Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) è stato concepito per aiutare gli Stati membri a seguito di catastrofi naturali. Tra il 2002 e il 2020, il FSUE ha mobilitato un totale di oltre 6,5 miliardi di euro per interventi in 96 eventi catastrofici in 23 Stati membri. L’Italia, in particolare, ha ricevuto un sostegno di oltre 3 miliardi di euro nel corso degli anni, in particolare per i terremoti del Centro Italia nel 2016/2017 e per l’inondazione della città di Venezia. A seguito della pandemia l’Unione, su sollecitazione anche dell’Italia, ne ha modificato le regole per consentirne l’applicazione anche per le gravi esigenze di sanità pubblica. Il Parlamento europeo nell’ultima plenaria ha approvato definitivamente lo stanziamento di oltre 500 milioni di euro sul Fondo europeo di solidarietà, di cui più di 72 sono destinati all’Italia per far fronte alle conseguenze del Covid. La solidarietà tra popoli europei è un elemento imprescindibile per un’Europa più forte e coesa: Forza Italia e il Partito Popolare Europeo hanno nuovamente dimostrato di essere sempre in prima linea per un’Europa più solidale e più vicina ai propri cittadini. I fondi europei dovrebbero coprire parte della spesa pubblica sostenuta per l'acquisto di dispositivi di protezione medica e personale, per il sostegno di emergenza alla popolazione e per le misure di prevenzione, monitoraggio e controllo della diffusione della malattia. Oltre all'Italia, i destinatari dell'intervento del Fondo di solidarietà dell'UE sono, tra gli Stati membri, Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Spagna, e, tra i paesi in via di adesione, Albania, Montenegro e Serbia.