Dopo aver superato i 3mila iscritti nelle Marche (100mila a livello nazionale) con la campagna tesseramenti, Forza Italia sia avvia ai congressi provinciali: si terranno il 2 dicembre ad Ancona, Ascoli Piceno e Fermo, il 3 dicembre a Macerata e Pesaro Urbino.
Lo ha annunciato in una conferenza stampa ad Ancona il commissario regionale del partito, il deputato Francesco Battistoni, affiancato dall'europarlamentare Salvatore De Meo, dai coordinatori provinciali del partito.
Ai congressi provinciali "potranno partecipare e votare tutti gli iscritti anche per la scelta dei delegati al congresso nazionale che si svolgerà il 23 e il 24 febbraio prossimi".
Presenti alla conferenza stampa i coordinatori provinciali di FI: Elisabetta Foschi (Pesaro Urbino), Gianluca Pasqui (Macerata), Jessica Marcozzi (Fermo), Valerio Pignotti (Ascoli Piceno), il vice coordinatore di Ancona Clemente Rossi, ma anche il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e l'assessore comunale Daniele Berardinelli. Nel pomeriggio, a un incontro sul tema "Facciamo semplice l'Italia. PArola ai territori", partecipa il ministro forzista per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Si apre una "grande stagione congressuale - ha detto Battistoni - per arrivare al congresso nazionale, inizio della campagna elettorale per le Europee". Forza Italia, ha affermato Marcozzi, punta al "10%". Particolare attenzione nel Pesarese per le amministrativa che nel 2024 riguarderanno anche due città importanti come Pesaro e Fano, ora appannaggio del centrosinistra.
I congressi provinciali saranno soprattutto di "idee", ha detto De Meo, l'occasione di strutturarsi, preparare una mozione programmatica sull'idea di Europa e avvicinarsi al "primo appuntamento elettorale senza il compianto presidente Berlusconi". Il "partito - ha detto Battistoni citando il segretario Tajani - si presenta sempre più come centro di gravità permanente, che non subisce condizionamenti ma vuole sempre di più essere attrattivo e propositivo sul territorio, per le forze moderate"; e con "un'idea di un'Europa diversa, più vicina e più pragmatica che risponda alle esigenze dei territori, che sia un'opportunità e non realtà astratta teorica e lontana".
Fonte: ansa.it