ad adeguare le proprie abitazioni entro la scadenza prevista con una contestuale svalutazione del valore immobiliare.
Come ha sempre ribadito a suo tempo il Presidente Berlusconi, per noi di Forza Italia la casa è sacra e non possiamo accettare una proposta che, di fatto, determina una diminuizione di valore di un bene che i cittadini hanno già pagato e mantenuto con molti sacrifici. Preoccuparsi della salute dell’ambiente è indubbiamente importante, ma lo è anche preoccuparsi delle tasche dei cittadini europei.
REVISIONE DEL REGOLAMENTO PER LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE DEI PRODOTTI, BENE PER TUTELA E QUALITÀ DEL MADE IN ITALY
Con il voto favorevole al nuovo Regolamento Ue sulle indicazioni geografiche di vini e prodotti agricoli il Parlamento europeo ha rafforzato la tutela e la competitività dei prodotti agroalimentari di qualità di tutti gli Stati membri, ma, soprattutto, dell’Italia, considerato che vantiamo il maggior numero di prodotti IG e DOP. Le indicazioni geografiche non sono solo un marchio commerciale, ma strumenti di garanzia dell'autenticità e della qualità dei prodotti alimentari tradizionali in quanto certificano l'origine controllata e il legame del territorio alle caratteristiche del prodotto.
Il nuovo regolamento introduce importanti novità per rafforzare la tutela di questi prodotti, tra cui l’obbligo di indicare sull'etichetta il nome del produttore e l’origine della materia prima principale, ma, soprattutto, il divieto di utilizzo improprio delle Indicazioni Geografiche nazionali o la registrazione di nomi simili a DOP o IGP.
Questa norma, fortemente sostenuta da Forza Italia, mira a proteggere le eccellenze italiane come il prosecco, la mozzarella e il Parmigiano Reggiano, famosi in tutto il mondo per la loro qualità, ma sempre più oggetto di casi di contraffazione. Le nuove norme permetteranno anche ai consumatori di fare scelte chiare negli acquisti di prodotti genuini e legati al territorio con un impatto positivo sull'ambiente e sulle economie locali.
L’approvazione di questo Regolamento, in un periodo in cui si registrano forti tensioni tra le istituzioni europee ed il mondo agricolo, dimostra come le politiche europee possano concretamente beneficiare il settore valorizzando il lavoro dei produttori e favorendo nuove opportunità di crescita.
LEGGE RISPRISTINO SULLA NATURA: LA COERENZA DI FORZA ITALIA CONTRARIA AD UN APPROCCIO IDEOLOGICO
Qualche settimana fa, il Parlamento europeo si è espresso in merito alla legge sul ripristino della natura. La nuova legge approvata fissa l'obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell'UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi entro il 2050 e segna una notevole distanza tra il Parlamento Europeo e gli agricoltori in un momento in cui sarebbe stato doveroso, invece, tendere una mano in aiuto, richiesta a gran voce da tutto il comparto europeo. Ancora una volta, insomma, si è deciso di credere nella salvaguardia dell'ambiente penalizzando pesantemente gli agricoltori.
Il Ripristino della Natura, infatti, non rappresenta un traguardo significativo per l’ambiente né una base solida per il futuro, bensì solo un modo brutalmente ideologico di affrontare la perdita di biodiversità e la protezione dell’ambiente, assumendo posizioni che allontanano le possibili soluzioni e alimentano ulteriormente le difficoltà. Non si potrà salvaguardare l’ambiente limitando la disponibilità di terreni per gli agricoltori o vietando interventi sui percorsi fluviali.
Come Forza Italia e Partito Popolare Europeo, a Bruxelles abbiamo sempre espresso un forte dissenso verso questa normativa affermando che essa comporterà gravi perdite economiche per gli agricoltori e i pescatori mettendo a rischio le catene di approvvigionamento europee, aumentando i prezzi dei prodotti alimentari per i consumatori e ostacolando lo sviluppo delle energie rinnovabili. Il nostro voto contrario era mirato proprio a proteggere un comparto, come quello agroalimentare europeo, da un possibile aumento di importazioni di prodotti dai Paesi terzi, spesso nocivi sia per la sicurezza alimentare sia per la protezione dell’ambiente.
Sicuramente gli ecosistemi in cattive condizioni vanno ripristinati, ma dopo l'ascolto delle esigenze di tutti gli interessati e attraverso la realizzazione di un nuovo Regolamento che potesse raggiungere diversi obiettivi importanti come la promozione della biodiversità, il supporto nella lotta contro i cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare. Ad oggi, questo voto inasprisce ancor di più gli animi di chi sta lottando per il proprio lavoro e per la propria dignità.
LA MIA SODDISFAZIONE PER ESSERE STATO CONSIDERATO TRA GLI EURODEPUTATI EMERGENTI E TRA QUELLI PIU’ INFLUENTI DELL’UE
Nelle scorse settimane ho ricevuto due importanti riconoscimenti per la mia attività parlamentare. Il primo da parte dell’autorevole sito “Ue Matrix” che in ogni legislatura effettua una classifica dei deputati europei più influenti nelle varie aree tematiche di loro competenza e mi ha assegnato la prima posizione tra i deputati che si occupano di affari istituzionali e costituzionali. Il secondo, invece, da parte della rivista “The Parliament Magazine” che, alla fine di ogni mandato, assegna un premio alle varie categorie di deputati che si sono contraddistinti per la loro attività e sono risultato tra i 20 eurodeputati, al primo mandato, che sono stati definiti “emergenti” nel panorama europeo.
Sia il primo che il secondo riconoscimento sono il frutto di una valutazione complessiva e comparata tra deputati in cui si tiene in considerazione l’appartenenza politica, il ruolo nelle Commissioni parlamentari, la presenza nei dibattiti e nelle votazioni, il ruolo di relatore o relatore ombra nella presentazione delle relazioni, la capacità di interagire con gli altri colleghi.
