Come presidente della Delegazione del Parlamento europeo presso l'Assemblea parlamentare della NATO (DNAT) ho partecipato dal 22 al 25 novembre scorso alla 70^ sessione annuale dell’assemblea parlamentare della NATO, tenutasi in Canada, a Montréal. La DNAT rappresenta il Parlamento europeo nell'Assemblea della NATO, che coinvolge i parlamenti dei 32 Paesi membri dell'Alleanza Atlantica, con un ruolo consultivo e di osservazione, senza diritto di voto o emendamento, ma con la possibilità di partecipare ai dibattiti e presentare proposte.
Questa è stata l’occasione per rappresentare l’importanza del dialogo parlamentare, quale forza diplomatica, ma, soprattutto, per rafforzare il “pilastro europeo” all'interno della NATO, promuovendo una maggiore cooperazione nell’ottica di migliorare gli obiettivi dell’Alleanza atlantica. I lavori sono stati aperti dal primo ministro Canadese Trudeau e da un video saluto del segretario Generale Mark Rutte che sarà a Bruxelles nel prossimo mese di febbraio e nel corso delle commissioni.
La delegazione europea ha incontrato il neo eletto presidente dell’Assemblea NATO, il portoghese Marcos Perestrello, al quale abbiamo proposto, riscontrando pieno apprezzamento, l’intenzione di organizzare a Bruxelles, per la prima volta, un seminario Rose-Roth nel 2025 ed una Sessione plenaria dell’Assemblea nel 2027.
Nel corso dei lavori da più parti è stata espressa preoccupazione in merito a possibili novità sull’Alleanza atlantica dopo le elezioni americane, con la nuova amministrazione Trump, ma il vice segretario generale NATO, l’ambasciatore Boris Ruge, ha rassicurato che non ci sono elementi su cui ipotizzare particolari novità. Interessanti e intensi sono stati gli incontri con la delegazione ucraina, alla quale abbiamo confermato il sostegno dell’Ue, e con la delegazione israeliana, con la quale abbiamo condiviso una complessiva analisi del delicato e preoccupante scenario mediorientale con particolare riferimento alle implicazioni transfrontaliere del conflitto.
In occasione della seduta plenaria ho fatto appello a tutte le delegazioni parlamentari dei paesi alleati di evidenziare che la NATO non è solo sinonimo di armamenti, come spesso viene raccontata e percepita dall’opinione pubblica, ma rappresenta un pilastro di pace e protezione. La difesa deve integrarsi però con la diplomazia e gli armamenti devono essere rafforzati, ma limitati a scopi di difesa senza diventare mai offesa.
Su questo tema Forza Italia ha sempre sostenuto la necessità di una politica di difesa comune europea con una governance più agile e resiliente per rispondere rapidamente agli scenari globali, come dimostrato da crisi recenti quali la pandemia e le guerre.