Non ci sono cibi buoni o cattivi, bisogna solo informare i consumatori sull’apporto in termini nutrizionali degli alimenti. A dirlo l’eurodeputato di Forza Italia (Ppe), Salvatore De Meo, che sta lavorando affinché in Europa il sistema ‘a semaforo’ del Nutriscore venga sostituito dal sistema ‘a batteria’ del Nutrinform battery. “Utilizza il semaforo, che dà intuitivamente ad alcuni prodotti il colore rosso che denota una immagine negativa”, e “classifica eccessivamente i cibi in buoni o cattivi” rischiando “di penalizzare i prodotti della dieta Mediterranea dove ci sono eccellenze dell’agroalimentare italiano”, ha aggiunto il politico laziale.
Per questo, “noi stiamo insistendo affinché” nell’Unione europea “ci sia, sì, una etichettatura armonizzata, ma che dia al consumatore la possibilità di fare una scelta responsabile e consapevole”, ha specificato De Meo. Il Nutrinform Battery non considera “il valore del prodotto su 100 grammi” cone il Nutriscore, ma quello che è il suo apporto nutriente all’interno del regime alimentare giornaliero. Questo è l’elemento che “differenzia il Nutriscore dal Nutrinform”, in sostanza, “ogni alimento ha una sua collocazione all’interno di un regime alimentare equilibrato” e con “l’immagine di una batteria” si dà l’idea del valore nutrizionale di un prodotto nel regime alimentare.