L’Italia torna ad essere determinante nello scenario internazionale grazie alla sua diplomazia e all’operato del nostro vice premer Antonio Tajani, che, insieme alla Presidente del Consiglio e all’intero governo, ha permesso di riportare a casa, dopo 21 giorni trascorsi nel carcere di Evin, a Teheran, la giornalista Cecilia Sala.
L’Italia ha saputo lavorare intensamente, con discrezione e lontano dai riflettori. Un operato constante, fatto con determinazione, affrontando anche critiche ingiustificate, ma sempre con l'obiettivo chiaro di riportare a casa Cecilia. È stato uno sforzo collettivo, come ha sottolineato il ministro Antonio Tajani, che ha contribuito a scrivere una pagina importante e bella della nostra diplomazia, per la quale dobbiamo essere tutti fieri del risultato.
Non posso non evidenziare il ruolo che il nostro Paese sta assumendo nello scacchiere globale portato egregiamente avanti dal ministro Tajani, primo leader occidentale a recarsi in Medio oriente con l'inizio della tregua a Gaza e con il rilascio dei primi ostaggi. Una conferma di come il nostro Paese possa essere portatore di pace e stabilità.
La diplomazia è l'unico strumento che abbiamo per arrivare a una pace duratura con la soluzione due popoli due Stati. Sono fiducioso e speranzoso che l’Italia possa stimolare anche l’Europa a lavorare, tutti insieme, per raggiungere l’obiettivo di una pace duratura che è interesse di tutti.