Il Parlamento europeo, impegnato nei lavori della plenaria a Strasburgo, si è riunito per ricordare e commemorare, a dieci anni dalla tragedia di Lampedusa, la morte in mare di 368 migranti. Il presidente della Commissione affari costituzionali, Salvatore De Meo, è intervenuto in aula a nome del gruppo del Partito popolare europeo.
«La tragedia umana di Lampedusa e gli oltre 28mila migranti morti o dispersi nel Mediterraneo nei dieci anni trascorsi – ha dichiarato il presidente Salvatore De Meo – rappresentano la sconfitta dell’Europa e nessuno di noi può negarlo.
Nel frattempo – continua il presidente De Meo – abbiamo usato e abusato della parola “solidarietà”, ma si tratta di una solidarietà millantata, mai applicata, e lo conferma il fatto che, al momento meno opportuno, alcuni Stati siano rimasti soli ad affrontare una crisi non più emergenziale, ma strutturale, per la quale l’Europa e le stesse Nazioni unite devono necessariamente sviluppare una strategia, in Africa, per creare condizioni di vita migliori.
Abbiamo il dovere – dichiara ancora il presidente De Meo – di favorire meccanismi di migrazione regolare come quello dei corridoi umanitari ma, soprattutto, dobbiamo combattere senza indugi i trafficanti di esseri umani che vendono il rischio della vita mascherandolo da “sogno europeo”.
Non commettiamo l’errore di sminuire l’importanza di questa giornata commemorativa con forme di polemiche e strumentalizzazioni, questa giornata non è l’occasione per puntarci il dito contro.
Oggi – conclude il presidente Salvatore De Meo – è il giorno del ricordo e del dolore. Proprio questo dolore deve essere il punto di partenza per darci la forza di trovare soluzioni vere e condivise».
Fonte: latinanews.eu