Con l’obiettivo di presentare e condividere insieme agli agricoltori la risposta del Partito Popolare Europeo alle sfide che attendono l'agricoltura europea, il PPE e Forza Italia hanno organizzato, lo scorso 15 aprile a Roma, la conferenza dal titolo: "Il futuro dell'agricoltura In Europa: la visione del PPE" invitando esponenti illustri del mondo imprenditoriale agricolo e relatori di eccellenza. L’impegno del Partito Popolare Europeo nei confronti di tutto il comparto agricolo è sempre stato costante e volto ad una politica agricola più forte, concreta e resiliente.
Il nostro scopo principale è, e continuerà ad essere, la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza e l'autonomia alimentare, ma sempre ragionando al fianco degli agricoltori, agevolando una politica agricola innovativa, sostenuta da finanziamenti adeguati, soprattutto per le piccole e medie imprese, giovani ed a conduzione familiare. In questo momento delicato per tutto il settore, è necessario rafforzare il legame con gli agricoltori rinnovando l’alleanza tra agricoltura e ambiente.
La visione di Forza Italia e del PPE sul futuro dell'agricoltura è chiara: dobbiamo affrontare queste sfide insieme ai nostri agricoltori, promuovendo modelli di produzione sostenibili da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, economico e produttivo. L’agricoltura in Europa, così come ogni settore della nostra economia, ha bisogno di modernizzarsi e riformarsi, ma Forza Italia afferma chiaramente che c’è la necessità di modernizzare l’agricoltura con gli agricoltori non contro gli agricoltori perché essi sono alleati dell’ambiente e non avversari.
In questo contesto, crediamo anche che nuovi investimenti e, in particolare, investimenti nelle tecnologie di adattamento climatico siano un fattore chiave per il futuro del settore agricolo in tutti gli Stati Membri. L’agricoltura è un settore di importanza strategica e ogni singolo agricoltore contribuisce a rendere l’UE più forte. Secondo i recenti dati Eurostat, ci sono attualmente 9,1 milioni di aziende agricole che impiegano una forza lavoro di circa 17 milioni di persone. Nonostante questi dati, siamo consapevoli dell’allarmante fenomeno del debole ricambio generazionale in agricoltura. Per questo motivo è necessario rendere le zone rurali più attraenti per i giovani perché senza di loro la professione agricola, il settore e la vita nelle zone rurali sono destinati a scomparire. L’Ue deve impegnarsi a lavorare correggendo questa tendenza e garantendo la coerenza tra le misure locali, nazionali ed europee per i giovani agricoltori. Ritengo fondamentale, inoltre, tutelare le eccellenze europee, soprattutto quelle Made in Italy.