Il presidente Berlusconi è stata una figura di grande rilievo nella politica italiana, europea ed internazionale. Con la sua scomparsa, l’Italia perde un protagonista della vita politica ed imprenditoriale, l’Europa, invece, perde uno dei suoi più convinti sostenitori. Con Forza Italia, infatti, Berlusconi è riuscito ad unire le diverse anime liberali, socialiste e cattoliche che caratterizzavano, agli inizi degli anni novanta, il panorama politico del nostro Paese. Come primo ministro ha implementato politiche orientate alla liberalizzazione economica e alla promozione del settore imprenditoriale. A livello europeo, ha svolto un ruolo attivo nella politica dell'Unione promuovendo e partecipando a vertici e incontri mondiali, sostenendo politiche per una maggiore integrazione europea.
Leader carismatico, uomo di sport, abile imprenditore, ha portato stabilità economica e promosso la competitività italiana nel mondo. Di lui, tra le altre cose voglio sottolineare anche la capacità di self control e la determinazione avuta soprattutto nei momenti più bui della sua esistenza. Ciò ha rappresentato per tutti noi un grande insegnamento e, allo stesso tempo, ci ha infuso, ancor di più, la volontà di lottare e combattere per gli ideali ed i valori che, fin dalla sua nascita, hanno caratterizzato Forza Italia.
Come italiano e come eurodeputato lo ringrazio per aver portato Forza Italia nella grande famiglia del Partito popolare europeo tra i quali banchi, oggi più di ieri, continueremo a lavorare facendo valere le dinamiche politiche disegnate dal presidente Berlusconi per gli interessi dei cittadini italiani ed europei rendendo sempre più competitiva la nostra Europa. Quelle dinamiche che, in Italia, hanno concorso alla realizzazione di un centrodestra coeso rappresentato oggi al governo dalla premier Giorgia Meloni.
Ricordo con grande affetto l’incontro a Palazzo Grazioli, dopo la mia elezione ad eurodeputato, e quel cordiale colloquio avuto con il presidente che ha spaziato tra argomenti di politica europea e nazionale senza tralasciare aspetti più personali come la famiglia e il mio territorio che conosceva bene per il gran lavoro e gli straordinari risultati avuti dal partito grazie al senatore Claudio Fazzone.
La morte del presidente Berlusconi lascia un gran vuoto che rattrista tutti, compresi coloro con cui ha avuto posizioni diverse, dure, ma verso i quali non è mai venuto meno il rispetto dei ruoli e delle persone, come da suo stile. Lo stesso stile che lo ha contraddistinto nel panorama politico per la sua cordialità, generosità e correttezza.
Il mio, seppur espresso con grande dolore, non è soltanto un riverente saluto, ma, soprattutto, un grazie per aver regalato un sogno al nostro Paese, a Forza Italia, e per averci indicato sempre il futuro come nostra strada maestra.