On. Salvatore De Meo
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Lo scorso 10 aprile il Parlamento Europeo ha approvato un pacchetto di dieci testi legislativi che costituiscono il nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo. Tra le principali novità c’è l’istituzione di un meccanismo di solidarietà obbligatoria che prevede la creazione di un "pool di solidarietà" con il quale i Paesi membri dovranno sostenere quelli sotto pressione migratoria attraverso la redistribuzione delle persone o con un contributo finanziario proporzionale alla dimensione della popolazione e al PIL nazionale. Il principio di Dublino del primo paese di accoglienza rimane invariato, con l'obiettivo di prevenire richieste di asilo multiple in diversi Stati membri.

 

È stato introdotto, inoltre, un nuovo regolamento sugli screening che prevede una procedura pre-ingresso per le persone che non soddisfano le condizioni per entrare nell'UE. Questa procedura comprende l'identificazione, la raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza per un massimo di sette giorni. Il regolamento Eurodac aggiunge le immagini del volto alle impronte digitali per l'identificazione di chi arriva nell'UE. Ci saranno procedure comuni in tutta l'UE per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale con tempi più rapidi per la gestione delle domande di asilo.

 

I testi sono stati votati con un accordo di massima tra diversi gruppi politici, sebbene ci siano state posizioni divergenti su alcuni punti. Questo Patto è un importante passo avanti nel quale l’Italia è stata protagonista mettendo al centro dell’agenda europea una questione che troppi anni era finita nel dimenticatoio. Con il nuovo Patto per la migrazione e l'asilo l'Europa può iniziare una nuova fase contrastando l'immigrazione illegale e garantendo condizioni ad avere una visione complessiva del fenomeno. L'Italia ha avuto un ruolo importante come lo ha avuto la nostra famiglia politica, quella di Forza Italia e PPE.