«Lo straordinario successo del nostro Congresso, culminato con l'elezione di Antonio Tajani a segretario, rappresenta un momento cruciale per il partito e per la politica italiana nel suo complesso, confermandosi sempre più come una forza solida, moderata ed europeista» afferma proprio De Meo. « Antonio Tajani porta con sé un bagaglio di esperienza e competenza senza pari. La sua elezione conferma la volontà di puntare su una leadership consolidata e affidabile, capace di guidare Forza Italia verso nuove sfide e obiettivi in continuità con ciò che è sempre stato: un partito aperto a tutti, in grado di valorizzare e integrare in modo costruttivo opinioni diverse, dove tutti trovano spazio e possono dare il meglio di sé nei rispettivi settori di competenza. I quattro vice segretari eletti, Bergamini, Occhiuto, Cirio e Benigni, sono anch'essi figure di spicco all'interno del partito, ciascuno con le proprie competenze e capacità, che contribuiranno a rafforzare e consolidare il ruolo di Forza Italia come punto di riferimento per gli italiani moderati. Dal congresso è emersa inoltre la necessità di ribadire, in vista delle elezioni europee del prossimo giugno, come il voto a Forza Italia rappresenterà indiscutibilmente un voto utile, essendo parte del PPE, che è e sarà la prima forza politica nel Parlamento europeo; pertanto, più forte è Forza Italia, più forte è l'Italia in Europa. Auguro a Tajani e ai vice segretari un proficuo lavoro convinto che con il loro impegno e dedizione, il partito continuerà a rappresentare al meglio gli interessi del Paese e dei suoi cittadini» conclude De Meo.
Di certo nella politica italiana c'è un fermento nuovo per quanto riguarda il centro moderato. Se a destra è Forza Italia a farla da padrona, nel centrosinistra le tante piccole sigle in campo puntano a una aggregazione in vista dell'8 e 9 giugno, anche per superare lo scoglio del 4% su scala nazionale, indispensabile per ottenere eletti a Bruxelles e Strasburgo.
Fonte: latinaoggi.eu