Dopo le importanti proteste degli agricoltori in tutta l’Europa, la Presidente Ursula von der Leyen e l’intera Commissione, unitamente ad alcuni provvedimenti con cui hanno iniziato a rivedere le modalità attuative delle strategie “green deal” in agricoltura, hanno anche avviato un confronto serrato con i vari attori della filiera agroalimentare per delineare una visione comune per i sistemi agricoli e alimentari dell'UE.
Alcuni indirizzi di questo confronto erano stati illustrati dalla Presidente von der Leyen nella presentazione della sua candidatura al congresso PPE di Bucarest. Sono stati poi anticipati in occasione del suo insediamento di luglio a Strasburgo quando la delegazione di Forza Italia ha deciso di sostenerla rappresentando però la necessità di garantire una discontinuità di metodo rispetto alla legislatura passata, soprattutto sul tema dell’agricoltura e dell’ambiente.
La relazione finale, presentata nella plenaria di settembre, si basa su cinque pilastri che punteranno proprio a migliorare le prospettive per agricoltori e comunità rurali, ma, soprattutto, a sfruttare le opportunità tecnologiche promuovendo un sistema alimentare competitivo e sostenibile per tutti gli Stati membri: lavorare insieme per un futuro sostenibile, resiliente e competitivo; progredire verso sistemi agroalimentari sostenibili; promuovere la resilienza trasformativa; costruire un settore attraente e diversificato; migliorare l'accesso alla conoscenza e all'innovazione e il loro utilizzo.
Come ho fortemente ribadito durante i lavori della plenaria a Strasburgo, l'agricoltura è un settore vitale della nostra Europa e la resilienza mostrata dagli agricoltori europei durante la pandemia ne è stata la conferma. Molte delle conclusioni nella relazione rappresentano un segnale positivo e sono in linea con ciò che Forza Italia ed il PPE hanno sempre sostenuto perché riscontriamo finalmente un approccio pragmatico, che mette al centro l’agricoltore, in cui la sostenibilità è intesa non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, economico e produttivo.
Questo documento pone le basi per azioni ambiziose e indispensabili di un settore che non è solo un pilastro economico, ma un baluardo di sovranità alimentare e ambientale, un settore sempre più strategico per garantire e rafforzare la nostra competitività ed autonomia. L’Europa non può più perdersi in pericolose ideologie, come in passato, che si sono rivelate inutili “vorrei ma non posso” e, in questo scenario, Forza Italia, in quanto unico partito italiano all'interno del Partito Popolare Europeo, continuerà a rappresentare con forza e determinazione gli interessi dell’Italia, sfruttando l'influenza e il peso che nessuno più del PPE ha nel contesto europeo.