La consapevolezza di guardare al futuro significa prepararsi a trasformare il presente perseguendo obiettivi ambiziosi. L’Europa, ora più che mai, sta guardando al suo futuro in maniera determinata e lungimirante con una serie di politiche e iniziative per affrontare le sfide cruciali che l’attendono. “Un’Europa pronta per l’appuntamento con la storia”: questo è il titolo e l’asse portante del discorso sullo stato dell’Unione pronunciato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il 13 settembre scorso, a fronte di un mandato che l’ha vista affrontare sfide delicate come la pandemia di Covid-19, l’invasione russa dell’Ucraina e le sue numerose conseguenze sulle politiche europee in materia di energia, alimentazione e sicurezza.
Nel suo discorso, la Presidente della Commissione europea ha delineato le principali priorità e iniziative per l'anno a venire in vista delle elezioni europee del 2024. Sono tante le tematiche che ha affrontato: dalla violenza contro le donne alla transizione verde, dal mercato del lavoro al settore digitale, dall’immigrazione all’allargamento Schengen. Tante le cose fatte, ma ancora tante le cose da fare.
Tra le sfide più importanti c’è sicuramente quella di trasformare in legge il principio fondamentale del "No significa no" per combattere la violenza contro le donne, affermando che la vera uguaglianza richiede la libertà dalla violenza. Per quanto riguarda la competitività europea, è stata annunciata la creazione di un rapporto sulla competitività, preparato da Mario Draghi, per affrontare le sfide economiche legate al lavoro, all'inflazione e all'ambiente commerciale. Il discorso della Presidente della Commissione ha riflettuto l'impegno dell'Unione europea nei confronti delle sue priorità mantenendo la competitività economica in un contesto globale complesso.
Ho apprezzato il discorso della Presidente von der Leyen, che ha chiuso il suo intervento in maniera ferma e determinata con un grande augurio per tutti gli europei che condivido e riporto testualmente: “Il futuro del nostro continente dipende dalle scelte che facciamo oggi. Dai passi che faremo per completare la nostra Unione. Gli europei vogliono un’Unione che li difenda in un periodo di accesa competizione per il potere. Ma anche un’Europa che li protegga e li sostenga, in veste di partner e alleata, nelle loro battaglie quotidiane. Ascolteremo la loro voce. Ciò che è importante per gli europei è importante per l’Europa. È il momento di mostrare che possiamo costruire un continente in cui ognuno può essere ciò che è, amare chi desidera e cercare di realizzare le sue ambizioni. Un continente riconciliato con la natura e che funga da guida nel settore delle nuove tecnologie. Un continente unito nella libertà e nella pace. Ancora una volta, per l’Europa è giunta l’ora di farsi trovare pronta all’appuntamento con la storia. Viva l’Europa!”.