È stata votata oggi nella seduta plenaria di Strasburgo la riforma della PAC, la nuova Politica agricola comune che andrà in vigore dal 1 gennaio 2023. «Dopo tre anni di negoziato – dichiara l’On.
Salvatore De Meo (Membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale) -, si è raggiunto un compromesso su un testo che coniuga esigenze della produzione e degli agricoltori con le sfide della transizione verde. Questa è una riforma che punta tutto sul cambiamento, riconoscendo agli agricoltori maggiori strumenti per poter compiere i notevoli sforzi che serviranno per aumentare ulteriormente la qualità delle produzioni e allo stesso tempo difendere clima e natura.
Su questo aspetto è previsto che il 25% degli aiuti diretti ed il 30 % dei fondi per lo sviluppo rurale sarà destinato agli agricoltori che metteranno in atto azioni e pratiche produttive ad alto valore ambientale. La nuova Pac prevede anche una migliore distribuzione degli aiuti a favore delle PMI e soprattutto delle aziende di giovani. Abbiamo votato questa riforma – continua De Meo – perché crediamo che l’agricoltura sia un settore fondamentale dell’Unione europea che ha dimostrato la sua resilienza nel periodo della pandemia e può dimostrare concretamente le sue azioni a favore della lotta contro i cambiamenti climatici.
Nell'insieme esprimo un giudizio positivo ma non sono completamente soddisfatto della modifica al Regolamento OCM – conclude l’eurodeputato – perché avrei preferito un’esclusione totale dei vini dealcolati sui quali, come già fatto in una specifica interrogazione con tutta la delegazione di Forza Italia, continueremo a sollecitare l’attenzione nella fase degli atti delegati alla Commissione affinché vengano identificati in modo distinto e separato dai vini tradizionali».
Fonte: news-24.it