Sicuramente la mia appartenenza al gruppo del PPE è stata un elemento determinante in considerazione che il partito è la prima famiglia politica, con il maggior numero di deputati, e quindi il soggetto con cui si è maggiormente influenti nella determinazione di una decisione legislativa. Allo stesso tempo, la presidenza della Commissione parlamentare per gli Affari Costituzionali, al mio primo mandato, è stata altrettanto determinante per essere stato impegnato, anche come relatore, nella modifica del Regolamento del Parlamento e nella Revisione del Trattati.
Questi riconoscimenti sono motivo di grande soddisfazione per me e per tutti i miei collaboratori, ma, soprattutto, credo che lo siano per tutte le persone che nel 2019 mi hanno sostenuto con la loro fiducia eleggendomi come loro rappresentante in Europa e per tutti quelli che, ancora oggi, continuano a sostenermi.
Questi riconoscimenti mi danno ancora più forza e determinazione a continuare questa esperienza in un'Europa che va migliorata, giorno dopo giorno, con azioni concrete che impattino positivamente sulla vita di tutti.
LINK PER LEGGERE LA CLASSIFICA “UE MATRIX” E LE MOTIVAZIONI:
LINK PER LEGGERE LA CLASSIFICA “THE PARLIAMENT MAGAZINE” E LE MOTIVAZIONI:
CONGRESSO DI BUCAREST, PPE CON FORZA ITALIA RUOLO DETERMINANTE IN EUROPA
Il Congresso del Partito Popolare Europeo che si è tenuto a Bucarest, lo scorso 6 e 7 marzo, è stato l’occasione per confrontarsi sui grandi temi europei e condividere il “Manifesto” del partito in cui abbiamo riportato i nostri principi ed i nostri obiettivi per la campagna elettorale delle prossime elezioni europee. Hanno partecipato al congresso oltre 80 partiti nazionali provenienti da 44 Paesi, con la presenza di 15 capi di Stato o di governo e la delegazione di Forza Italia è stata guidata dal nostro segretario nazionale, vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che al suo arrivo e per i suoi due interventi sulla politica estera è stato fortemente apprezzato da un lungo e calorosissimo applauso a testimonianza della sua autorevolezza e credibilità internazionale.
La convinta partecipazione di Forza Italia al congresso di Bucarest, evidenziata più volte dai vertici del partito, confermano che siamo l’unica forza politica da sostenere alle prossime elezioni europee per dare più voce all’Italia in Europa e per rendere il nostro Paese sempre più protagonista e propositivo nell’affrontare soluzioni concrete sui vari temi in discussione.
Il PPE ha ribadito la sua centralità in Europa confermandosi l’unica forza politica moderata, liberale, riformista ed europeista che guarda al futuro con ambizione, in grado di frenare contemporaneamente le tendenze euroscettiche e gli approcci ideologici dei partiti di destra e di sinistra. Abbiamo approvato all’unanimità un “Manifesto” nel quale abbiamo presentato una visione politica dell'Unione europea, capace di individuare soluzioni concrete ed essere vicina ai cittadini e alle imprese.
Tra i nostri obiettivi, infatti, c’è quello di svolgere un ruolo determinante nel perseguire una necessaria e reale transizione verde e digitale, basata su approcci pragmatici anziché ideologici, l’impegno per la costruzione di una politica estera e di difesa comune con cui definire anche un nuovo patto sull'immigrazione che dimostri una vera solidarietà tra tutti gli Stati membri, lavorare per ottenere un patto di stabilità economica che favorisca la crescita e la competitività degli Stati, favorire sempre più la piena autonomia dell’Europa per essere credibile e autorevole nello scenario globale, procedere alla revisione dei Trattati per cambiare quelle regole che ad oggi hanno rappresentato un ostacolo alle effettive potenzialità dell'Europa.
Alla conclusione dei lavori il Congresso ha indicato Ursula von der Leyen quale candidata del PPE alla presidenza della Commissione Europea affidandole il “Manifesto” come documento programmatico di riferimento per la prossima legislatura.
LINK PER LEGGERE IL “MANIFESTO" DEL PPE: https://www.epp2024.eu/_files/ugd/8e086a_1f2f80e365d34cd386bd2343fa427c99.pdf
FORZA ITALIA, LA VOCE DELL’ITALIA IN EUROPA
I prossimi 8 e 9 giugno tutti i cittadini italiani saranno chiamati a votare i propri rappresentanti al Parlamento europeo. Questa elezione arriva in un momento storico molto particolare in cui l’Europa deve necessariamente essere protagonista nella mediazione per la pace, tutelando i propri confini e i propri interessi, ma, soprattutto, dimostrando una forte vicinanza verso tutti i cittadini. Questo è un momento delicato e le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo saranno fondamentali per dare all’Ue un rinnovato slancio, più ambizioso e concreto. In questo scenario Forza Italia, unico partito politico italiano della grande famiglia del Partito Popolare Europeo, si presenta con un’idea chiara di un’Europa che deve saper ritrovare le ragioni dello stare insieme in modo concreto e, soprattutto, ascoltando la voce e le esigenze dei cittadini e delle imprese.
Queste le priorità di Forza Italia in Europa:
- Un’Europa più vicina ai cittadini;
- Alleanza tra agricoltori e ambiente per la nostra sicurezza alimentare;
- Politiche ambientali pragmatiche e non ideologiche;
- Tutela del Made in Italy;
- No al Nutriscore e No al cibo sintetico;
- Riforma dell’Ue per rispondere alle sfide presenti e future;
- Una politica estera e di difesa comune per un’Europa forte e sicura;
- Meno burocrazia per un’economia più forte;
- Lotta alle discriminazioni per una società più inclusiva;
- Sì all’intelligenza artificiale, ma al servizio dell’uomo.
È importante rivendicare la nostra identità politica sottolineando come Forza Italia sia l’unico partito ispirato ai valori della tradizione liberale, cristiana, garantista, europeista e atlantista. Ci aspettano sfide decisive e per questo sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 sarà importante esprimere un voto utile a favore di Forza Italia per dare alla nostra Italia più forza e credibilità in Europa.
