Durante la plenaria del 18 ottobre a Strasburgo, sono intervenuto in merito ai deplorevoli attacchi terroristici di Hamas contro Israele con il Consiglio e la Commissione. Ho ritenuto importante sottolineare come le forti e continue immagini di distruzione, sofferenza e morte causate dalla preoccupante escalation di violenza in Medio Oriente impongano una riflessione: la pace non si costruisce con il terrore e con la violenza.
Il gravissimo atto di aggressione di Hamas ha riacceso decenni di conflitti, dispute territoriali e complessità politiche creando un ciclo di violenza con conseguenze devastanti per tanti.
La pace in Medio Oriente richiede un approccio articolato ed impegnativo che coinvolga la diplomazia internazionale affinché si possa trovare un punto di incontro ed incoraggiare il dialogo costruttivo quale unica via percorribile per una pace giusta e duratura nell’interesse di tutte le parti coinvolte e dell’intera comunità globale.
È necessario che l’Europa riaffermi il suo impegno per una soluzione ai due Stati nel pieno rispetto dei diritti, della sicurezza e della dignità sia degli israeliani che dei palestinesi.
Ho concluso il mio discorso invitando l’emiciclo a guardare al futuro ed a lavorare instancabilmente verso il dialogo, la comprensione e il rispetto che dovranno, imprescindibilmente, al più presto, sostituire il conflitto e la violenza in atto perché la strada della violenza è una non-soluzione che non ha vincitori, ma solo perdenti.