È stato un onore, lo scorso 23 maggio, presiedere con Humberto Insolera, membro del Comitato esecutivo dell’European disability forum, il primo dibattito del 5^ Parlamento europeo delle persone con disabilità. L’incontro ha rappresentato un momento ricco di confronti, in cui ho ribadito come sia fondamentale che le voci e le prospettive delle persone con una disabilità vengano pienamente rappresentate.
L'accessibilità e la partecipazione politica delle persone con disabilità, infatti, sono temi cruciali che richiedono attenzione e azioni concrete. Le persone con disabilità continuano ad affrontare ostacoli significativi nella loro partecipazione politica, inclusi problemi di accesso fisico, comunicazione, discriminazione e mancanza di informazioni accessibili. Il Parlamento europeo ha preso l'iniziativa per sostenere la partecipazione politica delle persone con disabilità attraverso proposte legislative volte a rimuovere gli ostacoli elettorali.
La Conferenza sul Futuro dell'Europa ha ribadito l'importanza di rappresentare pienamente le voci delle persone con disabilità nelle politiche e nelle iniziative dell'UE. La carta di disabilità dell'UE svolge un ruolo chiave nell'armonizzazione degli standard di riconoscimento delle disabilità e nell'aumento dell'accessibilità. L'Europa ha adottato diverse leggi e iniziative per migliorare quest’ultima, compreso l'Atto europeo sull'accessibilità, la Direttiva sull'accessibilità del web e la Strategia Europea sulla Disabilità. Inoltre, l'istituzione del centro AccessibleEU e la Risoluzione del Parlamento europeo sull'accessibilità dimostrano l'impegno concreto e fattivo dell'Ue per promuovere l'accessibilità e i diritti delle persone con disabilità.
Tuttavia, credo che sia necessario continuare a lavorare per un'Europa più inclusiva dove la partecipazione politica non sia limitata da barriere fisiche o culturali, in cui la diversità sia sempre un valore da difendere e proteggere. C’è ancora molto da fare ed è fondamentale lavorare verso un'Europa che riconosca e valorizzi le voci di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalle loro capacità.
Insieme possiamo costruire un futuro in cui la partecipazione politica non conosce limiti fisici, ma soprattutto culturali.