Di fronte ad un problema delicato come quello dell’immigrazione Forza Italia ha sempre sostenuto la necessità di un approccio comune evitando ogni forma di dibattito divisivo.
Esprimo soddisfazione per come il nostro governo abbia saputo in pochi mesi intraprendere un propositivo percorso di dialogo con tutti gli Stati europei per muovere i primi passi concreti rispetto ad una pregressa situazione di immobilismo ed indifferenza nel corso della quale abbiamo, purtroppo, assistito passivamente a migliaia di vittime.
L’accordo raggiunto dal Consiglio dei 27 Ministri dell’Interno sui due pacchetti legislativi per le procedure di frontiera e la gestione dell'asilo, che compongono il nuovo Patto sulla migrazione, rappresenta un significativo e reale passo in avanti rispetto a cui sarà necessario raggiungere una posizione comune con il Parlamento Europeo per la sua approvazione definitiva.
L’accordo tra i ministri UE dell'interno si focalizza su controlli e responsabilità.
Non posso non rilevare come sia stato determinante anche il viaggio della nostra premier Giorgia Meloni che, a distanza di pochi giorni da una sua personale visita al Presidente tunisino Kaid Saied, è ritornata in Tunisia con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ed il primo ministro olandese Mark Rutte per discutere del partenariato con l’UE indispensabile per affrontare l’emergenza migranti e stabilizzare il Paese nordafricano. Sul tavolo delle trattative un pacchetto di investimenti europei e lo sblocco di 1,9 miliardi di aiuti dal Fmi.
Negli stessi giorni il ministro degli Esteri Tajani è stato negli USA proprio per incontrare il suo omologo americano Blinken, ma, soprattutto, la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, per sollevare il tema dello sblocco dei fondi a Tunisi, necessari per scongiurare il collasso del Paese. Il governo italiano, infatti, intende affrontare insieme la questione migratoria con l’obiettivo di creare strumenti risolutivi specifici e sistemare problematiche che sussistono ormai da troppo tempo con la necessità di rafforzare l’azione europea e chiedere un rinnovato interessamento degli Stati Uniti.
L’UE e la Tunisia hanno un ampio interesse nel bloccare la cinica attività dei trafficanti di migranti e ciò può concretizzarsi anche tramite un accordo della Tunisia con il Fondo Monetario Internazionale, propedeutico a un eventuale piano UE di assistenza macro-finanziaria.