Sono dei video “terra terra”, lo dice lo stesso titolo. L’obiettivo è proprio quello, produrre dei contenuti che riescano a rendere comprensibili a tutti, anche ai neofiti della sostenibilità, le sfaccettature del tema. Per riuscire nell’impresa raggiungendo il maggior numero di persone, il Parlamento Europeo è atterrato su Youtube grazie alla collaborazione con una serie di content creator che lavorano da sempre sulla piattaforma e con un seguito considerevole.
Il Parlamento Europeo in Italia e Youtube hanno lanciato il progetto «Terra terra: sostenibile è semplice» coinvolgendo 9 creators per produrre vademecum sull’ ambiente comprensibili anche ai neofiti
Così il progetto “Terra terra: sostenibile è semplice” lanciato appunto dal Parlamento Europeo in Italia e Youtube ha coinvolto nove youtuber con lo scopo di approfondire i molteplici aspetti della sostenibilità e di farlo in modo chiaro, creando una sorta di vademecum che toccasse i vari ambiti sui quali ognuno di noi può intervenire per ridurre il proprio impatto ambientale. E soprattutto di farlo nel minor tempo possibile, sfruttando la capacità dei creatori di contenuti digitali di realizzare dei prodotti interessanti ed efficaci per il proprio pubblico. Per questo motivo il Parlamento ha selezionato creator che già si occupassero di sostenibilità, che fossero credibili nel ruolo di divulgatori di buone pratiche e già degli esempi positivi da seguire. Ognuno di loro, dopo aver approfondito i grandi temi legati alla sostenibilità con il supporto di EIIS, l’Istituto Europeo di Innovazione per la sostenibilità, ha creato un video sul proprio canale affrontando le tematiche più urgenti legate al vivere sostenibile sul proprio. Ogni creator ha poi invitato le proprie community a condividere buone pratiche di attivazione individuale per la protezione della terra e a proporre le proprie idee alla Conferenza sul futuro dell’Europa attraverso la piattaforma Future.eu (qui il link).
Alcuni degli youtuber coinvolti nel progetto «Terra terra» del Parlamento Europeo in Italia: da sinistra, i creator Viaggiatori Ecologici, Naki e Xenia offwhite
Moda sostenibile e disastri ambientali
Lo scorso 10 dicembre, i creator si sono ritrovati al Parlamento europeo a Roma per confrontarsi con gli europarlamentari Brando Benifei, Mario Furore, Salvatore De Meo e Simona Bonafè e con un rappresentante dei panel di cittadini della Conferenza sul Futuro dell’Europa, a cui hanno potuto portare i propri messaggi e porre le domande della propria community. Così c’è Camilla Mendini, meglio conosciuta come Carotilla, che dalla Florida spiega in pochi punti come rendere il proprio armadio a prova di ambiente: dalla definizione di “fast fashion”, ai consigli sui siti dove rivendere i capi che non indossiamo più, fino alle fibre considerate più environment friendly ( non per forza un capo in 100 per cento cotone è davvero sostenibile, guardare per credere).
Per poi passare a Ruggero Rollini, creator e divulgatore scientifico che realizzato un video concentrandosi soprattutto sui disastri ambientali e su come questi siano influenzati dal cambiamento climatico. Il tutto supportato da ricerche e studi rigorosamente riportati nella descrizione del video, assieme a una serie di letture consigliate per approfondire.
Alimentazione consapevole, viaggi e Cop26
O ancora Matt The farmer e Bosco di Ogigia, alias: Matteo Fiocco e Francesca Della Giovampaola che spiegano come coltivare e quali atteggiamenti assumere per ridurre lo spreco di cibo, dall’orto alla tavola. Nel video che potete trovare sul canale di Bosco di Ogigia ci sono dodici suggerimenti che vanno dalla dieta vegetariana alla realizzazione del proprio compost. Mentre Matt The Farmer spiega come abbia reso ancora più sostenibile il proprio orto risolvendo il problema della siccità, con cui si è dovuto confrontare spesso, piantando sei alberi che proiettano la propria ombra sugli ortaggi. Tutti di facile comprensione e semplici anche da mettere in pratica. Mentre sui canali Youtube di Viaggiatori Ecologici, Naki e Xenia offwhite trovate video che affrontano il tema sotto l’aspetto delle istituzioni e dell’impegno quotidiano.
Tecnologia e ambiente
In ambito tecnologico, viene in soccorso dei consumatori digitali TechPrincess, alias Fjona Cakalli, che dalla sua postazione circondata da lucine led colorate offre suggerimenti pratici per trasformarsi in user consapevoli. Innanzitutto non salvare o conservare troppi dati, mail o immagini inutili in backup sui propri dispositivi , dal momento che conservarli richiede un consumo enorme di energia da parte dei data centre. Poi c’è il riciclo di accessori e dispositivi tecnologici, importante soprattutto per il recupero dei materiali che questi contengono senza doverli estrarre ex novo. L’ultimo consiglio riguarda la scelta corretta degli elettrodomestici seguendo le nuove linee guida dell’Unione Europea, scegliendo i prodotti che consumano meno, facendo un piccolo investimento sul futuro, o, per rimanere nell’ambito domestico, installare dei termostati intelligenti che riducono sprechi di energia e di denaro.
Cinque consigli dalla propria esperienza personale
«Non compro mai cibo confezionato. Cerco di prediligere lo sfuso o il bio, o vado dalla gastronomia locale. Secondo: compro usato, il vintage è diventato il mio mondo. Quando vado al mercato dell’usato mi sento a Disneyland. Anche in quel caso non compro all’impazzata. Poi ho preso l’abitudine di portare una borraccia con me, visto che a Roma, nella mia città, ci sono fontanelle ovunque. Quarto, mi chiedo sempre se quello che sto comprando mi serva davvero e quinto, mi chiedo sempre se quello che sto comprando arriva da dove credo io». Sono le cinque buone pratiche che mette in atto DariaalNaturale, alias Daria Falconi, che ha scelto di raccontare nel suo video realizzato per il progetto Terra Terra la propria esperienza personale, il passaggio da compratrice compulsiva ad attivista e creatrice di contenuti sulla sostenibilità.
Fonte: corriere.it