De Meo (FI – PPE): “Evitare crollo valore immobili e tutelare lavoro degli imprenditori”
La Direttiva Ue sulla riqualificazione energetica degli edifici prevede sostanzialmente che, entro il 2030, tutte le abitazioni siano “case green”, cioè a basso impatto ambientale e con una classe energetica non inferiore alla classe E, e che arrivino ad una classe D entro il 1° gennaio del 2033.
Di fatto, tute le case che non rientrano in questa classe energetica dovranno provvedere ad una riqualificazione energetica, sia che siano delle abitazioni indipendenti, sia che siano condominiali.
Case green: requisiti
Gli interventi da effettuare sono sostanzialmente quattro: il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, il fotovoltaico e una caldaia di ultima generazione. Una spesa stimata intorno alle 600 mila euro a condominio e 105 mila euro a villetta (fonte Wall Street Italia).
Chi non ha approfittato degli incentivi del 110% nel 2021, che prevedevano lavori trainanti, come la sostituzione della centrale termica e la realizzazione del cappotto in facciata, e trainati, come la sostituzione degli infissi, oggi può solo approfittare del bonus 90%. Una spesa davvero onerosa, se non arriva un nuovo piano di incentivi da parte dello Stato.
Oltre ad essere un ennesimo carico sulle tasche dei proprietari italiani, quello che l’Europa non tiene in considerazione è che l’Italia è fatta di centri storici con edifici tutelati il più delle volte dalle Belle Arti, per la maggior parte adibiti a uso commerciale. E non tiene conto delle normative vigenti e delle procedure previste per la salvaguardia del patrimonio artistico.
I tempi dettati dall’Unione Europea sono davvero stretti e il rischio è quello di far crollare il valore degli immobili nei prossimi anni e, di conseguenza l’intero settore dell’immobiliare.
De Meo (FI – PPE): “Evitare crollo valore immobili e tutelare lavoro degli imprenditori”
“Anche se è una partita tutta da giocare – dichiara l’on. Salvatore De Meo, Presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo – siamo molto preoccupati per le bozze di proposta della nuova direttiva Ue per le case green che prevederebbero una doppia stretta con l’obbligo di passaggio alla classe energetica E, per tutti gli immobili residenziali dei 27 Paesi membri entro il 2030, e, prima del 2033, alla classe D.
Come ha avuto già modo di ribadire il Presidente Berlusconi – continua l’on. De Meo – per noi di Forza Italia la casa è sacra così come abbiamo a cuore il lavoro degli imprenditori europei, motivo per il quale, anche con tutta la nostra delegazione all’interno del Gruppo del Partito popolare europeo, daremo battaglia a Bruxelles affinché si realizzi una proposta che tuteli sì la salute e l’ambiente, ma questo non a discapito di cittadini e imprenditori che, da un momento all’altro sarebbero obbligati, invece, ad affrontare, con tempi e costi irragionevoli, dei lavori sostanziali di riqualificazione delle loro abitazioni.
Non possiamo – dichiara ancora l’on. Salvatore De Meo – non evidenziare, inoltre, che gran parte del nostro patrimonio edilizio è rappresentato da edifici e centri storici tutelati per i quali alcuni interventi risultano impattanti e costosi oltre a richiedere procedure lunghe e complesse per l’attuale normativa vigente. Per questo, già dal prossimo 9 febbraio, durante la riunione della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, sosterremo con forza gli emendamenti già presentati per evitare soprattutto il diktat imposto dal testo sulla perentorietà delle scadenze entro le quali bisogna eseguire i lavori. È importante preoccuparsi della salute dell’ambiente – conclude l’on. De Meo – tanto quanto è importante preoccuparsi delle tasche dei cittadini europei”.
Fonte: zetatielle.com