LINK PER LEGGERE O SCARICARE LA MIA PUBBLICAZIONE “FORZA ITALIA, LA VOCE DELL'ITALIA IN EUROPA”:
https://www.salvatoredemeo.eu/forza-italia-la-voce-dellitalia-in-europa/
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DIECI SETTORI IN CUI L’EUROPA POTREBBE FARE DI PIÙ PER TUTTI NOI
Da un recente studio si rileva che l'Europa ha identificato dieci settori chiave in cui potrebbe intervenire per migliorare la vita dei cittadini e affrontare le sfide globali come i cambiamenti climatici, i conflitti geopolitici, l'erosione dei principi democratici e le disuguaglianze sociali.
Una risposta collettiva, infatti, potrebbe generare benefici fino a 3.000 miliardi di euro all'anno per l'UE, circa il 18% del PIL dell'UE corrispondenti a circa 6.700 euro all'anno per ogni cittadino.
Questi i dieci settori:
Mercato Unico e Trasporti: Eliminare ostacoli normativi significherebbe un risparmio fino a 1.400 EUR a persona, migliorando l'integrazione del mercato unico e riducendo la burocrazia.
Trasformazione Verde: Accelerare la trasformazione dei sistemi energetici verso la neutralità carbonica entro il 2050 potrebbe generare un risparmio fino a 980 EUR a persona, con l'introduzione del prezzo del carbonio e il sostegno ai gruppi sociali vulnerabili.
Trasformazione Digitale: Sostenere la digitalizzazione delle PMI farebbe risparmiare fino a 860 EUR a persona, facilitando l'accesso a finanziamenti e competenze necessarie.
Occupazione e Coesione: Migliorare la spesa per la coesione porterebbe a risparmiare fino a 750 EUR a persona, riducendo le disuguaglianze regionali e affrontando lo spopolamento nelle zone rurali.
Unione Economica e Monetaria: Una gestione responsabile delle risorse di bilancio potrebbe farci risparmiare fino a 720 EUR a persona, aumentando gli investimenti e coinvolgendo il Parlamento nelle decisioni economiche.
Parità di Genere e Diritti Civili: Promuovere la parità di genere ci farebbe risparmiare fino a 630 EUR a persona, attraverso il sostegno finanziario per chi fornisce assistenza non retribuita e investimenti in strutture di assistenza.
Salute: Con una politica sanitaria comune risparmieremmo fino a 460 EUR a persona, con servizi sanitari essenziali disponibili a tutti e programmi di promozione della salute.
Azione Esterna e Difesa: Creare una forza di difesa comune potrebbe generare un risparmio fino a 380 EUR a persona, razionalizzando la spesa e massimizzando l'efficacia.
Giustizia e Stato di Diritto: Combattere la corruzione significherebbe risparmiare fino a 340 EUR a persona, aumentando le risorse per le agenzie anticorruzione e garantendo la trasparenza.
Ricerca, Istruzione e Cultura: Potenziare gli investimenti in ricerca e cooperazione su scala europea potrebbe darci un risparmio fino a 180 EUR a persona, migliorando il vantaggio competitivo in settori strategici.
Queste azioni potrebbero migliorare significativamente la vita dei cittadini europei e portare l’Europa ad affrontare le sfide emergenti senza richiedere modifiche ai Trattati. Ognuno di questi settori, infatti, offre un potenziale significativo per affrontare le sfide emergenti al meglio e guardare al futuro in modo lungimirante, ambizioso e concreto.
I GIOVANI E L’EUROPA: TUTTE LE OPPORTUNITA’
Per i giovani l’Europa deve continuare a lavorare in maniera lungimirante e concreta. Diversi sondaggi, su tutti la Conferenza sul futuro dell’Europa, infatti, hanno evidenziato come i giovani europei percepiscano l'Europa non più così lontana, ma bisognosa di essere rinnovata e di essere avvicinata ad essi. Mentre alcuni, infatti, vedono nell'UE una possibilità di futuro prospero, altri sono preoccupati per tensioni nazionali e incertezze economiche.
C’è la richiesta di un'Europa più inclusiva e orientata al benessere sociale, che offra opportunità per tutti.
Tanto si chiedono cosa faccia di concreto l’Europa per le sue nuove generazioni e come si avvicini fattivamente ad esse. Nel contesto dell'impegno dell'UE nei confronti dei giovani, è evidente il suo ruolo attivo nell'istruzione, nella formazione professionale e nello sport, con azioni mirate a sostenere, coordinare o integrare le politiche degli Stati membri. La Strategia dell'UE per la gioventù per il periodo 2019-2027 si concentra su tre settori chiave: mobilitare, collegare e responsabilizzare i giovani. Questa strategia ha definito 11 obiettivi europei per i giovani, affrontando questioni trasversali che influenzano le loro vite.
Il dialogo tra Europa e giovani è un processo articolato che promuove la partecipazione attiva di essi nelle decisioni politiche dell’UE, attraverso consultazioni e attività organizzate a livello nazionale, coinvolgendo una vasta gamma di giovani, inclusi quelli con minori opportunità.
L'UE sostiene i giovani attraverso programmi strategici come il sistema di garanzia per i giovani, l'iniziativa per l'occupazione giovanile e Erasmus Plus, che offre opportunità di studio e formazione all'estero. Il 2022 è stato proclamato l'Anno europeo dei giovani per celebrare, sostenere e coinvolgere i giovani, in linea con la Strategia dell'UE per la gioventù. Numerose attività sono state coordinate per raggiungere questi obiettivi.
In Italia, il coordinamento dell'Anno europeo dei giovani è stato affidato al Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mira a supportare i giovani italiani attraverso diverse iniziative volte a mitigare gli effetti della disoccupazione giovanile e a valorizzare le nuove generazioni.
L'UE si impegna a ridurre la percentuale di giovani NEET (quelli che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi formativi) entro il 2030 offrendo altre iniziative come il Portale europeo per i giovani e tirocini presso le istituzioni europee.
Inutile nascondere che i giovani rappresentano il futuro per l’Europa e una scommessa per il nostro presente, investire su di essi significa investire per un’Europa più forte, lungimirante, innovativa e ambiziosa.
LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI È UN CAMPANELLO DI ALLARME PER L’EUROPA
Le proteste degli agricoltori in Europa sono un campanello di allarme che non va sottovalutato ed è urgente interrogarsi sulle motivazioni che hanno determinato questo forte risentimento nei confronti dell’Unione europea e, soprattutto, delle sue ambiziose e rigorose politiche ambientali del Green Deal che, va ricordato, sono state definite e approvate prima di eventi globali come la pandemia e i due importanti scenari di guerra in Ucraina e in Medioriente che hanno alterato il contesto economico e sociale del pianeta, ivi comprese le stesse strategie ambientali europee.
Questo è, in sintesi, il contenuto della nota che con tutta la delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo ha scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Era doveroso sottolineare che gli agricoltori protestano contro condizioni produttive assolutamente svantaggiose, ma anche contro chi negli anni li ha "demonizzati" e descritti come i nemici della natura ed i soli responsabili dei cambiamenti ambientali ignorando, invece, che essi hanno garantito e garantiscono ogni giorno la resilienza del nostro mercato alimentare, la sicurezza dei prodotti ed assicurano che le zone rurali e montane rimangano attive e popolate.
È evidente che l'insoddisfazione espressa in queste settimane dal settore agricolo è destinata ad allargarsi anche ad altri settori minacciando seriamente l'idea stessa di Europa, soprattutto in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. È importante che la Commissione abbia mostrato concretamente un segnale di apertura verso gli agricoltori, ma, a nostro avviso, è necessario estendere tale approccio a tutte le politiche in corso di definizione per evitare divisioni e strumentalizzazioni.
Le politiche ambientali, sebbene importanti e condivisibili, devono essere attuate con pragmatismo per ridurre il divario tra le istituzioni e il mondo produttivo. È essenziale che ogni strategia del Patto ambientale tenga conto delle sfide socioeconomiche e promuova la sostenibilità in tutti i suoi aspetti non solo ambientali, ma anche sociali ed economici.
Gli agricoltori sono i primi e più preziosi ambientalisti poiché sono consapevoli che i suoli degradati e le alterazioni dei cicli naturali influenzano le rese e la qualità dei prodotti. Quindi, in effetti, sono loro le prime vittime dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. È un grande risultato per il settore agricolo ottenuto da Forza Italia. Forza Italia è sempre stata accanto a tutto il settore produttivo agricolo italiano mostrando solidarietà agli agricoltori ed un concreto impegno ad ascoltare le loro difficoltà sostenendo un approccio incentrato sulla transizione energetica e la tutela dei settori produttivi, riconoscendo l'importanza della filiera agricola per la coesione sociale del continente. Un’ulteriore prova che Forza Italia compie azioni concrete, non parole, per sostenere gli agricoltori.
ANTONIO TAJANI SEGRETARIO NAZIONALE DI FORZA ITALIA
Il primo congresso di Forza Italia, senza la presenza di Silvio Berlusconi, ha proclamato il segretario del partito, Antonio Tajani, insieme ai quattro vicesegretari: Deborah Bergamini, Alberto Cirio, Roberto Occhiuto e Stefano Benigni.
Durante il suo discorso davanti ai rappresentanti e delegati provenienti da tutta Italia, Tajani ha reso omaggio a Berlusconi per la sua abilità nel costruire il futuro del partito ed ha delineato le priorità di Forza Italia in vista di un presente caratterizzato da un contesto storico difficile e di un futuro decisamente ambizioso.
Tajani ha ribadito l'unità del centrodestra, intervenendo su vari temi come quello della separazione delle carriere nella magistratura ed ha espresso rispetto per il ruolo della magistratura, criticando gli eccessi politici di alcune procure.
Ha condannato la mafia come il male assoluto e ha elogiato coloro che combattono la criminalità organizzata. Inoltre, ha sostenuto le privatizzazioni come strumento per migliorare l'efficienza economica e ha difeso il ruolo della famiglia tradizionale senza discriminazioni. Il segretario nazionale ha anche criticato Putin per la situazione di Navalny affermando il continuo impegno di Forza Italia per la pace.
Il discorso di Tajani ha messo in evidenza l'importanza della continuità politica, il sostegno al governo attuale e la determinazione nel combattere la criminalità promuovendo riforme economiche. A livello europeo e globale, invece, ha rafforzato l’importanza di essere parte integrante dell’Unione europea e di una visione democratica che tuteli la pace e la libertà.
Al segretario nazionale Tajani ed ai quattro vice segretari ho augurato un lavoro proficuo, fiducioso che con il loro impegno il partito sarà in grado di rappresentare efficacemente gli interessi del Paese e dei suoi cittadini.
CONGRESSO NAZIONALE DI FORZA ITALIA: I NOSTRI OBIETTIVI E LE NOSTRE SFIDE
Il 23 e 24 febbraio scorsi si è tenuto il Congresso Nazionale di Forza Italia a Roma, un evento che ha rappresentato un crocevia di idee innovative e riformiste per il nostro Paese con numerose proposte trattate per stimolare l'economia, sostenere le imprese e alleggerire il fardello fiscale che grava su famiglie e aziende riducendo le aliquote fiscali, il numero di tributi e velocizzando gli adempimenti. Si è lavorato su riforme fondamentali per il bene degli italiani e per la competitività del nostro sistema Paese a livello internazionale.
Il Congresso è stato l’occasione anche per riaffermare gli obiettivi e i valori del partito, ma, soprattutto, ha lanciato la nuova visione di Forza Italia. Come ha più volte affermato il nostro segretario nazionale, Antonio Tajani, Forza Italia si sta impegnando per offrire risposte concrete ai cittadini perché ci attendono numerose sfide, ma siamo dalla parte giusta: quella degli italiani.
È lecito dire adesso che anche gli italiani sono dalla parte di Forza Italia: un sondaggio riportato recentemente da “La Repubblica”, infatti, dà il partito azzurro al 10%, una crescita significativa che premia la coerenza e il lavoro di tutti, soprattutto del nostro presidente Berlusconi che ha avuto il merito di costruire una classe dirigente capace di poter portare nel futuro Forza Italia, con i suoi valori e i suoi principi. Un movimento politico, ma anche una grande comunità di persone. Donne e uomini capaci, che hanno dalla loro la forza delle idee e l’amore per la libertà.
