È sempre più alta la frequenza con cui i Vigili del fuoco sono esposti a rischi di contaminazione nello svolgere quotidianamente il loro lavoro. Questi, infatti, così come tutti coloro che si occupano delle attività di soccorso e spegnimento, sono a rischio di contaminazione da amianto e dalle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) durante le operazioni in edifici e strutture in cui tali sostanze sono presenti. Non è un mistero il fatto che l’esposizione a tali sostanze possa provocare gravi patologie come il mesotelioma, il cancro al polmone o al rene.
Purtroppo molte normative nazionali non prevedono le loro figure tra i soggetti colpiti dalle malattie professionali derivanti dall'esposizione ad amianto e alle sostanze Pfas escludendoli dai benefici previdenziali e dalle altre tutele previste in caso di inabilità. I soccorritori, infatti, intervengono indossando specifici dispositivi di protezione individuale (DPI), che possono comunque non essere sufficienti a proteggere dalle inalazioni di sostanze nocive. Inoltre, l'utilizzo di schiumogeni negli incendi può rappresentare un'ulteriore fonte di contaminazione.
La Direttiva del 2023 approvata dal Parlamento europeo prevede l'obbligo per gli Stati membri di attuare misure di tutela per l'esposizione all'amianto entro il 2025. Tuttavia, molte normative nazionali non prevedono i Vigili del fuoco tra i soggetti colpiti dalle malattie professionali derivanti dall'esposizione ad amianto e Pfas. Proprio per questo, le rappresentanze sindacali, in particolare la FNS CISL, hanno rappresentato la necessità di un riconoscimento dei Vigili del fuoco tra le categorie professionali esposte a rischio contaminazione da amianto e Pfas.
A tal proposito, insieme ai colleghi della delegazione di Forza Italia e del Gruppo del Partito popolare Europeo, ho posto un’interrogazione alla Commissione europea con risposta scritta al fine di sapere quali iniziative intendesse promuovere per uniformare in tutti gli Stati membri il riconoscimento della malattia professionale per i Vigili del fuoco derivante dall'esposizione all'amianto e al Pfas, anche nell'utilizzo di specifici DPI.