Negli ultimi mesi si è parlato molto di Mercosur, l’accordo di libero scambio che l'Unione Europea e i Paesi del Sud America (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) hanno siglato, lo scorso 6 dicembre, raggiungendo un’intesa commerciale che interessa oltre 700 milioni di persone, la più grande area di libero scambio al mondo.

 

L'accordo mira a rafforzare la competitività e la sicurezza economica dell'Unione Europea, contribuendo a diversificare le catene di approvvigionamento, aprendo nuovi mercati e riducendo la dipendenza dalla Cina per le materie prime. Attualmente la bilancia commerciale import /export è a favore dell’Unione europea, nonostante i dazi di alcuni prodotti arrivino anche al 50%. L’accordo prevede l’eliminazione dei dazi e la tutela, oggi non garantita, di oltre 350 Indicazioni Geografiche europee, di cui la maggior parte italiane. 

 

Io ritengo che questo accordo rappresenti una grande opportunità, ma comporti anche dei rischi per i quali, prima della definitiva ratifica, bisognerebbe procedere con prudenza e molta attenzione. Se è vero, infatti, che l’accordo potrà essere interessante per alcuni settori europei (come il tessile, l’automotive o l’arredamento che sono particolarmente apprezzati nei paesi del sud America), presenta, invece, oggettive criticità sul settore agroalimentare e, in modo particolare, per le carni bovine ed avicole, i cui standard qualitativi e produttivi sono molto diversi da quelli dell’Ue.

 

Questo non significherebbe solo una concorrenza sleale per le aziende zootecniche europee, ma anche un rischio per la salute dei consumatori considerato che le aziende dei paesi sud americani utilizzano antibiotici e agro farmaci in quantitativi di gran lunga superiore a quelli consentiti in Europa. In questo contesto, il Commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, ha assicurato che l’impatto dell’accordo sarà monitorato con attenzione e, qualora si verificassero effetti negativi, è già prevista l’attivazione di un fondo di almeno un miliardo di euro per sostenere concretamente i produttori colpiti.

 

Con Forza Italia ed il PPE continueremo a monitorare l’evoluzione dell’accordo e la corretta applicazione del principio di reciprocità.