Devono sparire "Miss o Mrs" (signorine e signore) sostituite da un più generico "Ms". E anche le festività non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose, come il Natale, ma citate in maniera generica. Si dovrà dire, ad esempio, le "festività sono stressanti" e non più "il Natale è stressante". Così scrive Bruxelles nelle sue nuove linee guida per una "corretta comunicazione" nel documento dal titolo "Union of Equality".
Lo scopo della Commissione è portare "ogni persona in Ue ad avere il diritto di essere trattato in maniera eguale" senza riferimenti di "genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale".
La risposta - Gli eurodeputati di Forza Italia non sono d'accordo. "In un documento della Commissione Ue" si invitano i dipendenti "a non riferirsi espressamente al periodo natalizio e a non utilizzare solo nomi cristiani come "Maria o Giovanni" perché ritenuti lesivi delle diverse sensibilità religiose." Così gli eurodeputati Antonio Tajani, Isabella Adinolfi, Andrea Caroppo, Salvatore De Meo, Herbert Dorfmann, Fulvio Martusciello, Aldo Patriciello, Luisa Regimenti, Massimiliano Salini e Lucia Vuolo in un'interrogazione scritta alla Commissione Ue. Nel documento si chiede: "La Commissione intende modificare queste linee guida, nel rispetto delle radici cristiane dell'Unione europea?".
Le linee guida - Nel decalogo ci sono alcune raccomandazioni da usare sempre, a partire dal fatto di "non usare nomi o pronomi che siano legati al genere del soggetto e mantenere un equilibrio tra generi nell'organizzazione di ogni panel". Se si utilizza un contenuto audiovisivo o testimonianze, bisogna assicurarsi che "la diversità sia rappresentata in ogni suo aspetto, perciò non rivolgersi alla platea con le parole "ladies" o "gentleman" ma utilizzare un generico "dear colleagues". Quando si parla di transessuali "identificarli secondo la loro indicazione". Non si può usare la parola "the elderl"' (gli anziani) ma "older people" (la popolazione piu' adulta). Infine è obbligatorio parlare di persone con disabilità con riferimento prioritario alla persona (ad esempio al posto di "Mario Rossi è disabile" va utilizzato "Mario Rossi ha una disabilità").
La questione religiosa - Tra le regole ci sono anche riferimenti ad una "corretta" comunicazione in merito alle religioni. Ad esempio nel testo si consiglia, in qualsiasi contenuto comunicativo, di "non usare nomi propri tipici di una specifica religione". In merito alle festività la commissione chiede di "evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani". Con tanto di esempi: al posto di dire o scrivere "il Natale è stressante" l'esecutivo europeo invita ad utilizzare le parole: "Le festività sono stressanti".
Fonte: tgcom24.mediaset.it