Durante il Congresso significativi sono stati gli interventi del leader del PPE, Manfred Weber, della Presidente Ursula von der Leyen e della Presidente Roberta Metsola che, oltre ad elogiare il neo segretario nazionale Antonio Tajani per la sua leadership, hanno sottolineato il ruolo fondamentale di Forza Italia nel contesto europeo e la grande eredità di Silvio Berlusconi, convinto sostenitore dell’Unione europea, dei suoi principi e valori ispiratori.
Forza Italia sa che il nostro futuro sarà caratterizzato da traguardi ambiziosi verso i quali bisognerà puntare con determinazione e ambizione partendo subito dalle prossime elezioni europee dove c’è bisogno di una forza politica seria, credibile, affidabile e responsabile. Forza Italia, è giusto sempre ricordarlo, è l’unico partito che fa parte della famiglia del Partito Popolare Europeo, il partito più grande al Parlamento di Bruxelles, e per questo sarà l’unico voto utile per dare più forza e più voce all’Italia in Europa.
INTERVISTE E RASSEGNA STAMPA
Qui potrai guardare tutte le mie interviste, i miei interventi al Parlamento europeo a Bruxelles, in plenaria a Strasburgo e nelle varie trasmissioni televisive e radiofoniche. Potrai, inoltre, ascoltare i miei podcast e leggere la rassegna stampa con gli articoli di giornale che mi riguardano.
INTERVENTI / INTERVISTE
WEB
GIORNALI
VIGILI DEL FUOCO: LA MIA INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL RICONOSCIMENTO DEL LORO RISCHIO AD ESPOSIZIONE AMIANTO
È sempre più alta la frequenza con cui i Vigili del fuoco sono esposti a rischi di contaminazione nello svolgere quotidianamente il loro lavoro. Questi, infatti, così come tutti coloro che si occupano delle attività di soccorso e spegnimento, sono a rischio di contaminazione da amianto e dalle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) durante le operazioni in edifici e strutture in cui tali sostanze sono presenti. Non è un mistero il fatto che l’esposizione a tali sostanze possa provocare gravi patologie come il mesotelioma, il cancro al polmone o al rene.
Purtroppo molte normative nazionali non prevedono le loro figure tra i soggetti colpiti dalle malattie professionali derivanti dall'esposizione ad amianto e alle sostanze Pfas escludendoli dai benefici previdenziali e dalle altre tutele previste in caso di inabilità. I soccorritori, infatti, intervengono indossando specifici dispositivi di protezione individuale (DPI), che possono comunque non essere sufficienti a proteggere dalle inalazioni di sostanze nocive. Inoltre, l'utilizzo di schiumogeni negli incendi può rappresentare un'ulteriore fonte di contaminazione.
La Direttiva del 2023 approvata dal Parlamento europeo prevede l'obbligo per gli Stati membri di attuare misure di tutela per l'esposizione all'amianto entro il 2025. Tuttavia, molte normative nazionali non prevedono i Vigili del fuoco tra i soggetti colpiti dalle malattie professionali derivanti dall'esposizione ad amianto e Pfas. Proprio per questo, le rappresentanze sindacali, in particolare la FNS CISL, hanno rappresentato la necessità di un riconoscimento dei Vigili del fuoco tra le categorie professionali esposte a rischio contaminazione da amianto e Pfas.
A tal proposito, insieme ai colleghi della delegazione di Forza Italia e del Gruppo del Partito popolare Europeo, ho posto un’interrogazione alla Commissione europea con risposta scritta al fine di sapere quali iniziative intendesse promuovere per uniformare in tutti gli Stati membri il riconoscimento della malattia professionale per i Vigili del fuoco derivante dall'esposizione all'amianto e al Pfas, anche nell'utilizzo di specifici DPI.
LA FORZA DELL’UNIONE: GLI EVENTI ORGANIZZATI PER AVVICINARE L’UE A TUTTI
In questi anni ho cercato di spiegare ai più scettici come l’Europa sia una grande opportunità per tutti e come tutti dobbiamo sentirci di farne parte integrante e attiva. A volte però, come spesso ho sottolineato, l’Europa viene percepita lontana, distante dalle necessità e dalle problematiche reali che abbiamo. Sicuramente ci sono state anche decisioni europee che non avevano un senso logico, ma spesso abbiamo assistito a dibattiti politici nazionali strumentalizzati e poco oggettivi sui temi europei.
Per questo motivo ho deciso di promuovere sui territori un dibattito che ho denominato “La forza dell’Unione”. Si tratta di una serie di incontri nei quali parlo di come viene finanziato il bilancio Europeo, delle regole del patto di stabilità, del MES, della Politica Agricola Comune, delle varie strategie ambientali connesse a quelle industriali, di politica estera, del patto per l’immigrazione, di Erasmus + e di ogni altro elemento mi venga chiesto di chiarire dai tanti partecipanti. Ovviamente nelle mie presentazioni non ho mai nascosto le varie criticità che l’Europa presenta e che, a mio avviso, vanno prima conosciute nel merito per capire come poterle superare.
La “Forza dell’Unione” intende rappresentare la necessità di dover rafforzare concretamente l’integrazione europea se vogliamo essere pronti ad ogni sfida e lo possiamo fare solo se coinvolgiamo i cittadini e rilanciamo il progetto europeo dal basso.
La più grande soddisfazione la sto avendo quando, alla fine degli incontri, molti partecipanti mi confermano di non aver avuto in passato la possibilità di entrare nel vivo di alcune tematiche europee che troppo spesso vengono declinate sull’onda dell’emotività del momento e sulla base di ragionamenti sommari ed eccessivamente semplificati in slogan.
In questi mesi continuerò a parlare di Europa e lo faccio nella consapevolezza che sia l’unico modo di spiegare l’importanza del prossimo appuntamento elettorale di giugno dove ognuno, con il suo voto, può e deve scegliere a chi affidare responsabilmente il compito di rappresentarlo in Parlamento.
