La guerra in Ucraina ha portato un aumento dei prezzi dei fertilizzanti e dei carburanti che ha reso più costoso la produzione per gli agricoltori. La conseguente chiusura del Mar Nero, una delle principali rotte commerciali per il grano e altri cereali, da parte della Russia e gli eventi climatici che ne sono scaturiti stanno mettendo in seria difficoltà anche il mercato agricolo per il quale si stimano forti riduzioni di raccolto, soprattutto per i cereali. Questo ha causato un aumento dei prezzi dei generi alimentari e una carenza di approvvigionamenti in molti Paesi, inclusa l'Ue. Gli eventi climatici che si sono abbattuti sull’Europa, inoltre, hanno messo in seria difficoltà anche il mercato agricolo per il quale si stimano forti riduzioni di raccolto, soprattutto per i cereali. Per questo motivo, nelle scorse settimane, con gli altri colleghi eurodeputati, abbiamo chiesto al Commissario europeo per l’agricoltura, Januz Wojciechowski, di prorogare la deroga sulla rotazione delle colture e sul mantenimento della quota di superfici non produttive.
La norma, infatti, prevede che i nostri agricoltori non debbano utilizzare una percentuale del 4% della loro superficie agricola. Con l’estensione della proroga, invece, avrebbero l’opportunità di usarla aumentando la produzione con la possibilità di riuscire a coprire i costi in vista del raccolto del prossimo anno. Inoltre, l’estensione della proroga consentirebbe agli agricoltori europei di far fronte alla crisi alimentare globale non minando gli obiettivi ambientali della PAC in quanto gli agricoltori sarebbero comunque tenuti a rispettare le norme ambientali vigenti.
Crediamo che questo tipo di criteri, decisi per essere rispondenti ai nuovi e più ambiziosi obiettivi ambientali specifici della PAC, rappresentino in questo particolare momento un ulteriore difficoltà per le aziende agricole europee che hanno bisogno, invece, di essere ancor di più aiutate e incoraggiate nel rispetto di una transizione verde che li vede protagonisti, come sentinelle dell’ambiente, attraverso il controllo e la cura del loro e del nostro ecosistema. Inoltre, la proroga rappresenta un segnale di sostegno al settore agricolo europeo nonché un contributo importante alla sicurezza alimentare globale.