Lo scorso 22 novembre il Parlamento europeo ha approvato, a larga maggioranza, la proposta del regolamento europeo sugli imballaggi. Il provvedimento riguarda tutti i contenitori e tutto ciò che serve per trasportare e mettere in vendita un prodotto, dai sacchetti di plastica agli imballaggi industriali, ma, soprattutto, prevede obiettivi generali di riduzione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi.
La proposta iniziale della Commissione europea aveva generato una serie di oggettive preoccupazioni per i suoi obiettivi eccessivamente ambiziosi con cui si voleva indirizzare, o meglio obbligare, cittadini ed imprese verso il riutilizzo degli imballaggi senza considerare minimamente il sistema del riciclo a cui l’Europa stessa ci ha orientato ed educato con risultati assolutamente positivi.
Grazie ad un intenso lavoro della delegazione di Forza Italia e del gruppo del Partito Popolare Europeo, siamo riusciti a portare a casa risultati importanti per i consumatori e per le aziende italiane ed europee. Purtroppo c’è stato chi in questi mesi ha demonizzato tutti i tipi di imballaggi, senza fare distinzioni, e ha cercato di sostenere un sistema basato sul riuso anziché il riciclo, in cui l’Italia è il paese europeo più virtuoso.
Con questo voto abbiamo confermato che riciclo e riuso sono entrambe soluzioni virtuose se applicate nei giusti modi ed al giusto contesto. Era impensabile voler cambiare intere catene del riciclo dopo aver spinto e sostenuto economicamente per anni aziende ad investire in ricerca ed innovazione ed aver favorito tra i cittadini lo sviluppo di una forte cultura del riciclo.
Il testo approvato dal Parlamento, più credibile e coerente, tiene conto delle diverse realtà nazionali e consente agli Stati membri di scegliere la strategia più adatta per ridurre gli imballaggi e incentivare il riciclo.
È stata una vittoria importante anche per il settore dell’agroalimentare perché, grazie agli emendamenti presentati da me e sottoscritti da tantissimi colleghi di diversi gruppi politici, il comparto agroalimentare potrà continuare ad utilizzare gli imballaggi necessari per garantire la sicurezza, la freschezza e la longevità dei nostri cibi. Nessun divieto quindi per gli imballaggi monouso sotto 1,5 kg e per quegli imballaggi utilizzati nel settore dell’HO.RE.CA. che possono facilmente essere riciclati. Importante anche l’esenzione di vino e bevande alcoliche dai target di riuso delle bottiglie che avrebbero comportato enormi problemi ad un settore chiaramente indirizzato all’export.
Infine, un sospiro di sollievo anche per quegli imballaggi flessibili che sono a diretto contatto con gli alimenti e che sono necessari per il loro trasporto come, ad esempio, le buste asettiche per le passate di pomodoro.
Se fosse passato il testo originale della Commissione europea sarebbero state distrutte intere filiere produttive, quindi persi migliaia di posti di lavoro, ed i cittadini avrebbero visto stravolgere negativamente le loro abitudini utilizzando e riutilizzando imballaggi che non avrebbero garantito, per esempio, la sicurezza e la salubrità degli alimenti.
Il voto del Parlamento sul Regolamento imballaggi conferma che c’è bisogno di un’Europa razionale che sappia considerare realmente le esigenze e le aspettative dei cittadini e delle imprese senza far prevaricare preconcetti e ideologismi che rischiano, come stava per accadere, di mettere in discussione la sua esistenza.