La provincia di Latina soffre da troppi anni un isolamento forzato che la vede esclusa dalla grande viabilità, con evidenti disagi a cittadini ed aziende ed un forte ridimensionamento delle sue potenzialità economiche. Rispetto a questa carenza infrastrutturale, nel 2001, l’allora Governo Berlusconi, con una Legge obiettivo finanziata dal Governo e dall’Europa, aveva proposto la realizzazione di una vera ed importante opera infrastrutturale con il progetto del c.d. “corridoio tirrenico” con un collegamento autostradale diretto da Roma a Formia.
Purtroppo quel progetto lungimirante, per tutta una serie di ostacoli amministrativi e legali nonché una scarsa volontà di un governo regionale di centro sinistra, è stato prima bloccato e poi ridimensionato ad un semplice adeguamento dell’attuale tracciato della strada Pontina 148, da Roma a Latina, lasciando fuori tutto il resto della provincia.
Ciononostante, sono anni che siamo in attesa della prima pietra di un’opera che di giorno in giorno diventa sempre più urgente anche per garantire una viabilità sicura e cancellare il bollino nero di una strada, la 148, più pericolosa ed incidentata della nazione.
Nei giorni scorsi ho appreso con assoluto favore ed apprezzamento l'annuncio del Presidente della regione Lazio, Francesco Rocca sul possibile prolungamento della strada Roma-Latina fino a Fondi e mi auguro che ciò avvenga non solo con la fase progettuale, ma anche con la realizzazione di tutta l’opera. Allo stesso tempo, condivido la preoccupazione e la sollecitazione del senatore Claudio Fazzone, presidente della Commissione Ambiente, Transizione Ecologica, Energia e Lavori Pubblici del Senato, riguardo alla necessità di definire subito il progetto della Pedemontana di Formia perché altrimenti rischiamo di lasciare comunque una parte della provincia isolata e congestionata dal traffico.
Forza Italia si è sempre impegnata per la crescita infrastrutturale della regione Lazio e della provincia di Latina ed oggi, con un nuovo governo nazionale e regionale, dopo anni di immobilismo, dobbiamo concretamente e tempestivamente realizzare queste opere per il bene della collettività ed il progresso sia economico che sociale dell'intero territorio.
Queste nuove infrastrutture, infatti, sono indispensabili per superare l'isolamento della provincia e offrire opportunità ad una vasta area della Regione nella quale insiste il MOF, uno dei mercati agroalimentari più importanti di Italia, il porto di Gaeta e tantissime realtà turistiche, agricole, industriali e commerciali che vogliono semplicemente avere la possibilità di essere competitive.