Il ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha presentato nei giorni scorsi il Piano d'Azione per l'Export italiano nei mercati extra-UE. L'obiettivo è ambizioso: incrementare di oltre il 10% le esportazioni verso i Paesi emergenti e, al contempo, ridurre il surplus commerciale con gli Stati Uniti per scongiurare l'imposizione di ulteriori dazi da parte dell'amministrazione Trump. 

Sul fronte dei dazi USA-UE, la situazione resta in continua evoluzione. Dopo un alternarsi di minacce e sospensioni, l'entrata in vigore delle tariffe contro Messico e Canada è prevista per il 2 aprile, mentre l'UE ha deciso di posticipare di due settimane le proprie contromisure sui prodotti americani. In questo scenario, cresce la preoccupazione per i dazi sul settore automotive, che rischiano di colpire duramente l'industria europea, con ripercussioni significative soprattutto per Germania e Italia. 

L'annuncio del presidente Trump sui dazi è stato definito un atto ingiusto nei confronti dell'Unione Europea e dell'Italia. Tuttavia, la risposta non può essere impulsiva: è necessario agire con lucidità e strategia, evitando di innescare una guerra commerciale che penalizzerebbe entrambe le parti. Come sottolineato da Tajani, servono nervi saldi e un approccio diplomatico. L'unica via percorribile è il dialogo, senza cedere a reazioni emotive o controproducenti per gli interessi italiani. 

L'Europa deve restare unita, parlare con una sola voce e adottare una linea ferma, ma costruttiva. Forza Italia continuerà a battersi per la tutela delle eccellenze italiane, delle imprese e dei lavoratori, lavorando affinché il confronto con gli Stati Uniti rimanga aperto, senza subire imposizioni unilaterali.

A tal proposito, Tajani ha annunciato che fino al 2 aprile non verranno attivati dazi contro gli USA, per dare spazio al dialogo con l'amministrazione americana e preparare un'eventuale lista di prodotti su cui applicare contromisure.

Inoltre, ha suggerito che l'Italia potrebbe riequilibrare il surplus con gli USA aumentando le importazioni, in particolare nel settore della difesa, rafforzando al contempo la cooperazione all'interno della NATO.

Parallelamente, Tajani punta a espandere l'export italiano verso nuovi mercati, tra cui Turchia, India, Arabia Saudita, Messico, Brasile, Vietnam, Algeria, oltre a regioni strategiche come i Balcani occidentali, l'Asia Centrale e l'Africa. Il piano prevede missioni economiche e business forum mirati per individuare i settori con maggiore potenziale di crescita. 

Nei mesi scorsi, Forza Italia ha inoltre proposto un piano industriale nazionale per rilanciare l'innovazione e la competitività dell'Italia e dell'Europa. Tra le misure previste: la tutela del Made in Italy, il sostegno ai settori strategici, la riduzione dei costi energetici e della dipendenza da Cina e India, la semplificazione burocratica, una giustizia più efficiente, un fisco collaborativo, l'attrazione di capitali finanziari e incentivi per gli investimenti nelle PMI. 

L'obiettivo finale è rendere l'Italia più competitiva, attrattiva per gli investimenti e in grado di affrontare con successo le sfide globali.