In queste settimane difficili la Presidente Metsola ha sottolineato spesso come la democrazia europea sia costantemente sotto attacco.
Il Qatargate è solo il più clamoroso caso di come, da anni, le forze straniere tentino di infilarsi nei nostri processi decisionali per influenzare o cambiare le sorti dell’Europa o le proprie. Non è un caso se abbiamo istituito una Commissione speciale (INGE), di cui faccio parte, proprio per analizzare i tentativi di queste interferenze. Lo abbiamo visto con la demagogia diffusa in occasione della Brexit oppure con i tentativi da parte di Russia o Cina di minare i nostri valori fondamentali.
Come ho evidenziato durante il mio intervento al parlamento di Strasburgo, in questo scenario di rischi non dobbiamo sottovalutare il collegamento tra le ingerenze straniere e la nostra autonomia energetica, alimentare o finanziaria. È evidente che ci sono alcuni regimi che per motivi economici o energetici, per esempio, cercano di limitare i nostri principi e la nostra democrazia.
A questi tentativi dobbiamo rispondere con strategie che portino la nostra Unione europea ad essere sempre più autonoma per fronteggiare qualsiasi minaccia esterna che tenti di indebolirci.
Purtroppo oggi assistiamo ad un grave episodio di corruzione all’interno di quella che è la nostra “casa” e mi auguro che i responsabili di queste condotte non restino impuniti, ma, soprattutto, che si faccia subito chiarezza per evitare di distruggere la credibilità della nostra istituzione. Una credibilità costruita con impegno, sacrificio e tante lotte e che forse fa paura a qualcuno.
In questo momento più che mai dobbiamo reagire per difendere proprio la credibilità delle nostre istituzioni e di tutta l’Unione europea non solo verso l’esterno, ma anche verso i nostri cittadini che ci chiedono un’Europa più forte, più vicina, più credibile.