La “Forza dell’Unione” perché insieme si può.
I MIEI IMPEGNI AL PARLAMENTO EUROPEO
Rappresentare a Bruxelles Forza Italia all’interno del Gruppo del Partito Popolare Europeo è stato per me un privilegio, ma anche un impegno quotidiano e costante nelle varie riunioni di Commissione, di Plenaria, del Gruppo. Riunioni in cui lavoro per dare voce ad ogni cittadino italiano, ad ogni impresa o associazione, ad ogni territorio. In questi anni ho sempre cercato di avvicinare i cittadini all’Europa, purtroppo percepita ancora troppo lontana anche per colpa di un dibattito politico nazionale nel quale sono stati evidenziati maggiormente gli aspetti critici rispetto a quelli positivi. È più facile raccontare e strumentalizzare le criticità che spiegare le opportunità.
Dal momento del mio insediamento in parlamento ho lavorato in modo particolare in commissione Agricoltura, affrontando vari temi tra cui il ruolo dei Mercati all’ingrosso nella filiera agroalimentare, la battaglia italiana contro il Nutriscore a difesa delle eccellenze Made in Italy, il Regolamento imballaggi che rischia di distruggere l’industria italiana del riciclo, oltre a stravolgere le nostre abitudini, la revisione del Regolamento per promozione del consumo di frutta e verdura nelle scuole.
Ho potuto seguire anche molte relazioni nelle Commissioni Industria e Mercato Unico dove ho più volte avuto il ruolo di relatore.
Sicuramente la mia attività parlamentare si è significativamente intensificata dopo l’elezione a presidente della Commissione affari costituzionali, ruolo che mi ha portato a lavorare sulla revisione del Regolamento di auto condotta dei parlamentari, all’indomani dei noti e gravi fatti del Qatargate, ma, soprattutto, sulla proposta di riforma dei Trattati che il Parlamento ha approvato lo scorso dicembre 2023.
Attualmente sono nel gruppo di lavoro per la proposta di modifica del Regolamento per il funzionamento del Parlamento, fortemente voluta dalla presidenza Metsola, per fare in modo che nella prossima legislatura ci siano regole più chiare e, soprattutto, una maggiore funzionalità del Parlamento.
Alle attività parlamentari ho sempre affiancato, con la stessa passione ed il medesimo impegno, anche le attività politiche sul territorio, incontrando amministratori locali, aziende o semplici cittadini per i quali ho rappresentato un punto di riferimento istituzionale e politico.
Inoltre, il presidente Berlusconi, su proposta dell’attuale Segretario nazionale, Antonio Tajani, mi ha nominato anche Responsabile Nazionale del Dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia permettendomi di conoscere un’altra Italia, quella al di fuori dei confini nazionali, rappresentata non solo dai 6 milioni di italiani iscritti all’AIRE, ma dagli oltre 50 milioni di italiani, di prima e seconda generazione, che hanno perso la cittadinanza o che non ne hanno fatto richiesta per le complessità normative e burocratiche ed hanno comunque continuato a rappresentare l’Italia con la loro laboriosità e creatività. Il Presidente Berlusconi ha sempre definito gli italiani all’estero i veri ambasciatori dell’Italia.
L’anno appena trascorso, è stato un anno intenso, ma ricco di impegni e soddisfazioni. Da poche settimane ne è partito uno nuovo, con grandi sfide all’orizzonte tra cui le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo previste per l’8 e il 9 giugno, nelle quali sarò nuovamente candidato con Forza Italia nella circoscrizione Italia centrale (Lazio, Umbria, Marche e Toscana) per proseguire in continuità il lavoro fatto in questi anni e rafforzare ancora di più la voce dell’Italia. Nessuno può mancare questo appuntamento che deve vederci necessariamente tutti protagonisti: io con voi, voi con me, tutti con determinazione e con ambizione per continuare ad essere insieme in Europa.
FORZA ITALIA, LA VOCE PIU’ IMPORTANTE DELL’ITALIA IN EUROPA
L’Europa sta vivendo un momento delicato e le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del prossimo 8 e 9 giugno saranno fondamentali per dare all’Ue un rinnovato slancio, più ambizioso e concreto. In questo scenario Forza Italia, unico partito politico italiano della grande famiglia del Partito Popolare Europeo, si presenta con un’idea chiara di un’Europa che deve saper ritrovare le ragioni dello stare insieme in modo concreto e, soprattutto, ascoltando la voce e le esigenze dei cittadini e delle imprese.
Tante le sfide cruciali a cui l’Europa deve essere in grado di rispondere in maniera coesa e risolutiva. Forza Italia è pronta a dare il suo contributo credendo fermamente nella necessità di politiche che promuovano una sostenibilità ambientale che non sia solo ideologica, ma che sappia aiutare concretamente la crescita e l’innovazione delle imprese. C’è bisogno di un Europa che sappia interrogarsi anche su ciò che non ha funzionato a partire da una possibile e necessaria revisione dei Trattati per garantire una maggiore reattività e resilienza a fronte di qualsiasi altra emergenza o sfida globale.
Forza Italia sostiene convintamente una politica agricola comune, vicina ai nostri agricoltori, che garantisca la sicurezza e l’autonomia alimentare, salvaguardando le eccellenze italiane del Made in Italy ed è da sempre promotrice di una cooperazione più stretta tra gli Stati membri finalizzata ad una politica estera e di difesa comune per affrontare le minacce alla sicurezza, la gestione delle migrazioni e per garantire la stabilità e la protezione dei cittadini europei. L’impegno di Forza Italia è anche nella promozione della coesione sociale, in una politica basata su valori di democrazia e rispetto per i diritti umani.
Ci aspettano sfide decisive e per questo sabato 8 e domenica 9 giugno sarà importante esprimere un voto utile a favore di Forza Italia: l’unica forza politica italiana che, insieme alla famiglia del PPE, è impegnata nel rafforzare l'Ue attraverso una guida responsabile e un impegno concreto, guardando al futuro con determinazione e fiducia, senza dimenticare le sue radici, mettendo al centro della sua azione politica i cittadini quale unica strada per avere un'Europa forte, prospera e ambiziosa.
