Gli “study days” del Partito Popolare Europeo, tenutisi a Napoli dal 24 al 27 settembre scorso, sono stati 4 giorni di approfondimenti e confronti sui temi di attualità internazionale e sulle prossime sfide della legislatura appena iniziata, ma hanno rappresentato anche l’ulteriore conferma del riconoscimento da parte del primo partito politico d’Europa dell’importanza strategica dell’Italia e di Forza Italia nello scenario internazionale.
La scelta di Napoli, che il prossimo anno celebrerà i suoi 2500 anni di storia, non è stata fatta a caso perché essa rappresenta la città dell’inclusione, con le sue diverse sfumature, una ricca storia, una prestigiosa tradizione e soprattutto una collocazione geografica strategica sul Mediterraneo, al centro dei dibattiti principali degli “study days”, con la sottoscrizione di un “patto” per rilanciare e rafforzare i legami tra le nazioni europee e quelle dell'area mediterranea.
Significativi sono stati gli interventi dei ministri italiani di Forza Italia, Elisabetta Casellati e Gilberto Pichetto Fratin, sugli aspetti delle riforme istituzionali in corso e sulla visione pragmatica della transizione verde nella quale la sostenibilità ambientale sia sempre più declinata anche dal punto di economico e sociale.
Atteso e apprezzato è stato l’intervento di Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, nonché segretario nazionale di Forza Italia che ha presentato la linea del nostro partito nelle varie strategie europee, ma, soprattutto, in tema di immigrazione e politica estera e di difesa comune per dare all’Unione europea una credibilità ed autorevolezza globale.
Forza Italia si è presentata all’appuntamento di Napoli forte della sua posizione a livello nazionale essendo l’unico partito italiano della famiglia del PPE, ma anche con un importante aumento di gradimento con cui punta a raggiungere il 20% alle prossime elezioni politiche in ragione di un percorso intrapreso da Antonio Tajani, fatto di coerenza e responsabilità per garantire all’Italia un governo forte, concreto, convintamente europeista e atlantista.