Meno conflitti di competenza, migliori meccanismi di cooperazione tra le commissioni, sessioni plenarie ad hoc per interrogare la Commissione e maggiore attenzione al denaro dei contribuenti europei. Sono queste alcune delle nuove regole interne del Parlamento europeo che entreranno in vigore il prossimo mese di luglio 2024, nel corso della prima sessione plenaria dopo le elezioni europee, ossia il 16 luglio 2024.
Le riforme, decise con la relazione del Parlamento votata da 429 eurodeputati/e, miglioreranno il funzionamento del Parlamento come colegislatore Ue, oltre ad aumentare la sua capacità di esercitare un controllo democratico e di responsabilizzare le altre istituzioni, in particolare la Commissione. Entità, quest’ultima, perennemente sfuggente, per no dire gattopardesca, con riferimento alle risposte espresse verso gli eurodeputati Ue.
“La riforma che abbiamo approvato mira non solo a rendere il nostro lavoro legislativo più efficace, capace di rispondere alle emergenze a cui abbiamo assistito negli ultimi anni , ma anche per garantire che i nostri poteri di bilancio e di controllo siano pienamente sfruttati. Le nuove regole sono il risultato di una lunga riflessione condivisa da tutti i gruppi politici, poiché sono necessarie per garantire il buon funzionamento del Parlamento europeo”, ha dichiarato il relatore e presidente della commissione Affari costituzionali, Salvatore De Meo del Partito Popolare Europeo.
I deputati, in particolare, hanno deciso di migliorare il modo in cui le commissioni cooperano semplificando i metodi di lavoro per ridurre significativamente i conflitti di competenza tra di loro. Ciò aumenterà la velocità e l’efficienza del Parlamento e migliorerà la sua capacità di adottare rapidamente posizioni coerenti. La nuova procedura di deferimento consentirà di attribuire le proposte della Commissione in modo più semplice, il che, a sua volta, si tradurrà in un avvio anticipato del lavoro legislativo. La Conferenza dei presidenti avrà ora anche la possibilità di proporre alla plenaria la creazione di una commissione legislativa temporanea per trattare proposte legislative trasversali particolarmente ampie che altrimenti coinvolgerebbero un numero insolitamente elevato di commissioni, il che renderebbe il processo legislativo molto difficile da gestire .
Per quanto riguarda il ruolo istituzionale del Parlamento, le riforme garantiranno maggiore controllo democratico e maggiore responsabilità. I deputati hanno introdotto un nuovo meccanismo di responsabilità per garantire che il ruolo istituzionale del Parlamento sia salvaguardato e non indebolito dalle proposte della Commissione per progetti di decisione del Consiglio che affrontano gravi difficoltà negli Stati membri. Si tratta di proposte basate sull’articolo 122 del TFUE, che originariamente doveva essere utilizzato solo in situazioni eccezionali molto specifiche, ma su cui la Commissione fa sempre più affidamento. Nella stessa ottica, i deputati hanno incluso un’adeguata revisione della procedura d’urgenza limitandola solo a casi eccezionali e strettamente necessari, rafforzando così i mezzi di controllo del Parlamento e deliberazioni parlamentari significative.
Per aumentare il controllo parlamentare, i deputati hanno votato a favore, tra l’altro, dell’introduzione del concetto di udienze di controllo speciali per interrogare i commissari su una questione di grande importanza politica. Le riforme includono anche la possibilità di tenere sessioni plenarie ad hoc nonché sessioni speciali di controllo con il presidente della Commissione o commissari selezionati senza un tema predefinito, da tenersi una volta per sessione plenaria. Anche la procedura delle audizioni di conferma per i commissari designati è semplificata e resa più flessibile.
Sul bilancio e sul discarico, i deputati hanno votato a favore della creazione di un forte legame tra il loro lavoro sulla legislazione e sul bilancio dell’UE, garantendo così che le priorità politiche del Parlamento siano sostenute dalla giusta quantità di denaro. Questo approccio integrato vedrà le commissioni legislative e gli esperti di bilancio del Parlamento lavorare fianco a fianco durante l’intero ciclo legislativo e di bilancio. Tutte le proposte legislative che hanno un impatto sul bilancio dell’UE saranno d’ora in poi sottoposte a una valutazione di bilancio, mentre il Parlamento aggiornerà e concentrerà anche il suo modo di verificare come è stato speso il bilancio dell’UE, per contribuire a garantire un buon rapporto qualità-prezzo.
Fonte: sardegnagol.eu