I PROSSIMI MESI TRA ELEZIONI E OBIETTIVI
Il 2024 ci vedrà tutti impegnati in prima linea nel rafforzare gli obiettivi di Forza Italia cominciando proprio dall’appuntamento più importante: il Congresso Nazionale di Forza Italia programmato per il 23 e 24 febbraio. Sarà però, soprattutto, l’anno delle elezioni europee, previste l’8 e il 9 giugno.
L’obiettivo di Forza Italia, sulla scia di quanto lasciatoci in eredità dal presidente Berlusconi, è quello di costruire puntando al futuro, ma, soprattutto, è quello di fare di Forza Italia un grande punto concreto e ambizioso per milioni di italiani.
Viviamo un momento storico delicato e complicato in cui è fondamentale rafforzare la credibilità non solo dell’Italia, ma anche dell’Unione europea, sia all’interno degli Stati membri sia nello scacchiere globale se vogliamo recitare un ruolo da protagonista insieme alle grandi potenze.
La sfida delle prossime elezioni europee deve vederci tutti coinvolti nel sostenere i principi ed i valori di Forza Italia per essere ancora più forti nel Partito Popolare Europeo e poter rappresentare maggiormente l’Italia in Europa. È importante rivendicare la nostra identità politica quale partito ispirato ai valori della tradizione liberale, cristiana, garantista, europeista e atlantista.
Sono consapevole del grande lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, ma anche dell’impegno che continuerò e che continueremo a mettere in ogni campo e attività politica tenendo sempre a mente una citazione del presidente Berlusconi che condivido con voi come augurio ed esortazione per l’anno nuovo: “…andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione”.
L’8 e il 9 giugno, quando saremo chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento europeo, saranno date fondamentali per consolidare e rafforzare i valori di Forza Italia all’interno del PPE. Ci aspettano sfide ardue, ma decisive. Ci aspettano scelte difficili, ma risolutive. Ci aspettano obiettivi da centrare e altri da modificare. Ci aspettano mesi di lavoro e abnegazione, verso una sola, grande meta: insieme in Europa 2024.
A BRUXELLES FORZA ITALIA È IMPEGNATA PER UNA AGRICOLTURA GIUSTA E NON IDEOLOGIZZATA
Le proteste degli agricoltori in questi giorni rappresentano un campanello d'allarme che non va sottovalutato, ma anzi, ascoltato; un allarme che Forza Italia - PPE ha sollevato più volte a Bruxelles per sottolineare come gli ambiziosi obiettivi ambientali del Green Deal potranno essere raggiunti solo coinvolgendo gli agricoltori anziché andare contro di essi. Noi sosteniamo da tempo, infatti, che la transizione verde debba avvenire attraverso un processo graduale nel quale gli agricoltori non debbano sopportare ulteriori costi ed oneri burocratici, ma debbano essere aiutati per diventare sempre più protagonisti nella lotta ai cambiamenti climatici. Con questa consapevolezza, l'UE, tramite la PAC, si è impegnata a sostenere gli agricoltori italiani nel periodo 2021/2027 con un finanziamento significativo di circa 40 miliardi di euro per promuovere la biodiversità, migliorare la qualità delle produzioni, utilizzare le nuove tecnologie e promuovere le nostre eccellenze. Purtroppo, non possiamo ignorare come alcune strategie europee, riconducibili al Green Deal, pur avendo premesse ed obiettivi condivisibili, prevedano modalità attuative eccessivamente onerose e vengono sostenute da alcune forze politiche in modo teorico e ideologico. Tutti siamo a favore di azioni che garantiscano un ambiente migliore, ma noi di Forza Italia insistiamo su una sostenibilità "pragmatica" che non significa rinunciare agli obiettivi di sostenibilità ambientale, ma significa raggiungere, insieme agli agricoltori e all'intero sistema produttivo, una sostenibilità coniugata anche con gli aspetti economici, sociali e produttivi. L'errore più grande che si può commettere in questo senso è quello di risolvere le problematiche guardando la pagliuzza e non considerando minimamente la trave. Abbiamo l'obbligo assoluto di salvaguardare agricoltori e aziende da decisioni dissennate, figlie di ideologie avulse dalla reale condizione dell'agricoltura europea e italiana che si è già contraddistinta per buone pratiche ambientali ancor prima del famoso "patto verde". È necessario ricordare che Agricoltura e Ambiente non sono in contrapposizione, ma sono alleati perché il miglior amico dell'ecosistema è proprio l'agricoltore, una vera e propria sentinella ecologica e convinto sostenitore della regola della tripla A: Alleanza, Ambiente, Agricoltura.
30 ANNI DI FORZA ITALIA: GRAZIE PRESIDENTE
"L'Italia è il Paese che amo" – questo l’incipit che, 30 anni fa, il 26 gennaio 1994, caratterizzò il discorso della discesa in campo di Silvio Berlusconi e quello che poi ha formato il DNA di Forza Italia. Un patto con gli italiani, quello del Presidente, una promessa assolutamente mantenuta che segnò in maniera imprescindibile la politica liberale del centrodestra italiano. “Non voglio vivere in un Paese illiberale” – dichiarava Berlusconi – “governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare". Parole ambiziose che puntavano ai valori fondanti di Forza Italia per un Paese, come diceva spesso il Presidente Berlusconi, “più moderno, efficiente, ordinato e sicuro”.
In questi giorni festeggiamo 30 anni di traguardi, ma anche di difficoltà, di vittorie e di contestazioni che hanno segnato in maniera importante la storia della politica italiana. Tante sono le date importanti da ricordare in cui il nostro Presidente ha lasciato il segno nella storia: il G7 a Napoli nel 1994, il 28 maggio 2002 con la famosa stretta di mano tra Putin e Bush a Pratica di mare, esortata proprio dal presidente Berlusconi, passando per il discorso del Predellino ed a quello fatto al Congresso USA, fino al suo ultimo messaggio, il 6 maggio del 2023, poche settimane prima della sua scomparsa, in cui non è mancata la sua esortazione a tutti noi nell’impegnarci per un’Italia sempre libera e democratica.
