(ANSA) - STRASBURGO, 13 SET - Redigere le nuove regole per la trasparenza dell'Eurocamera all'indomani dello scandalo Qatargate "è stato un lavoro impegnativo e difficile, con alcune resistenze giustificate da una complessità della materia che rischiava di non conciliare con le tempistiche che la presidente Metsola aveva dato". Lo racconta all'ANSA il presidente della commissione Affari Costituzionali dell'Eurocamera, Salvatore De Meo (Fi gruppo Ppe), che ha presieduto la commissione incaricata di trasformare in realtà il piano elaborato dalla presidente dell'Eurocamera per arginare la piena dello scandalo sulle ingerenze straniere.
"Il gruppo di lavoro in commissione Affari Costituzionali ha saputo sintetizzare lavorando al massimo e intensificando gli incontri. E' stato quindi trovato un buon compromesso che dà una risposta concreta a quanto di grave è successo", spiega De Meo.
Il nuovo set di norme prevede, tra le altre cose, che tutti gli incontri dei deputati, o dei loro assistenti, con rappresentanti di lobby o di Paesi terzi siano pubblicati online, e una stretta su "conflitti d'interesse", "redditi secondari" e "regali".
"E' evidente che su alcuni punti la riflessione è stata più approfondita, specialmente nel caso di alcune regole che già esistevano, ed erano state raggirate, e che non avrebbe aiutato appesantire con un ulteriore normazione", commenta l'eurodeputato.
"Il Parlamento si è dotato così di un rafforzamento delle sue norme per tutelare l'attività degli eurodeputati e per prevenire qualsiasi forma di ingerenza approfondendo l'analisi dei regolamenti e eliminando le zona d'ombra", conclude De Meo spiegando che le regole entreranno in vigore dal primo novembre.
Fonte: ansa.it