On. Salvatore De Meo
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La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del 6 novembre ha suscitato un forte dibattito, ancora in corso, tra le forze politiche nazionali e non solo. Sicuramente la sua elezione costringe l’Europa ed i singoli Stati a prendere consapevolezza che è arrivato il momento di assumere posizioni forti e credibili su tutti i fronti. A fronte di possibili dazi su prodotti europei, infatti, l’Ue, come sostenuto anche da Draghi, deve rafforzare il mercato unico.

 

Pur essendo fiducioso nel rapporto tra l’Italia e gli Stati Uniti non dobbiamo sottovalutare l’effetto negativo sulla nostra economia e su quella europea dei possibili dazi, annunciati da Trump. L'Italia è tra i primi esportatori verso gli USA, soprattutto nel settore agroalimentare, per questo bisognerà lavorare per evitare conflitti commerciali attraverso il dialogo e la negoziazione. Sarà importante quindi collaborare con la nuova amministrazione americana per rafforzare le relazioni economiche e politiche transatlantiche, sottolineando la continuità della cooperazione. Allo stesso tempo, rispetto all’ipotesi provocatoria di Trump, durante la sua campagna elettorale, di uscire dall’Alleanza atlantica, tutti gli stati dovranno sforzarsi di investire maggiormente nella creazione di una vera capacità difensiva europea. Anche su questo fronte, spero che il neo eletto presidente americano voglia esercitare la sua significativa e autorevole forza persuasiva e negoziale per un immediato “cessate il fuoco” sia in Ucraina che in medio oriente per poi favorire condizioni per una pace giusta e duratura.

 

La vittoria di Trump risvegli l'Europa ad essere più forte e unita, capace di assumere un ruolo politico incisivo sullo scenario internazionale superando quelle contraddizioni e resistenze interne che, fino ad oggi, ne hanno fortemente compromesso le sue potenzialità.