Dal 5 al 7 febbraio si è svolta a Berlino la Fruit Logistica 2025, la più importante fiera internazionale del settore ortofrutticolo che quest’anno ha ospitato circa 2600 espositori da oltre 90 Paesi. Il motto è stato "Fruitful Connections" evidenziando l'attenzione dell'evento nel promuovere partnership e collaborazioni significative all'interno del settore.

Durante i vari incontri che si sono tenuti e a cui sono stato invitato in qualità di membro della Commissione Agricoltura, ho avuto modo di evidenziare come l'agricoltura sia sotto scacco e l’Europa debba, invece, riconoscerla come un settore strategico per garantire la nostra sicurezza alimentare. In passato sono state adottate posizioni troppo rigide e ideologiche, che ora stiamo cercando di correggere, ma serve un impegno concreto per dare certezze agli agricoltori.

Ho incontrato aziende agricole e rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno confermato le criticità del settore e la necessità di politiche europee più equilibrate per sostenere la competitività e la produzione. Tra i temi affrontati, preoccupano le conseguenze dell'accordo di libero scambio con i Paesi Mercosur (America latina), che, pur offrendo nuove opportunità commerciali, deve garantire adeguate tutele all’agricoltura europea per evitare squilibri nel mercato.

Anche i dazi annunciati da Trump rappresentano una sfida per il settore agroalimentare, ma l’Europa deve affrontarla con determinazione, evitando guerre commerciali senza subire imposizioni. Altro nodo cruciale, come ho tenuto a sottolineare, è la formazione dei prezzi che deve garantire equità per produttori e consumatori. In questo contesto, i mercati all’ingrosso svolgono un ruolo chiave nella trasparenza della filiera e nella tracciabilità dei prodotti, contrastando la speculazione.

Il futuro dell’agricoltura europea dipenderà dalle scelte che faremo oggi, per questo serve un approccio pragmatico che metta al centro la competitività con cui rendere realmente sostenibile il settore.