Forza Italia è un partito vivo in cui c’è entusiasmo e l’idea di futuro che non dimentica però le proprie radici. Siamo il perno dell’azione di governo in Italia e la forza che in Europa è destinata a contare sempre di più poiché noi siamo l’unico partito italiano nella grande famiglia del Partito popolare europeo.
Come ha detto il nostro segretario nazionale, Antonio Tajani, dal palco della kermesse per i 30 anni dalla discesa in campo del nostro Presidente, “non esiste l'erede di Berlusconi, c'è un solo presidente. Ci sono tanti eredi e quelli siete voi”. Condivido in pieno questo pensiero: gli eredi di Berlusconi sono soprattutto i sindaci, i consiglieri, gli assessori, gli attivisti, i giovani, gli uomini e le donne che portano avanti quotidianamente i valori del nostro partito perché rappresentano essi stessi le sue fondamenta. Gli eredi di Berlusconi siamo tutti noi e noi abbiamo la responsabilità di proseguire sul cammino da lui tracciato, sulla base dei valori fondanti del nostro partito, impegnandoci ogni giorno a spiegare l’importanza di Forza Italia quale forza politica moderata e centrale nel panorama nazionale ed europeo.
In queste settimane di congressi in giro per la mia circoscrizione, ho avuto il piacere di vedere tanti volti nuovi, soprattutto giovani, che stanno dando maggior vigore e rinnovata ambizione al partito. Ora più che mai gli obiettivi di Forza Italia sono grandi e audaci per il nostro Paese, per tutti i nostri cittadini e le nostre imprese. Approfitto per rinnovare il mio personale in bocca al lupo a tutti i coordinatori e le coordinatrici provinciali eletti in queste settimane che, sono certo, rappresenteranno, con dedizione e competenza, i valori fondamentali del nostro partito.
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USO SOSTENIBILE DEI PESTICIDI, L’IPOCRISIA DI VERDI E SOCIALISTI IN EUROPA
Nei mesi scorsi in Parlamento c’è stata una lunga ed animata discussione sulla proposta del Regolamento “SUR” per l’uso sostenibile dei pesticidi. Dopo i vari passaggi nelle relative Commissioni competenti, il testo è arrivato in plenaria dove sono stati approvati molti emendamenti del Gruppo del PPE che hanno reso la proposta credibile e pragmatica nell’ottica di voler realmente raggiungere una riduzione ed un miglior utilizzo dei fitofarmaci. Purtroppo, il testo finale, emendato dalla maggioranza dei deputati, non ha visto alla fine un voto favorevole perché i gruppi dei “Verdi” e dei “Socialisti” lo hanno ritenuto troppo poco ambizioso rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea.
Sono del parere che il voto contrario del Parlamento sia stato un passo indietro sulla strada della sostenibilità. Credo, infatti, che la transizione verde debba essere giusta ed inclusiva e le emergenze ambientali debbano essere affrontate con gli agricoltori e non contro gli agricoltori. La proposta iniziale del Regolamento SUR prevedeva target irrealistici e misure che avrebbero messo a rischio anche l’intera sicurezza alimentare europea.
Il Gruppo del PPE ha espresso fin da subito le sue perplessità sul testo presentato dalla Commissione europea che mancava di pragmatismo e metteva a rischio il sistema agricolo europeo. Abbiamo cercato la via del dialogo senza trovare riscontro e, quando la maggioranza dei membri eletti ci ha dato ragione votando a favore di alcuni emendamenti che hanno reso il testo equilibrato e credibile, la sinistra ha reagito bocciando il testo, mettendo di fatto fine alla possibilità di vedere realmente una riduzione nell’uso dei pesticidi in un prossimo futuro.
Questo voto è una sconfitta per tutti, soprattutto per l’ambiente.
ETICHETTE PIÙ TRASPARENTI PER I CONSUMATORI
Nell’ottica di garantire i consumatori in acquisti responsabili e consapevoli di prodotti alimentari, recentemente l’Europa ha introdotto alcune novità.
Innanzitutto, entro il 2025 sarà obbligatorio per alcune tipologie di frutta e verdure inserire nell’etichetta il paese d'origine e, facoltativamente, anche la regione di produzione. Si tratta di una novità importante sia per garantire una maggiore trasparenza e informazione per i consumatori sia per permettere loro di sostenere l'agricoltura locale o prodotti di regioni specifiche per motivi di qualità o sostenibilità.
Inoltre, l’Europa ha deciso che sarà obbligatorio indicare in etichetta il Paese di provenienza del miele e questo inevitabilmente rappresenta un grande passo in avanti per la tutela del miele europeo, ma, soprattutto, italiano.
La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, di cui sono membro effettivo, si è riunita nelle scorse settimane per votare la proposta di modifica di una Direttiva che, tra gli altri, regolamenta proprio il comparto del miele. Tra le proposte approvate ci sono state anche quelle dei miei emendamenti relative all'etichettatura con cui ho chiesto che venga espressamente dichiarata la provenienza geografica del miele e le sue eventuali miscelazioni, soprattutto per proteggere i consumatori, assicurando che durante l'acquisto non siano ingannati, ma possano effettuare scelte informate.
L'obbligo di indicazione della provenienza del miele è una misura positiva che tutela non solo i consumatori, ma anche i produttori di miele contribuendo anche a ridurre le frodi alimentari e a garantire la trasparenza delle informazioni sugli alimenti.
Purtroppo, secondo un rapporto del marzo 2023, quasi la metà del miele importato in Europa è falso, cioè composto da sciroppo ricavato da grano, riso e barbabietola da zucchero. L'Italia è uno dei principali produttori di miele in Europa, ma la sua produzione è stata pesantemente colpita dal cambiamento climatico e dal caro energia. In tal senso, l'obbligo di indicazione della provenienza del miele rappresenta una tutela per i produttori italiani, che potranno competere in modo più equo con i produttori di miele di altri Paesi.